DESCRIZIONE
Nome comune | Cervo | |
Nome scientifico | Cervus elaphus | |
Classificazione | - Classe: Mammiferi (4 mammelle) - Superordine: Ungulati (appoggia su unghielli) - Ordine: Artiodattili (ung. con un numero pari di dita) - Sottordine: Ruminanti (apparato digerente poligastrico) - Famiglia: Cervidi (palchi caduchi e solo nei maschi) - Sottofamiglia: Cervini - Genere: Cervus - Specie: Cervus elaphus (Linneo, 1758) | |
Caratteri distintivi | Ungulato nobile stanziale. La specie è stata per secoli fortemente manipolata. Altezza alla spalla circa 120 cm, lunghezza circa 250 (maschio adulto) I maschi sono più grossi, peso circa oltre 200 chili contro i massimi 150 delle femmine, e sono i soli a portare i palchi, che sono caduchi | |
Caratteristiche della specie | Vive bene anche in cattività. Animale pascolatore-brucatore, molto adattabile. Caratteristica dominante del cervo maschio è il grande palco, ramificato e coronato nei soggetti maturi. Ha necessità di copertura | |
Continente di origine | Europa, Asia centrale, nord America, Russia, estremo oriente, nord Africa | |
Habitat
naturale | L’habitat originario erano i boschi di latifoglie, di pianura o bassa collina, con presenza di radure o rado sottobosco. Si è poi perfettamente adattato anche ad ambienti pedemontani, brughiere e boschi di conifere | |
Paesi in cui è diffuso | Animale autoctono. Presente in buona parte d’Europa, fino alla Siberia (molto più grosso). Diffuso anche in nord africa ed estremo oriente pur nelle varie sottospecie. La sottospecie corsicanus è endemica della Sardegna. Le popolazioni canadesi sembra possano essere considerate specie a sé. La distribuzione sul territorio è comunque frammentata | |
Diffusione | Un tempo le popolazioni si erano molto rarefatte ma ora si stanno riprendendo bene, grazie anche ai ripopolamenti che ne hanno però modificato le originali caratteristiche della specie. Sembra che gli autentici esemplari autoctoni italiani siano presenti nella sola provincia di Ferrara, tutte le restanti popolazioni sono più o meno “ibride” | |
Paesi in cui si caccia | Quasi tutti i paesi in cui è presente | |
Condizioni
climatiche di caccia | È una caccia ovunque regolamentata, che quasi sempre prevede, in funzione dei soggetti e delle classi d’età, periodi estivi, autunnali e invernali | |
Tipologia di caccia | Per il più importante e nobile degli ungulati l’unica forma di caccia ammessa è la selettiva. All’aspetto, alla cerca, al bramito |
CANI DA CACCIA
Cani da traccia | I segugi di Hannover o anche i bavaresi che, grazie alla grossa taglia, possono essere anche in grado di bloccare il capo, fino all’arrivo del conduttore. Si utilizzano solo in caso di animali feriti |
ABBIGLIAMENTO
Calzature | Estivo (e autunnale): scarponcini leggeri, ma con un buon fondo grippante e robusti sulla caviglia Invernale: scarponi comodi e caldi, preferibilmente tecnici (goretex) | |
Pantaloni | Colore: rigorosamente verde Genere: di buon cotone robusto per il periodo autunnale, più pesanti, magari imbottiti, meglio tecnici, per quello invernale | |
Camicie | Colore: rigorosamente verde Genere: in cotone pesante, con sopra un buon maglione o pile | |
Giacche | Colore: rigorosamente verde | |
Note | Recuperare un grosso cervo richiede sempre uno sforzo fisico considerevole, per questo sono preferibili i capi tecnici che consentano la traspirazione |
ARMI
Tipologia | Carabine a canna rigata a ripetizione manuale con chiusura bolt-action, meno adatte le armi di tipo kipplauf o blocco cadente. Sempre munite di ottica di puntamento | |
Esempi | Bolt-Action – Remington 700 – Zoli AZ 1900 – Marlin X7 – CZ 550 – Mauser 66 – Sabatti Rover Kipplauf – Baikal IZH – Merkel K3 – Blaser K 77 Blocco cadente – Ruger N°1 – M.A.G. di Giani | |
Note | Il cervo è animale molto robusto per cui sono preferibili le armi bolt action, più veloci nel doppiare eventualmente il colpo |
MUNIZIONI
Calibri | Il calibro 30.06 Springfield può essere considerato il minimo utilizzabile, da preferirsi il calibro 7 Remington Magnum o il calibro 300 Winchester Magnum. Valido anche il vecchio calibro 8 x 68 Schuler Calibro 30-06 Springfield: Monolitiche da 165 grani. Classiche da 180 grani ma con proiettile molto duro o a espansione controllata Calibro 7 Remington Magnum: Monolitiche da 140 grani. Classiche da 150 grani con proiettile molto duro Calibro 300 Winchester Magnum: monolitiche da 165 grani. Classiche da 180 di tipologia come sopra | |
Tipologia | Ultimamente le normative regionali (o provinciali) tendono a imporre l’uso di munizioni atossiche (prive di piombo o monolitiche) in caccia di selezione. Quando previste, è consigliabile usare pesi di palla tra i più leggeri disponibili nel calibro prescelto. Utilizzando munizioni con classica palla in piombo, preferire proiettili duri, con nucleo saldato (bonded) e comunque mai troppo espansivi, per non rovinare troppo la carcassa, a maggior ragione quando si sale con la potenza della munizione impiegata. | |
Note | Il cervo è il più grosso e robusto degli ungulati italiani e forse è l’unico animale su cui sia consigliabile il calibro magnum. Mai sotto i 7 mm |
STRUMENTAZIONE OTTICA
Binocolo | Fondamentale. Di ottima qualità e luminosità. Ingrandimenti consigliati: da 7x a 10x | |
Spective | Lo spective (o cannocchiale lungo), di ottima qualità e luminosità. Diventa indispensabile quando si tratta di valutare bene il soggetto dubbio, oltre che per i censimenti. Ingrandimenti consigliati: da 30x in su | |
Ottica da puntamento | L’ottica di puntamento è obbligatoria. Di ottima qualità e luminosità. Ingrandimenti consigliati: da 6x a 12x | |
Telemetro | Del tutto opzionale ma consente una sicura valutazione della distanza di tiro, consentendo al cacciatore le eventuali compensazioni di traiettoria |
ACCESSORI
Bipiede | Forse è l’accessorio più utile per il cacciatore di selezione. Consente una buona e stabile posizione di tiro e di conseguenza una maggiore precisione | |
Zaino | Più che un accessorio è uno strumento indispensabile per la caccia selettiva. Al suo interno vengono riposte tutte le attrezzature necessarie al selecontrollore (binocoli, telemetri, spective) e tutti gli accessori che, soggettivamente, vengono reputati utili alla bisogna | |
Altri attrezzi | Il selecontrollore dovrebbe avere con se sempre due coltelli: uno da scuoio ed uno più grosso a lama fissa, tipo Bowie, per i lavori più pesanti Una torcia, anche piccola, è utilissima. Altrettanto utile è avere qualche metro di cordino nello zaino. Un sottile telo gommato da due metri per due: una volta ripiegato prende poco posto nello zaino, ma alla bisogna permette di sedersi in terra senza bagnarsi e senza bagnare lo zaino. Macchina fotografica compatta. A seconda dei casi o del tipo di caccia: un paranco portatile (tipo CRKT Hoist’n Lock) per sollevare e appendere l’animale per la sua preparazione |