DESCRIZIONE
Nome comune | Gallinella d’Acqua | |
Nome scientifico | Gallinula Chloropus | |
Classificazione | - Classe: Uccelli - Ordine: Gruiformi - Famiglia: Rallidi - Genere: Gallinula - Specie: G. chloropus L. | |
Caratteri distintivi | La gallinella d'acqua si riconosce per la livrea nera del piumaggio nelle parti anteriori e marrone scuro sulla parte posteriore del corpo e sulle ali; il becco giallo (grigiastro nei giovani) è dotato alla base di una cera rossa, molto evidente nei soggetti adulti, quasi assente nei giovani. Le ali chiuse presentano una striscia di penne bianche, come pure è bianco il posteriore sotto la breve coda. La lunghezza supera i 30 cm. I piedi sono dotati di dita molto lunghe e prensili, le zampe sono di colore giallo verdastro | |
Caratteristiche della specie | Prettamente acquatica, si nutre di insetti, larve, piccoli pesci, crostacei, molluschi e germogli di piante acquatiche. Costruisce il nido nel folto della vegetazione, preferibilmente presso la riva ma anche su isolotti precari, oppure sulla riva di un corso d'acqua. Le femmine vi depongono da cinque a dieci uova marroncine maculate con chiazze più scure che covano per oltre venti giorni. I piccoli sono nidifugi e seguono la madre dalla quale sono accuditi per alcune settimane. Le Gallinelle sono abili nuotatrici anche subacquee; il movimento di superficie è caratteristico perché procede a scatti, mentre sulla terraferma si muovono goffamente. Hanno volo piuttosto pesante. Ma sanno escogitare tutti gli stratagemmi del mondo per evitare di palesarsi ai loro persecutori, specie se si tratta di cani e cacciatori. Possono essere considerate una specie di migratori, il cui areale di nidificazione è così esteso da farle sembrare stanziali ormai, specie nelle terre più a Meridione del continente europeo | |
Continente di origine | Europa, Asia ed Africa | |
Habitat
naturale | Frequenta luoghi umidi in senso lato: stagni, laghi, rogge e fossati, paludi e in generale tutti quei terreni umidi con acque che scorrono lentamente con molte piante acquatiche | |
Paesi in cui è diffuso | Europa, Asia ed Africa | |
Diffusione | Nidificante e stanziale in Europa centrale, meridionale e occidentale, nidifica solo in primavera/estate in quella orientale, che abbandona all’arrivo dei primi freddi comportandosi di fatto come un vero e proprio migratore | |
Paesi in cui si caccia | Quasi tutti quelli in cui è presente, anche se come preda sporadica e mai specialistica tranne che per certe zone dove la caccia vagante di palude, è tradizionale | |
Condizioni
climatiche di caccia | Autunno e inverno | |
Tipologia di caccia | Vagante con cani da scovo, e occasionalmente da ferma. Basilare è che siano capaci di incalzare il selvatico per costringerlo al volo, e che siano dotati di riporto sicurissimo, specie dall’acqua |
CANI DA CACCIA
Cani da cerca | Cocker, Springer Spaniel | |
Cani da ferma | Particolarmente adatti: | |
Cani da riporto | Labrador e Golden | |
Note | Nei cani da ferma, una troppo assidua prassi alla gallinella, può portare a rompere la ferma, creando cani incalzatori, snaturati, e quindi poi inutili in altre cacce. Fra i retrivers, che per la loro acquaticità naturale possono essere eccezionali in questa caccia, prediligere correnti di sangue rigorosamente da caccia, più adatte alla dura vita del padule |
ABBIGLIAMENTO
Calzature | Stivali in lattice al polpaccio per le zone solo acquitrinose. A tutta coscia per quei territori più decisamente paludosi, e dove in ogni caso è spesso necessario guadare. Per la stagione fredda, preferire quelli con doppio spessore interno di neoprene termico, sia alti che bassi | |
Pantaloni | Colore: verde, marrone Genere: un buon pantalone da caccia comodo e calzante a pennello. Adatto alle lunghe marce, caratterizzato da tessuti che non consentano a loppe ed altre essenze tipiche delle paludi di attaccarsi. Perfetto il canvas di cotone, ottimi anche il vecchio pilor o similari tipo “pelle del diavolo” | |
Camicie | Colore: verde, marrone, a scacchi Genere: Sempre di cotone, nella stagione fredda preferire quelle di caldo fustagno. In alternativa, quando si caccia fra le brina e le più gelide nebbie, ottimo anche il micropile. Con freddo e tempo asciutto, consigliabile sempre un buon pile al posto del maglione di lana, le cui fibre finirebbero per essere troppo facilmente sfilacciate dalle tipiche essenze vegetali palustri | |
Gilet e trisacche | Nelle belle giornate fresche, sono utili sopra il maglione in pile. Altrimenti possono anche essere un di più | |
