Una sentenza importante
Come ogni anno, sappiamo che i calendari venatori vengono presi di mira da parte degli animalisti i quali, complice una legislazione che presta il fianco ad ogni genere di impugnativa, presentano il loro annuale ricorso avverso i calendari venatori regionali. Questo, chiaramente, oltre a comportare una inutilissima congestione dei TAR, che già certamente sono in altre faccende più importanti affaccendati, si trovano a dover valutare la legittimità di provvedimenti amministrativi come i calendari venatori che comunque, che dir si voglia, sono basati e vengono emessi sempre sulla base di studi che seguono un ineccepibile rigore scientifico.
È il caso della regione Lombardia, nei confronti del cui calendario venatorio era stato presentato un ricorso al fine di riconoscerne la illegittimità.
Nei confronti di questa impugnativa si è comunque pronunciato il TAR Lombardia, seconda sezione, che ha respinto il ricorso presentato avverso la delibera della Giunta 2774 del 15 luglio, presentato da molteplici associazioni che sono acclaratamene avverse all’attività venatoria.
Beduschi: “riconosciuta al 100% la legittimità della nostra linea”
Parole di grande soddisfazione sono quelle espresse dall’assessore Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.
“Una vittoria su tutta la linea”- dichiara l’Assessore – “che conferma le nostre buone ragioni ed il grande lavoro svolto dagli uffici dell’assessorato al fine di elaborare un calendario venatorio che sia da considerarsi equilibrato e basato su motivazioni fondate, anche in quelle parti in cui si discosta dal parere ISPRA, che è obbligatorio ma non vincolante”.
Dopo questa importante sentenza del TAR Lombardia, le attività venatorie proseguono in maniera regolare in tutta la regione.
“Salutiamo positivamente questa decisione” – prosegue l’Assessore Beduschi – “che tutela gli interessi legittimi dei cacciatori lombardi, e che dimostra che quando si assumono provvedimenti basati su rigore scientifico questi non possono che essere accolti, al di la delle barriere ideologiche”.