Nonostante il caldo anomalo con temperature ben al di sopra della media stagionale, le cesene hanno fatto la loro comparsa con numeri considerevoli nei primi giorni di novembre su tutto l’arco alpino fino al centro Italia.
Sorprende tale fenomeno che interessa selvatici solitamente accompagnati da forti perturbazioni provenienti dai quadranti settentrionali.
Cesene così abbondanti confermano i cacciatori di non averne viste negli ultimi anni. Meno significativa la presenza del tordo sassello che tarda invece ad arrivare. I tordi bottacci dopo il discreto flusso migratorio del mese di ottobre è presente in modo esiguo ed irregolare su tutto il territorio.
Per quanto riguarda la beccaccia invece, dopo i primi arrivi anche significativi tra l’ultima settimana di ottobre e la prima di novembre, sembra essere attualmente distribuita in modo irregolare sulla penisola, con incontri giornalieri sporadici registrati, viste le condizioni meteo, sempre ad altitudini considerevoli, oltre i 1200 metri s.l.m. e nei pressi dei corsi d’acqua.
Allodole, Lucherini, Peppole, Fringuelli, Storni e Tordele, insieme a Pettirosso, Merlo e Regolo, si stanno presentando in modo positivo. Gli ultimi voli di colombacci sono stati confermati nei primi giorni di novembre dai cacciatori in attesa.