DESCRIZIONE
Nome comune | Cornacchia | |
Nome scientifico | Corvus Corone | |
Classificazione | - Classe: Uccelli - Ordine: Passeriformi - Famiglia: Corvidi - Genere: Corvus - Specie: Corvus Corone (Linnaeus 1758) | |
Caratteri distintivi | Grosso e forte uccello dell’ormai onnipresente famiglia dei corvidi, la cornacchia nera come dice il nome, è totalmente di un colore nero lucente. È distinguibile dal corvo per le dimensioni leggermente minori e per l'assenza della placca bianca all'inizio del becco. I giovani delle due specie sono quasi indistinguibili | |
Caratteristiche della specie | Specie di ambienti parzialmente alberati, la Cornacchia è nettamente favorita dalle trasformazioni ambientali operate dall'uomo e ne segue gli insediamenti sino a quote elevate, tanto da poterla dire quasi un simbionte della specie umana. Può nidificare localmente sino a circa 2000 metri e sale in estate sino ai più frequentati rifugi alpini. Evita le aree forestali, mentre un ridotto numero di alberi in vaste estensioni di coltivi è sufficiente per la costruzione dei nidi. Sono molto diffuse ovunque e grazie alla loro intelligenza ed alla loro capacità nel trovare il cibo hanno un basso rischio di estinzione. Le cornacchie sono tra gli uccelli meglio adattati alla sempre più veloce urbanizzazione. Sono capaci di vivere in città senza alcun problema e di trovare il cibo in ogni luogo. Sono abituate alla presenza dell'uomo, eppure mantengono il loro stato selvatico senza mai avvicinarsi troppo. Hanno un'alimentazione molto varia. Non sono rapaci, mangiano carogne, frutti, predano pulcini e mangiano uova. Per questo rappresentano un problema per le nascite di altre specie di uccelli. Non disdegnano anche uccelli più piccoli (come i merli) | |
Continente di origine | Eurasia | |
Habitat
naturale | Ovunque ci siano insediamenti umani con un minimo di campagna e natura attorno | |
Paesi in cui è diffuso | Ovunque dal Portogallo al Mar del Giappone | |
Diffusione | Per semplice irradiamento naturale. Le Cornacchie depongono 4-6 uova tra la metà di marzo fino alla seconda metà di maggio. Sono ovali, lisce e leggermente lucide. Il nido è a coppa, voluminoso, composto da rami, stecchi, steli ed erbe. Spesso i vecchi nidi vengono occupati da altri grossi uccelli. I giovani si involano all'età di 4-5 settimane | |
Paesi in cui si caccia | Tutti quelli in cui è presente, per contenerne il numero in modo da limitare i danni che può arrecare alle altre specie | |
Condizioni
climatiche di caccia | Tutte meno l’estiva, dato che i permessi di caccia alla specie in molte zone si protraggono dall’autunno alla primavera inoltrata | |
Tipologia di caccia |
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ABBIGLIAMENTO
Calzature | Stivali in lattice di gomma naturale con strato termico di neoprene all’interno. In alternativa, scarponi ad altezza a stivaletto, di buona qualità e concezione “da appostamento” e non “da marcia”, più adatti cioè a difendere dal freddo e dall’umidità che non a lunghe camminate | |
Pantaloni | Colore: verde o camouflage in tinta con l’ambiente di caccia. Genere: caldi e comodi, adatti a proteggere dall’umido e dal freddo | |
Camicie | Colore: verde o camouflage Genere: quelle in calda flanella vanno benissimo per ogni occasione. In alternativa, usare tessuti tecnici tipo micropile e similari | |
Giacche | Colore: Verde o camouflage Genere: devono avere quattro requisiti fondamentali, e cioè: 1) anti vento; 2) anti pioggia; 3) termiche; 4) caratterizzate da tonalità cromatiche capaci di mimetizzarci con l’ambiente | |
Underwear | Prediligere sempre capi tecnici che assorbano il sudore consentendo tuttavia al corpo una perfetta traspirazione. Per le giornate più fredde, optare anche per comodi sotto camicia in micro-pile | |
