DESCRIZIONE
Nome comune | Pernice Bianca | |
Nome scientifico | Lagopus muta | |
Classificazione | - Classe: Uccelli - Ordine: Galliformi - Famiglia: Fasianidi - Sottofamiglia: Perdicinae - Genere: Lagopus - Specie: Lagopus Muta (Montin 1781) | |
Caratteri distintivi | Di medie dimensioni, è caratterizzata sopra ogn’altra cosa dal suo piumaggio variabile. Le ali sono sempre bianche, mentre il resto del corpo in estate è grigio o brunastro, con la livrea che in inverno si fa totalmente candida ad eccezione delle penne esterne della coda, che restano nere. C’è un lieve e pur palese a occhi esperti dimorfismo sessuale, col maschio che a partire da aprile con l'abito nuziale presenta il petto nerastro e le parti superiori grigio-brune, mentre la femmina si fa bruno-giallastra barrata di nero. Visti a breve distanza i maschi mostrano una striatura nera fra occhio e becco e caruncole rosse sopra gli occhi (molto ridotte nelle femmine). l piedi sono interamente piumati e in inverno formano una sorta di racchetta che consente all'animale di spostarsi agevolmente anche sulla neve fresca. Una “piccola” curiosità: proprio per questo la “Bianca” è stata denominata Lagopus: dal greco Lagos, che significa “lepre” e Pus, che vuol dire per l’appunto piede. L’uccello dal piede di lepre | |
Caratteristiche della specie | Uccelli delle vette assolutamente stanziali, si nutrono prevalentemente di vegetariani, anche se i piccoli in crescita assumono pure degli insetti. Nella loro dieta compaiono quindi foglie, fiori, frutti, germogli di piante erbacee e di arbusti prostrati. In inverno vengono selezionati i vegetali più ricchi di zuccheri e proteine, raccolti nelle zone dove il manto nevoso è meno persistente e mangiano anche delle "pulci della neve" che misurano 2,5 mm e sono ricche di proteine. La Pernice bianca è un uccello tendenzialmente gregario e in estate e autunno può formare stormi di alcune decine di individui. In primavera i maschi divengono territoriali e difendono superfici di ampiezza pari a poche decine di ettari, con comportamenti dimostrativi quali il canto ripetutamente emesso da speroni rocciosi e i voli circolari con punti di decollo e atterraggio ravvicinati, coi quali attirano le femmine per formarvi stabili coppie per un periodo di due o tre mesi | |
Continente di origine | Eurasia e America del Nord | |
Habitat
naturale | La si trova esclusivamente al di sopra del limite superiore delle foreste in aree ove si alternano praterie alpine, pietraie, barre rocciose e vallette nivali. In estate predilige i versanti più freschi e quote di norma non inferiori a 2400–2500 m; in inverno sfrutta i versanti esposti nei quadranti meridionali e le creste ventate, ove il manto nevoso è meno duraturo ed è quindi possibile reperire i vegetali di cui si nutre | |
Paesi in cui è diffuso | Tutti quelli dell’Arco Alpino, paesi scandinavi e alcune repubbliche baltiche, vette euroasiatiche, Higlands scozzesi e Nord America | |
Diffusione | Per irradiamento naturale. La femmina si assume tutte le responsabilità per la creazione del nido e la cura dei pulcini. Nel nido, costruito al suolo sempre al riparo di un masso o di un arbusto nano, vengono deposte 6-8 uova ocracee chiazzate di bruno, covate dalla femmina per 21-23 giorni. Il maschio funge da sentinella localizzando i potenziali predatori e abbandona di solito la compagna poco dopo la schiusa. I pulcini, subito in grado di seguire la chioccia, si sviluppano molto rapidamente e raggiungono l'80-90% del peso corporeo definitivo nel giro di tre mesi | |
Paesi in cui si caccia | Tutti quelli in cui è diffuso | |
