Dopo anni di forzate restrizioni imposte dalla pandemia, rispettate dai più ma digerite con ritrosia da una categoria quella dei cacciatori che fa della vita all’aria aperta e della socialità, il suo credo quotidiano, finalmente Caccia Village come una panacea miracolosa, ha riportato grande entusiasmo tra i seguaci di Diana riaccendendo il fuoco mai sopito della passione venatoria e di tutto il mondo che lo circonda.
Sono stato piacevolmente sorpreso dai tanti giovani e donne cacciatrici presenti all’evento. Debbo essere sincero perché questo non me lo aspettavo assolutamente soprattutto con questi numeri strabilianti.
Mi ha rincuorato e non poco vedere l’entusiasmo contagioso che accompagna questi ragazzi e ragazze e in che modo con la loro fervida passione, riescono a trasmetterlo in un ambiente parzialmente sopito che aveva bisogno come l’aria di questa nuova e vigorosa linfa. Il futuro ora lo vedo meno buio ma come sempre, sarà il tempo a dare questa conferma. Intanto godiamoci a fondo il momento, respiriamo a pieni polmoni l’atmosfera festosa e vociante di amici provenienti da tutte le regioni italiche e che proprio qui a Bastia Umbra si sono dati ritrovo alcuni dei quali conosciuti solo sui social ma mai visti di persona.
Che bello vedere abbracci calorosi a viso scoperto al posto di pugni serrati o ammiccamenti a debita distanza, di strette di mano vigorose e sincere e di tanta ma veramente tanta schietta cordialità e voglia di manifestare ancora e per l’ennesima volta, una passione condivisa da tanti praticanti e non di questa nobile arte che è la caccia in tutte le sue declinazioni.
Per chi ha deciso di portarsi al seguito la famiglia, la zona è sicuramente tra quelle di maggior pregio paesaggistico e turistico. La vicina Assisi splendida nel suo contesto religioso, Perugia cittadina deliziosa e accogliente ma anche Spello e la medioevale Bevagna, rappresentano quanto di meglio si può avere in Umbria sotto il profilo dell’accoglienza e dell’enogastronomia.
In queste splendide zone le eccellenze non mancano e agli organizzatori va fatto un plauso per aver capito da tempo le potenzialità della zona abbinata all’evento. Grande intuito, un impegno asfissiante che si protrae ormai da mesi ma come giusto compenso, una risposta di pubblico a dir poco eccezionale.
Con queste premesse, il post fiera lascerà sicuramente nei visitatori che hanno avuto la voglia di essere primi attori in scena, di affrontare lunghi viaggi (il nostro amico Vincenzo è venuto addirittura dalla Sicilia), un piacevole ricordo difficile da dimenticare semmai da serbare nel proprio cuore e da rinnovare ad ogni buona occasione che si presenterà.
Venendo da Roma e ancor prima di imboccare lo svincolo di Bastia Umbra Sud, risultano ben visibili i padiglioni della Fiera quindi difficoltà logistiche praticamente nulle e questa è un aspetto non da poco. Ottima sistemazione dei parcheggi così pure l’organizzazione che ho trovato professionale, snella attenta ed efficiente.
Il programma della manifestazione è molto nutrito per soddisfare le varie esigenze di una categoria che sempre più sta diversificando le proprie aspettative laddove la tecnologia è un diktat imperante.
Non potevano mancare i “soliti noti” quindi facile imbattersi nei personaggi più conosciti nel nostro ambiente. Tra questi il simpatico e cordiale Andrea Aromatico con il quale non si finirebbe mai di parlare di caccia vista la sua grande esperienza soprattutto estera.
Ho avuto il piacere di incontrare anche Fabio Antolini, manifestando allo stesso il mio personale apprezzamento per alcuni suoi articoli molto interessanti.
Ovviamente in fiera sono presenti le migliori marche di fucili con i loro cavalli di battaglia mixati con le più recenti novità del mercato, di ottiche sempre più sofisticate, di accessori per i nostri amati cani e tra questi radio collari ecc., ma è l’abbigliamento tecnico a farla da padrona quindi, pantaloni e giacchetti antistrappo in tessuti speciali come il kevlar, trisacche pratiche e anche belle da vedere, tutto il vestiario giusto per la caccia al cinghiale e tanto altro ancora.
Tra questi stand mi è piaciuto molto quello dell’azienda Quadrifoglio, così pure Zooveneto
Come sempre, la Regione dei 4 mori ha allestito due stand (Coltelleria L’Arburesa, Coltelleria Zanda) esponendo in visione e in vendita, coltelli sapientemente modellati da mani artigiane rese esperte nel tempo, attirando in tal modo numerosi visitatori ammaliati da queste lame e relativi manici in corno che direi unici nello stile e nella tradizione isolana.
Si passa poi alle calzature tecniche (come al solito la Crispi svetta per la sua indubbia qualità), alle numerose agenzie che propongono interessanti pacchetti venatori con destinazioni estere, tutta la gamma dei più importanti distributori del pet food, ai furgoni allestiti per trasporto cani (mi è piaciuto quello della Trivellato).
Non manca proprio nulla compresi i campi di tiro e qualche bel esemplare di cani razza Ariegeois e Beagle esposti nell’area di competenza della Pro segugio. Il fascino di questi esemplari colma l’occhio anche di quelli che magari prediligono altre razze ma un vero cacciatore è sempre capace di apprezzare il bello a prescindere.
Il mondo social ha soddisfatto pienamente le sue aspettative. In questa prima giornata, ci sono state numerose interviste di personaggi competenti nei vari settori, di confronti su tematiche diverse e di tanto altro che sarà poi pubblicato a breve per la gioia degli appassionati, attraverso riviste specializzate e canali tematici.
Personalmente ho assistito ad alcune interviste del canale Casa Caccia e le ho trovate schiette e coinvolgenti. Da profondo estimatore e modesto praticante dell’arte culinaria legata alla caccia, ho apprezzato la presenza dello stand del ristorante BRADO di Roma specializzato in selvaggina. Ho avuto modo di assaggiare un ottimo piatto a base di carne di cervo ma le proposte erano diverse e tutte allettanti.
La giornata a livello climatico è stata direi perfetta con temperature vicine ai 30 gradi. La sete così come la fame dei ruspanti cacciatori e famigliari al seguito, è stata soddisfatta dagli stand gastronomici presenti laddove, enormi batterie rotanti di stinchi arrosto e file kilometriche di salsicce cotte a puntino accompagnate da montagne di patatine fritte, hanno dato quel tocco di convivialità immancabile nei contesti di caccia come questo.
La voglia di stare festosamente insieme così come la volontà di dimenticare subito e speriamo per sempre, gli ultimi e per certi versi tristi anni, è stata palpabile e non è sfuggita a nessuno di noi cacciatori, rendendo questa manifestazione un importante punto di ripartenza da dove avevamo purtroppo lasciato.
Un plauso speciali agli organizzatori e alle loro capacità di rendere questa manifestazione sempre più gradita e seguita. Sicuramente da persone competenti avranno colto importanti spunti di miglioramento e fin da ora, le loro fervide menti elaboreranno soluzioni per rendere ancora più interessante questa manifestazione in una edizione 2022 che a dire straordinaria e semplicemente riduttivo.
“L’universo ha un senso solo se abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni”
(Paulo Coelho )
VIVA LA CACCIA E VIVA I CACCIATORI