Cappelli/berretti | In lana, pile o impermeabili con membrane in gore tex, con protezioni per le orecchie. Nelle giornate più fredde, ottimi anche i passamontagna | |
Altro | Calze: piedi fermi sempre al freddo, vuol dire necessità di buone calze. Le si prediliga tecniche, in lana o in tessuti moderni, capaci di vestire il piede in maniera fasciante progressiva, dando calore quanto serve e protezione. Guanti: stessa cosa dicesi per le mani, che nelle giornate più fredde sarà utilissimo proteggere con guanti tecnici, di quelli specifici da caccia, in pile o altri tessuti tecnici, caratterizzati dalla possibilità di tenere la punta dell’indice scoperta alla bisogna, per una maggior sensibilità sul grilletto. Con in più i palmi e le dita, coperti da inserti di tessuto dal forte potere grippante | |
Note | È bene che tutti i capi, anche i guanti e i cappelli, siano sempre verdi o camo, dato che la cornacchia è animale estremamente sospettoso, come d’altra parte tutti i suoi congeneri |
ARMI
Tipologia | Appostamento: I fucili più usati nella caccia da appostamento sono i semiautomatici, mentre nel tiro istintivo della caccia al campo con le giostre anche sovrapposti trovano largo impiego, specie se camerati magnum e dotati delle moderne finiture adatte a questa caccia. Parliamo ovviamente dei microfilm camo, capaci di fondere col paesaggio anche le armi, oltre che il vestiario
Long Range: carabina bolt action o semiautomatica, munita di ottica di precisione | |
Esempi | Appostamento Semiautomatici: Browning A5 Camo Max 4; Benelli Vinci APG HD Camo, Fabarm XLR Bulrush etc. Sovrapposti: Fabarm Waterfowl, Franchi Feeling acciaio, Beretta 690 field III Doppiette: Bernardelli Roma 6
Long Range Remington model 700, Sako 85 Synthetic BLACK, CZ 550 Lux |
MUNIZIONI
Calibri | Liscio: Il calibro d’elezione è certo il calibro 12, ma anche il calibro 20 si rivela efficace soprattutto nella versione magnum.
Rigato: purtroppo in Italia - unico Paese al mondo - sono vietati per la caccia tutti i calibri della famiglia calibro 22 long rifle, che sarebbero i più adatti in assoluto. In alternativa, bisogna ricorre agli spesso esuberanti e sempre più costosi calibri di tipologia “varmint”, tenendosi ovviamente sui minimi di gamma. È qui che troviamo munizioni come la calibro 222 Remington, la calibro 22-250 Remington o la calibro 220 Swift | |
Tipologia | Liscio I Canna: le munizioni saranno tipo 2/3 con contenitore, dalle dosi comprese tra i 32/34 grammi, con piombo 7 quale optimum
II Canna e III Canna: prediligere ottime tipo 3/4 con contenitore con dosi fino ai 40 delle cartucce semimagnum per il calibro 12 e 32/34 grammi per il calibro 20, tutte armate da pallini ramati o nichelati del 6 o del 5
Rigato: munizioni con palle sempre della minima granatura possibile (fra i 40 e i 50 grs.) di tipo se possibile full metal jacket o a deformazione minima. Ottime anche le monolitiche in rame o in leghe alternative al piombo |
ACCESSORI
Capanno in tela | Sono teli di stoffa antistrappo e solitamente verdi o camo che consentono grazie a leggere stecche metalliche di supporto di costruire un riparo pratico ed efficace da collocare vicino alla tesa | |
Stampi | Sono selvatici imbalsamati o riproduzioni di selvatici in plastica dalle dimensioni naturali o leggermente maggiorate che disposte nei luoghi di pastura richiamano le cornacchie da grandi distanze inducendole ad avvicinarsi al luogo dell’insidia | |
Girandole | Sono dei giochi elettronici ai cui bracci sono montante cornacchie imbalsamante o in plastica, per simulare il comportamento di alcuni esemplari che “giocano” sul campo | |
Zaino | Anche piccolo ma multi tasche, può essere utilissimo per portarsi dietro la colazione e tutto quello che può servire quando si passa molto tempo all’aria aperta |