Il maschio adulto di capriolo non è certo un animale facile da scovare sul finire d’agosto di una torrida e secca estate. Così, quest’anno ho dovuto rimboccarmi le maniche e dedicarmi con dedizione alla minuziosa osservazione degli animali per cercarne uno.
Il mio è un palcuto dal trofeo poco pronunciato che vive in un bosco misto di latifoglie sui 1400 m s.l.m. e si nutre tra un pascolo non molto più basso e una faggeta confinante tagliata a ceduo.
Pare, infatti, che la rinnovazione forestale sia più appetita delle specie erbacee che faticano a crescere con questa siccità e, quindi, lo vedo brucare spesso nel folto con il muso rivolto verso l’alto piuttosto che nel pulito e con lo sguardo all’ingiù.
Per lui la stagione degli amori si è conclusa da poco, ma come ho capito quali sono le sue preferenze alimentari, così posso dire che il suo rivale ha prevalso sulla femmina contesa. Li ho ammirati fronteggiarsi per alcune settimane, ma ora l’eccitazione sessuale è calata ed entrambi preferiscono starsene in disparte, alimentandosi qua e là alle ultimissime luci del giorno.
Sabatti SAPHIRE e Leica Magnus
La ricetta dunque non si presenta facile, ma gli ingredienti sono più che ottimi.
Sabatti mi ha gentilmente messo tra le mani la sua nuova carabina SAPHIRE nell’intramontabile 6.5x55 svedese, Forest Italia il nuovo Leica Magnus 2.4-16x56 illuminato e l’armeria Dal Balcon ha chiuso il cerchio con due scatole di Norma caricate con palla Nosler BT da 120 grani.
Noi, abbiamo provato a raccontarvi due giornate di caccia al capriolo in montagna con un video di 5 minuti. La prima interrotta da un violento temporale, la seconda da una secca fucilata. Buona visione, Waidmannsheil!