Beccaccia: autorizzato il monitoraggio con cani da ferma in Toscana

L’iniziativa riguarda le aree dei boschi che sono state definite nello specifico dalla legge forestale regionale. Non verranno monitorate le aree protette e quelle in cui vige il divieto permanente di caccia. La Toscana ha redatto un Decreto Dirigenziale dello scorso 11 marzo. Il titolo del testo normativo è “Autorizzazione e indirizzi in ordine all’organizzazione dei monitoraggi della beccaccia (Scolopax Rusticola) nelle aree di svernamento durante la stagione venatoria e mediante cane da ferma”. C’è anche la precisazione che l’operazione terminerà il prossimo 10 aprile (pertanto ancora tre settimane).

Beccaccia
Nonostante sia uno dei selvatici più amati dai cacciatori con i cani da ferma, la fenologia della beccaccia resta ancora in parte da scoprire

L’autorizzazione ha di fatto approvato due documenti; l’elenco completo dei conduttori che sono autorizzati e dei cani da ferma abilitati (l’allegato è stato pubblicato lo scorso 1° dicembre) e la scheda di monitoraggio della beccaccia con lo stesso cane (è il secondo allegato al Decreto Dirigenziale). La Toscana non è l’unica regione italiana impegnata nella conoscenza sempre più approfondita della fenologia, della migrazione e dello svernamento della beccaccia. Il carattere elusivo di questo selvatico infatti non facilità gli studi scientifici, nonostante in molti si dedichino alla caccia dello scolopacide.

Il monitoraggio verrà effettuato in delle aree campione dei boschi toscani: i cani da ferma utilizzati hanno conseguito la propria abilitazione nelle prove di lavoro con regolamento ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). Lo stesso discorso vale per i conduttori dei cani, abilitati in seguito alla frequenza di corsi specialistici che devono essere approvati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente). Gli operatori sono chiamati a compilare le apposite schede di monitoraggio, documenti che vanno inviati alla Regione Toscana, più precisamente al settore “Attività venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare – Osservatorio faunistico regionale”. Il termine ultimo ed inderogabile per tale invio è stato fissato per il 30 aprile.