Condizioni
climatiche di caccia | Tipiche della caccia in alta montagna in autunno/inverno | |
Tipologia di caccia | Vagante coi cani da ferma. In drive solo in Scozia, dove le pernici sono le “Grouses” |
CANI DA CACCIA
Cani da ferma | Inglesi: Setter inglese, Setter Irlandese, Setter Gordon, Pointer Continentali: Bracco Italiano, Spinone, Kurzhaar, Drahthaar, Weimaraner, Vizla, Griffone Korthaals, Bracco Francese, Breton | |
Cani da riporto | Nelle Higlands scozzesi sono molto utilizzati i retrievers |
ABBIGLIAMENTO
Calzature | È lo scarpone super tecnico da montagna a farla da padrone. Comodo, con suola in Vibram e membrana Goretex, su tomaie in pelle pieno fiore o pelle/cordura, in ogni caso di elevatissima qualità | |
Pantaloni | Genere: in canvas anti strappo oppure in tessuto tecnico da montagna, protetti sempre dal piede a tutto lo stinco da tecnicissime ghette (ne diremo poi) | |
Camicie | Genere: in robusto cotone o flanella e sopra un capo in pile, per i periodi più freschi, ma soleggiati. Diversamente tessuti tecnici da montagna, senza tuttavia mai superare la pesantezza del micropile, dato che trattasi sempre di caccia di grande movimento e fatica | |
Gilet e trisacche | Indispensabili. Tecnici entrambi, in robusta cordura oppure in canvas oleato, sono pressoché obbligatori per contenere tutto quello che ci serve, dai fischietti per i cani sino al cellulare, ai documenti o alle poche cartucce che di solito ci si porta appresso in questa caccia | |
Giacche | Di solito servono quando piove, minaccia pioggia o è parecchio freddo/umido. Quindi, che siano ottime idrorepellenti tecniche magari con inserti interni Wind-Stopper ed efficientissime membrane traspiranti tipo Gore-Tex. Le migliori, hanno inserti ad alta visibilità opzionali | |
Underwear | Prediligere sempre capi tecnici che assorbano il sudore consentendo tuttavia al corpo una perfetta traspirazione. Per la montagna e le giornate più fredde, optare anche per comodi sotto camicia in micro-pile | |
Cappelli/berretti | A ciascuno il suo, ma che la testa sia coperta. Da un pratico cappellino tipo baseball se è caldo. Da qualche cosa di più serio e tecnico sino alle cupoline in lana e/o pile se minaccia freddo intenso. Obbligatorio diventa un cappello a tesa larga, impermeabile, per le giornate di pioggia e/o neve. Per i più “montanari”, un bel feltro con pennacchio di camoscio o trofeo di forcello al cordone, è quasi di prammatica | |
Altro | Calze: scarpinate interminabili in montagna con le pedule ai piedi, vogliono dire necessità di buone calze. Le si prediliga tecniche, non in lana ma in tessuti moderni, capaci di vestire il piede in maniera fasciante progressiva, dando calore quanto serve e protezione. Guanti: Stessa cosa dicesi per le mani, che nelle giornate più fredde sarà utilissimo proteggere con guantini tecnici, di quelli specifici da caccia, in pile o altri tessuti tecnici, caratterizzati dalla possibilità di tenere la punta dell’indice scoperta alla bisogna, per una maggior sensibilità sul grilletto. Con in più i palmi e le dita, coperti da inserti di tessuto dal forte potere grippante. Ghette: le si prediliga di ottima qualità, con cavi di tenuta in acciaio e minuteria in acciaio inox o in tecnopolimeri di analoga resistenza meccanica. Lacci degli scarponi: un paio di ricambio, non guasta di sicuro. Per i pochissimi che potranno ricevere un invito in una prestigiosa riserva nei moores scozzesi, è ovvio che il look sarà quello canonico british-syle. Per cui velluto o lana per calzoni e giacche, panciotto in stile anziché gilet e trisacche, coppola in feltro o lana per cappello, e infine sopra a tutto un classicissimo Barbour. Ai piedi, se piove ottimi stivali alla cavallerizza (in cuoio è meglio), oppure polacchine in cuoio ingrassato. | |
