DESCRIZIONE
Nome comune | Coturnice | |
Nome scientifico | Alectoris Graeca | |
Classificazione | - Classe: Uccelli - Ordine: Galliformi - Famiglia: Fasianidi - Sottofamiglia: Perdicinae - Genere: Alectoris - Specie: Alectoris Graeca (Meisner 1808) | |
Caratteri distintivi | Splendido uccello dalle forme compatte nonostante le medie dimensioni (in tutte e 4 le sottospecie), è caratterizzata da una lunghezza sui 35 centimetri, e un’apertura alare fra i 50 ei 55. Bluastra nella parte superiore e sul petto, bianca nella gola con una striscia nera nella fronte e sulla gola, le ali degli scambi marroncini tendenti al rosso e bordati di nero, la parte inferiore color ruggine, le ali di sventolamento dal colore marroncino scuro, le penne esterne primarie di colore rosso ruggine con angoli giallastri e di colore rosso negli angoli; gli occhi sono marroncini, il becco è rosso, il piede è rosso pallido | |
Caratteristiche della specie | È una specie tipicamente montana. Monogama a differenza di specie affini, in inverno vive in grandi colonie, in primavera le coppie si isolano e la femmina depone dopo 26 giorni (fra giugno e luglio) 8- 12 uova giallastre, in cumuli al di sotto dei cespugli o in rupi scoscese, ai quali da forma di nido con muschi ed erbe secche. Si nutre di tutti i tipi di sostanze derivate dalle piante e di piccoli animali e mangia anche la punta di cereali ed erbe giovani. Ricerca al suolo vegetali e piccoli insetti (in particolare cavallette). Come specie, è classificata per prossima alla minaccia dato che le sue popolazioni sono in generale decremento numerico. Le cause di questa rarefazione sono varie, a partire dalla perdita dell'habitat (anche a causa dell'abbandono delle tradizionali pratiche agricole montane nelle Alpi), sino al disturbo da parte di un turismo troppo spesso invadente e bracconaggio | |
Continente di origine | Eurasia | |
Habitat
naturale | Abita in cumuli di macerie al confine tra la taiga e la tundra nelle più remote lande a Oriente, mentre a sud dell'areale popola principalmente rupi montane e terreni rocciosi e scoperti. Si contraddistingue per agilità, astuzia e combattività, corre e si arrampica molto bene, vola in maniera leggiadra e veloce, va sugli alberi solo in caso di pericolo. Frequenta versanti soleggiati e piuttosto ripidi dominati da vegetazione erbacea e ricchi di affioramenti rocciosi. D'estate si spinge sino alle più elevate praterie alpine interrotte da pietraie, mentre in inverno la persistenza della neve al suolo la costringe a scendere sulle balze rocciose che dominano il fondovalle | |
Paesi in cui è diffuso | Europa del Sud, specie nei Balcani dov’è ancora numerosa nella variante Graeca Graeca. Turchia ed Asia minore nella parte meridionale e montagnosa, dove nella sottospecie chukar ha ampia diffusione | |
Diffusione | Per dinamiche naturali, quando i branchi si separano in coppie che poi vanno a colonizzare altri areali. Attraverso lanci di selvaggina allevata a scopo di ripopolamento | |
Paesi in cui si caccia | Tutti quelli in cui è diffusa, anche se con rigorosissimi piani di abbattimento, volti a contenerne il prelievo il più possibile | |
Condizioni
climatiche di caccia | Autunno/inverno di montagna, quindi oscillanti da giornate fredde ma serene, e altre in cui ci si trova immersi in climi tipicamente invernali | |
Tipologia di caccia | Vagante coi cani da ferma in montagna |
CANI DA CACCIA
Cani da ferma | Inglesi: Setter inglese, Setter Irlandese, Setter Gordon, Pointer Continentali: Bracco Italiano, Spinone, Kurzhaar, Drahthaar, Weimaraner, Vizla, Griffone Korthaals, Bracco Francese, Breton |
ABBIGLIAMENTO
Calzature | Indispensabile lo scarpone tecnico da montagna. Comodo, con suola in Vibram e membrana Goretex, su tomaie in pelle pieno fiore o pelle/cordura, in ogni caso di elevatissima qualità | |
Pantaloni | Colore: verde, marrone Genere: pantaloni in canvas anti strappo oppure in tessuto tecnico da montagna, protetti sempre dal piede a tutto lo stinco da tecniche ghette | |
Camicie | Colore: verde, marrone, a scacchi Genere: Camicia di robusto cotone o flanella e sopra un capo in pile, per i periodi più freschi, ma soleggiati. Diversamente tessuti tecnici da montagna, senza tuttavia mai superare la pesantezza del micropile, dato che trattasi sempre di caccia di grande movimento e fatica | |
Gilet e trisacche | Indispensabili. Che siano tecnici entrambi, in robusta cordura oppure in canvas oleato, sono pressoché obbligatori per contenere tutto quello che ci serve, dai fischietti per i cani sino al cellulare, ai documenti o alle poche cartucce che di solito ci si porta dietro in questa caccia | |