Giacche | Colore: verde, marrone Genere: la giacca ideale sarà impermeabile ma leggera. Capace altresì di garantire un’efficiente traspirazione, dato che parliamo di una caccia dove anche se saremo in ambienti freddi e umidi, si cammina davvero tanto, con gran dispendio di energie. Comoda, per consentire i tiri d’imbracciata. Per i più tecnici, prediligere capi in cordura teflonato con membrana gore-tex o similari. Per gli amanti del classico, optare decisamente verso parka tipo Barbour in waxed cotton, che sono un must in questa caccia | |
Underwear | T-shirt di cotone, vanno già benissimo. Esistono tuttavia capi in tessuti ultra tecnici, capaci di mantenere asciutti e costante la temperatura corporea, a tutto vantaggio per la salute | |
Cappelli/berretti | Berretto in cotone con visiera per le giornate più tiepide e soleggiate. Diversamente, una cuffia di lana, è utilissima per il freddo intenso. Come obbligatorio diventa un cappello a tesa larga, impermeabile, per le giornate di pioggia | |
Altro | Calze: piedi sempre immersi, spesso in acque fredde, vuol dire necessità di buone calze. Le si prediliga tecniche, non in lana ma in tessuti moderni, capaci di vestire il piede in maniera fasciante progressiva, dando calore quanto serve e protezione. Guanti: nelle giornate più fredde sarà utilissimo proteggere le mani con guanti tecnici, di quelli specifici da caccia, in pile o altri tessuti tecnici, caratterizzati dalla possibilità di tenere la punta dell’indice scoperta alla bisogna, per una maggior sensibilità sul grilletto. Con in più i palmi e le dita, coperti da inserti in gomma o di tessuto dal forte potere grippante | |
Note | Nella caccia vagante di qualsiasi tipo, in molti paesi è obbligatorio indossare sempre almeno di 2 capi orange ad alta visibilità. Consigliamo di farlo anche dove non imposto dalla legge, per purissimo buon senso e semplice amor proprio. Utilissimo poi in questo caso, dato che la caccia alla gallinella d’acqua è quasi sempre una forma di attività venatoria che ha per teatro i paduli nebbiosi e ricchi di essenze acquatiche anche molto fitte per natura (si pensi ai canneti), e quindi caratterizzati da scarsa visibilità ambientale intrinseca. Cosa che praticamente c’impone di essere il più possibile visibili |
ARMI
Tipologia | Il fucile per la caccia alla gallinella d’acqua, sarà un’arma leggera - basculante o semiautomatica che sia - di facile imbracciatura e dalle canne piuttosto corte, dato che parliamo di una caccia di grande movimento, dove il tiro è facile e quasi mai lungo, e non richiede mai cariche di elevata potenza. Che sia poi un fucile robusto, spartano, meglio se costruito con caratteristiche tali da renderlo il più possibile insensibile alle specifiche aggressioni ambientali che ci troveremo ad affrontare, sia in termini climatici, che di essenze vegetali | |
Esempi | Doppiette: Fabarm Classis Grade IV, Bernardelli Roma 6, Franchi Esprit Sovrapposti: Beretta 686 White Onix, Rizzini Ares Light, Poli Kristal Semiuatomatici: Benelli M2 comfortech, Franchi Affinity Black Synt o Compact Camo, Browning A5 Standard |
MUNIZIONI
Calibri | Se c’è un campo dove il calibro 20 potrebbe addirittura essere più indicato del calibro 12, è questo | |
Tipologia | Calibro 20: I canna: cartuccia tipo 1 o 2, borra feltro o bior, 24/26 grammi di piombo dell’8 II canna: cartuccia tipo 1 o 2, borra contenitore con 26/28 grammi del 7 III canna in semiauto: (replicare la II). Calibro 12: I canna: cartuccia tipo 1 o 2, borra feltro o bior, 32/33 grammi di piombo dell’8 II canna ed eventuale III: cartuccia tipo 1 o 2, borra contenitore con 32/34 grammi del 7 | |
Note | Dove la legge lo impone, frequentando ambienti acquatici è necessario utilizzare munizioni con leghe differenti dal piombo, cioè con pallini di acciaio, bismuto o similari. In questo caso, si sappia che munizioni di questo genere potranno essere sparate solo da canne testate all’uopo, e che sarà in ogni caso necessario scendere di almeno un paio di numerazioni di piombo, per ottenere gli stessi risultati a livello balistico |
ACCESSORI
Tascapane | Una borsa per portare tutto il necessario (dalle cartucce alla merenda) monospalla, è un accessorio molto apprezzato nella caccia vagante agli acquatici. I migliori sono in pelle ingrassata, insensibili all’umidità | |
Cartuccera | Negli ambienti acquatici può risultare molto utile per evitare di perdere o danneggiar le munizioni. Meglio qui quelle in cordura, più leggere, a numero di celle non certo esagerato |