Beccaccia: attingere la rimessa

Vi dico subito che se siete fra i vari nipoti di Buffalo Bill che s’incontrano fra bar ed armerie, queste modeste note non v’interesseranno.

Se siete poi di quelli alla Munchausen, che in mezzo al mare indovinava la terra più vicina perché... il cane gli andava in ferma dalla nave su qualche chilometrico selvatico, idem con patate.

E anche se siete di quelli che la caccia alla beccaccia la prendono come poco di più una scampagnata; ma sì, saltate pure queste pagine, cari amici infallibili, superdotati oppure tiepidi!

Beccaccia: attingere la rimessa
Natura morta con beccaccia e vecchia doppietta cal. 16 a cani esterni: la Tradizione! 
Beccaccia: attingere la rimessa
Un kurzhaar specialista e il suo felice conduttore: accoppiata vincente!

Se invece, come me, siete di quelli che le beccacce ogni tanto le padellate, e se anche non le padellate sono loro che vi fregano, e vi fregano anche se avete buoni cani che anche se tali vanno guidati; e se tutto questo altro non fa che mettervi addosso una smania furibonda come il soffiare del vento delle emozioni sulla brace della passione, allora mettetevi comodi, che si va ad incominciare...

Prima di tutto definiamo i termini della questione. 

Beccaccia: attingere la rimessa
Ferma e consenso: senza entrambe queste armi tattiche (ai massimi livelli) questa caccia è semplicemente impossibile
Beccaccia: attingere la rimessa
Nei boschi...

Attingere, dal latino ad tangere, che vorrebbe dire traducendo maccheronicamente, arrivare ad aver qualche cosa per davvero, sino appunto poterlo toccare con mano. Cioè, avendone prova sensoriale e al di là di ogni ragionevole dubbio, come si direbbe in termini giuridico/dibattimentali.

Rimessa, termine composito dal suffisso “ri”, che indica la ripetizione di un atto, il quale nella fattispecie è per l’appunto quello del “mettersi”. Dicesi infatti “rimettersi” in beccacciaiese, l’atto che compie dunque una beccaccia levata (e precedente messa, buttata nottetempo), che per qualsiasi ragione si è salvata dal fucile.

Rimessa, è quindi il luogo dove questa, dopo essere fuggita, ha istintivamente (ma non solo) provato a cercare fuga e protezione dai suoi persecutori: voi e i vostri cani.

Fausti Dea British SL
Vista lato destro della doppietta Fausti Dea British SL
Beccaccia: attingere la rimessa
Colpita...!

Una o due beccacce nella vita, le possono trovare tutti. Qualche beccaccia ogni tanto, in diversi. Attingere invece sistematicamente beccacce in rimessa ‒ con scienza e giusto cuore ‒ è arte che attiene solo agli specialisti. 


E per una ragione e solo quella: la rimessa della beccaccia, a differenza di quello che succede sempre con le quaglie, molto di frequente con i beccaccini, spesso coi fagiani, altrettanto spesso con le starne e le pernici, non la puoi vedere mai o quasi mai, dato che il teatro di questa caccia è l’ambiente forse più suggestivo in assoluto che ci sia, e del quale la beccaccia è per antonomasia la regina: il bosco. La selva; che per statuto è sempre “oscura”...

Come si riesce, allora?

Beccaccia: attingere la rimessa
Il setter inglese, il bosco, la regina: il triangolo della passione per molti beccacciai italiani!

Pochi discorsi: se non vedi caro mio, devi arrivarci con l’immaginazione, con la fantasia. Cioè, imparando a “ragionare” come una beccaccia, e facendo tuo il suo modo di vedere l’ambiente che ti circonda. Sarebbe a dire, sciamanicamente (e nessuno rida): diventando sempre meno “umano” e sempre più “beccaccia”, sinché te e lei (col cane in mezzo, e gli alberi ed il clima), siete uno!

Più impari a vedere il bosco come lei infatti, più sarai edotto in questa scienza. Più saprai mettere la ragione al servizio dell’istinto, più beccacce di rimessa ritroverai. E adesso mi permetto di spiegare anche come “iniziarsi” in questa difficilissima quanto basilare disciplina dell’arte beccacciaia.

Beccaccia: attingere la rimessa
Tris di Regine! Anzi, pocker!!! 
Beccaccia: attingere la rimessa
...Sullo sfondo dei boschi d'autunno!

Prima considerazione: ho sbagliato sino a qui, a parlare sempre e solo al singolare. Con “la beccaccia” infatti, e a maggior regione quando si parla di rimessa a livello comportamentale, è molto più corretto parlare di “beccacce”; no ‒ dico subito al neofita alle prime armi ‒ non perché queste siano a branchi, figurarsi! Quanto piuttosto perché il comportamento già bizzarro e variabile delle rusticola, in questo frangente si fa ancora più imprevedibile, facendo d’uno stesso uccello appunto: uno, nessuno e... Centomila!

Il Benelli Montefeltro Beccaccia, un semiautomatico calibro 20 concepito specificamente per la caccia alla regina del bosco

È infatti un missile terra/terra a gittata variabile la beccaccia. Un missile “intelligente” per di più, capace di imparare con sconcertante rapidità da tutte le esperienze che le capitano nella vita, finendo poi per tradurle in strategie di difesa che tendono a complicare in maniera esponenziale le possibilità di suo reperimento e relativa negoziazione.

Beccaccia: attingere la rimessa
Il Beccacciaio col suo cane, un rapporto che non può capire chi non ha la caccia quella vera nel cuore

La beccaccia dunque era messa, l’abbiamo sbagliata per una qual si voglia ragione. Ecco che scatta la ridda dei dilemmi: dove potrà essere? Quando partire per la sua ricerca? Lasciar fare al cane o indirizzare il più possibile? Se sì, verso dove? E come?

E in tutto questo tre pensieri.

 

Tu: “c’è, c’è di sicuro, bisogna che la ritrovi od ammattisco. Ma come ho fatto a sbagliarla? Bestia che sono... Mio Dio che bella che era... Ma dove sarà?”.

Il cane; “che profumo fantastico, come mai non è caduta? Andiamo a ritrovarla capo...!”.

Lei: “fuggire, nascondersi, pericolo: cerchiamo il posto più sicuro...”.

Da come ci cataloga ‒ livello per essa di pericolo ‒ da come conosce cani e cacciatori (idem), dall’orografia del posto, da come e quanto lei lo conosce, dipende poi ogni cosa...