Giacche | Colore: verde, marrone Genere: Di solito servono quando piove, minaccia pioggia o è parecchio freddo/umido. Quindi, che siano ottime idrorepellenti tecniche magari con inserti interni Wind-Stopper ed efficientissime membrane traspiranti tipo Gore-Tex. Le migliori, hanno inserti ad alta visibilità opzionali | |
Underwear | Prediligere sempre capi tecnici che assorbano il sudore consentendo tuttavia al corpo una perfetta traspirazione. Per la montagna e le giornate più fredde, optare anche per comodi sotto camicia in micro-pile | |
Cappelli/berretti | Un pratico cappello di cotone con visiera se è caldo, un berretto in lana e/o pile se minaccia freddo intenso. Obbligatorio diventa un cappello a tesa larga, impermeabile, per le giornate di pioggia e/o neve | |
Altro | Calze: scarpinate interminabili in montagna con le pedule ai piedi, vogliono dire necessità di buone calze. Le si prediliga tecniche, non in lana ma in tessuti moderni, capaci di vestire il piede in maniera fasciante progressiva, dando calore quanto serve e protezione Guanti: guanti specifici da caccia, in pile o altri tessuti tecnici, caratterizzati dalla possibilità di tenere la punta dell’indice scoperta alla bisogna, per una maggior sensibilità sul grilletto. Con in più i palmi e le dita, coperti da inserti in gomma o altri tessuti dal forte potere grippante Ghette: le si prediliga di ottima qualità, con cavi di tenuta in acciaio e minuteria in acciaio inox o in tecnopolimeri di analoga resistenza meccanica Lacci degli scarponi: un paio di ricambio, non guasta di sicuro | |
Note | Nella caccia vagante di qualsiasi tipo, in molti paesi è obbligatorio indossare sempre almeno di 2 capi orange ad alta visibilità. Consigliamo di farlo anche dove non imposto dalla legge, per purissimo buon senso e semplice amor proprio. Utilissimo poi in questo caso, dato che la caccia alle cotorne ha per teatro la montagna, dove è facile farsi male, e magari essere visibili da lunghe distanze in caso di necessità di essere trattati in salvo, può voler dire aver salva la vita |
ARMI
Tipologia | Il fucile da coturnici è un arma ad anima liscia caratterizzata dal peso decisamente leggero (attorno ai 2,9 chili per il calibro 12, e ai 2,6 per il calibro 20) e dalle canne piuttosto lunghe e strozzate. Parliamo di tubi da cm. 68/71 cm. strozzati *** e *. È bene che la calciatura sia adattata per la struttura di ogni singolo tiratore, dato che il tiro è sempre impegnativo. Ovvio che parliamo SOLO di basculanti, dato che in tutta la Zona-Alpi l’obbligo dei 2 soli colpi, è legge inderogabile. Quindi, senso alcuno avrebbe usare un fucile con una sola strozzatura | |
Esempi | Sovrapposti: Fabarm Axis AL Elite, Franchi Feeling, Browning B25 light Doppiette: Fausti Dea, Bernardelli Mira, Poli Lapis |
MUNIZIONI
Calibri | Il calibro 12 per chi mira al sodo. Il calibro 20 per i più sportivi e avventurosi, che magari desiderano avere qualche cosa di ancora più leggero da portarsi appresso in montagna | |
Tipologia | I Canna (medium-range): bossoli tipo 2 o 3, con dosi dai 33 ai 34 grammi di piombo del 6 su borra feltro oppure bi orientabile, il tutto animato da polveri di discreta vivacità. II Canna (long-range): bossoli tipo 3/4, con cariche da 36/38 grammi di piombo 5 o 4 possibilmente nichelato o ramato, in coppetta contenitore, e per propellente una buona polvere progressiva tipo JK6, Tecna o F2. In calibro 20, stesse tipologie di munizioni con grammature relative: 28/30 grammi per prime canne, 30/32 per le seconde | |
Note | Come è chiaro ed abbiamo già specificato, si tratta di due diverse tipologie di munizioni per tiri più da vicino -sottoferma - le prime canne; e per tiri su capi in volo disteso, le seconde |
ACCESSORI
Beeper e radiocollari satellitari GPS | Nati per il bosco e la beccaccia, negli spazi aperti di montagna dove si alternano terreni boscati e radure, con cani spinti che allungano parecchio (quelli validi a cotorne, lo fanno tutti), possono essere utilissimi, specie i satellitari | |
Zaino | Anche piccolo ma multi tasche, può essere utilissimo per portarsi dietro dalla colazione, alle borracce con l’acqua per noi e per i cani. Non solo, anche tutto quello che può servire in montagna, dai suddetti lacci aggiuntivi per gli scarponi, sino al coltellino, a un ricambio di intimo e alle coperte termiche in caso di temporale improvviso | |
Borracce | Di plastica o di alluminio, purché comode e capienti |