Le temperature rigide delle regioni nordiche spingono diversi tipi di anatre a migrare verso sud ed è così che gli specchi d'acqua di località più miti si popolano ogni anno di tanti tipi di anatidi tra cui la fanno da padrone Germani e Alzavole.
Si tratta di due specie di anatre di superficie morfologicamente diverse tra loro ma molto simili per abitudini e soprattutto per gli ambienti che sono soliti ricercare. Prediligono entrambi acque basse, pulite e ricche di canneti o altri ripari naturali dove nascondersi e cercare cibo; anche i fiumi sono un luogo idoneo al ristoro diurno soprattutto se il letto degli stessi è ubicato su una depressione del terreno ed è interessato da anse tranquille dove la corrente è assente.
Caccia agli acquatici: germani e alzavole
Molto diffidenti e in allerta per ogni rumore estraneo, Germani e Alzavole usano pasturare nelle ore notturne nei prati e terreni limitrofi alle zone umide in cui si rifugiano durante il giorno.
Sono caratteristiche semplici ma fondamentali da conoscere per chi decide di insidiare queste anatre in caccia vagante.
Si tratta di una pratica venatoria diffusa, spesso frutto di programmazione e strategia, a volte dettata dalla causalità ma comunque caratterizzata da una serie di accortezze da adottate per poterle raggiungere con un tiro utile. Il silenzio varrà più di ogni tattica di mimetismo, il passo con cui ci si avvicina dovrà essere cauto ma deciso, e la vista dovrà coprire anche gli angoli più esterni dove spesso un involo veloce potrebbe non essere notato. Spesso l'approccio ai luoghi di riparo non ci svela anticipatamente in quale specie ci imbatteremo e pertanto anche la scelta delle munizioni adatte farà parte della strategia.
Le munizioni più adatte per la caccia agli acquatici
Le opinioni qui sono varie; nella mia esperienza personale ho potuto appurare che un piombo troppo grosso può sciupare un'alzavola adagiata troppo vicina e sullo specchio d'acqua, d'altra parte un piombo troppo piccolo potrebbe risultare inefficace per un Germano che si invola dalla sponda opposta del fiume o del laghetto al quale ci siamo affacciati.
Ritengo che l'uso di cartucce con piombo 6 in prima e seconda canna e 5 o 4 in terza siano l'ideale, validissime sono anche le soluzioni in piombo misto del tipo 5/3 che garantiscono rosate penetranti e ben guarnite.
In alcuni casi uso per la prima canna anche una cartuccia con borra in feltro poiché non di rado capita un tiro di stoccata tra i canneti, sia alle veloci alzavole che hanno un volo di decollo più perpendicolare rispetto ai germani, sia ai beccaccini che non è difficile involare appena ci affacciamo a dare un occhiata.
La scelta del fucile è assolutamente personale ma è inutile pensare di affrontare con profitto questo tipo di caccia affidandosi ai piccoli calibri.
Le canne lunghe non servono poiché le distanze qui si riducono parecchio, e anche la strozzatura non può essere troppo estrema, il classico 3stelle è l'ideale ma anche il 4stelle da ottimi risultati.
Si tratta di veri e propri Blitz e non tutti sono preventivamente programmati. Andando a caccia di Beccacce mi capita di imbattermi spesso in qualche laghetto interno o limitrofo al bosco dove durante il giorno usano ristorarsi alcune anatre. Le sorprese in questi casi non mancano mai ed è piacevole completare il carniere di una cacciata nel bosco, magari con una bell’ esemplare di Germano Reale.
Ricordo una domenica di Dicembre, un freddo pungente e vento quasi assente.
Avevamo cacciato la Beccaccia tutta la mattina con ottimi risultati e pertanto le fucilate si erano sentite anche nei pressi dei vicini laghetti.
Uno in particolare era il nostro obiettivo di fine mattino e non tanto per un agguato alle anatre ma piuttosto per far bere i cani stanchi.
Trattenemmo alla meno peggio i cani più giovani e sicuramente più impetuosi e mandammo avanti la cagna più esperta che sapevamo essere più cauta; la Setter andò quindi a mettere il muso in acqua e subito si congelò in una sorta di ferma goffa e inusuale.
L'arrivo degli altri cani palesò la presenza di circa otto germani e alcune alzavole che si involarono tutti nella stessa direzione. Poco prima avevamo cambiato le cartucce nei fucili, quasi per scaramanzia e poco speranzosi nella presenza di anatre, ma cacciando in prossimità di zone umide sono solito portare con me alcune cartucce in leghe speciali dedicate dalla Baschieri & Pellagri agli acquatici. In quella occasione caricai due cartucce Baschieri & Pellagri Valle steel da 32 grammi, caricate con pallini in acciaio ad alta velocità.
Ricordo il particolare perché furono tiri memorabili, l'ultimo dei quali ad una distanza considerevole. Quattro furono le anatre colpite tra me e il mio compagno di caccia, cadute fuori dal laghetto e di facile recupero.
Sono quelle piacevoli sorprese che riserva la caccia, indipendentemente dal tipo che si predilige ma nulla accade per caso e aver saputo adottare alcune semplici accortezze tipiche della caccia vagante ci consentì di non essere impreparati e portare a casa un piacevole carniere misto di selvaggina autunnale.