Note | Nella caccia vagante di qualsiasi tipo, in molti paesi è obbligatorio indossare sempre almeno di 2 capi orange ad alta visibilità. Consigliamo di farlo anche dove non imposto dalla legge, per purissimo buon senso e semplice amor proprio. Utilissimo poi in questo caso, dato che la caccia alle cotorne ha per teatro la montagna, dove è facile farsi male, e magari essere visibili da lunghe distanze in caso di necessità di essere trattati in salvo, può voler dire aver salva la vita |
ARMI
Tipologia | Il fucile da “Bianche” è un arma ad anima liscia caratterizzata dal peso decisamente leggero (attorno ai 2,9 chili per il 12, e ai 2,6 per il 20) e dalle canne piuttosto lunghe e strozzate. Parliamo di tubi da cm. 68/71 cm. strozzati *** e *. È bene che la calciatura sia adattata per la struttura di ogni singolo tiratore, dato che il tiro è sempre impegnativo. Ovvio che parliamo SOLO di basculanti, dato che in tutta la Zona-Alpi l’obbligo dei 2 soli colpi, è legge inderogabile. Quindi, senso alcuno avrebbe usare un fucile con una sola strozzatura | |
Esempi | Sovrapposti: Fabarm Axis AL Elite, Franchi Feeling, Browning B725 light Doppiette: Fausti Dea, Bernardelli Mira, Poli Lapis | |
Note | Drive di tipo scozzese Parliamo sempre di doppiette o sovrapposti di pregio. Mai leggeri. Dalle canne di 70/71 cm. con strozzature di norma invertite. Cioè, caratterizzate da valori di * e ***. Non rari i twin set, cioè l’uso di coppie di fucili gemelli. Esempi: Beretta serie SO, Fabbri, Bernardelli Holland, Fausti Holland |
MUNIZIONI
Calibri | Il 12 per chi mira al sodo. Il 20 per i più sportivi e avventurosi, che magari desiderano avere qualche cosa di ancora più leggero da portarsi appresso in montagna | |
Tipologia | Vagante: I Canna (medium-range): bossoli tipo 2 o 3, con dosi dai 33 ai 34 grammi di piombo del 6 su borra feltro oppure bi orientabile, il tutto animato da polveri di discreta vivacità II Canna (long-range): bossoli tipo 3/4, con cariche da 36/38 grammi di piombo 5 o 4 possibilmente nichelato o ramato, in coppetta contenitore, e per propellente una buona polvere progressiva tipo JK6, Tecna o F2. In calibro 20, stesse tipologie di munizioni con grammature relative: 28/30 grammi per prime canne, 30/32 per le seconde Drive alla scozzese, I e II canne: le cartucce più classiche sono quelle da 28 grammi (oncia inglese) armate con piombo 7 e ½ -7 e 6, per i tiri più lunghi | |
Note | Solitamente nel drive, le strozzature/canne sono invertite, dato che il primo colpo si spara sempre sul selvatico di punta, in avvicinamento, e il secondo col selvatico ormai d’appresso |
ACCESSORI
Beeper e radiocollari satellitari GPS | Nati per il bosco e la beccaccia, negli spazi aperti di montagna dove si alternano terreni boscati e radure, con cani spinti che allungano parecchio (quelli validi a Pernici Bianche, lo fanno tutti), possono essere utilissimi, specie i satellitari | |
Zainetto | Anche piccolo ma multi tasche, può essere utilissimo per portarsi dietro dalla colazione, alle borracce con l’acqua per noi e per i cani. Non solo, anche tutto quello che può servire in montagna, dai suddetti lacci aggiuntivi per gli scarponi, sino al coltellino, a un ricambio di intimo e alle coperte termiche in caso di burrasca o temporale improvviso, che ad alte quote vuol dire sempre neve | |
Borracce e Thermos | Di plastica o di alluminio, purché comodi e capienti |