DESCRIZIONE
Nome comune | Capriolo | |
Nome scientifico | Capreolus capreolus | |
Classificazione | - Classe: Mammiferi (4 mammelle) - Superordine: Ungulati (appoggia su unghielli) - Ordine: Artiodattili (ungulato con un numero pari di dita) - Sottordine: Ruminanti (apparato digerente poligastrico) - Famiglia: Cervidi (palchi caduchi e solo nei maschi) - Sottofamiglia: Odocoileini - Genere: Capreolus - Specie: Capreolus (Linneo, 1758) | |
Caratteri distintivi | Nobile Stanziale. Il più piccolo dei cervidi. Altezza alla spalla circa 120 cm, peso circa 30 chili (soggetti adulti). I maschi sono muniti di piccole corna (palchi) che perdono tra ottobre e novembre per ricrescere a fine inverno. Maschi molto territoriali | |
Caratteristiche della specie | Specie ad accrescimento rapido. In un anno il piccolo raggiunge le dimensioni della madre. Animale brucatore selettivo, non pascolatore. Il capriolo è definito specie “di distanza”, non gregario | |
Continente di origine | Eurasia | |
Habitat
naturale | Boschi e colline, inframezzati da campi e radure. Predilige gli ecotoni, areali un tempo antropizzati e che stanno lentamente tornando alla natura. Non ha grosse esigenze d’acqua ma necessita di copertura | |
Paesi in cui è diffuso | La specie, in tutte le sue varianti, è diffusa dall’Europa all’Asia lungo la fascia compresa tra i paralleli tra i 20 ed i 40 gradi a nord dell’equatore. Assente in Africa, in Irlanda e Portogallo | |
Diffusione | Un tempo abbastanza raro, il capriolo è oggi molto comune. L’irradiamento sul territorio è avvenuto in maniera del tutto autonoma, grazie all’abbandono delle campagne e della zootecnia. Il capriolo è assolutamente inaddomesticabile per cui non ci son mai state immissioni “umane” | |
Paesi in cui si caccia | Quasi tutti i paesi in cui è presente | |
Condizioni
climatiche di caccia | È una caccia ovunque regolamentata, che prevede periodi estivi (solitamente dedicati al prelievo dei maschi) ed invernali | |
Tipologia di caccia | Il piccolo cervide è un ungulato nobile, un patrimonio da preservare, per cui l’unica forma di caccia ammissibile è quella selettiva, in attesa o alla cerca |
Calibri per la caccia al capriolo
CANI DA CACCIA
Cani da traccia | Segugi di Hannover, Bavaresi , Dachsbrake. Da usarsi in caso di recupero di animali feriti |
ABBIGLIAMENTO
Calzature | Estivo: scarponcini leggeri, anche in tela ma con un buon fondo grippante Invernale: scarponi comodi e caldi | |
Pantaloni | Colore: rigorosamente verde Genere: di buon cotone leggero per il periodo estivo e più pesanti, magari imbottiti, per quello invernale | |
Camicie | Colore: rigorosamente verde | |
Giacche | Colore: rigorosamente verde Genere: un buon piumone o un capo tecnico in goretex risolvono brillantemente. Per qualche fredda mattina estiva una giacca leggera nello zaino ha il suo perché. Utilizzabili solo in inverno |
ARMI
Tipologia | Carabine a canna rigata a ripetizione manuale con chiusura bolt-action, kipplauf o blocco cadente. Sempre munite di ottica di puntamento | |
Esempi | Bolt-Action – Remington 700, Zoli AZ 1900, Marlin X7, CZ 550 Kipplauf – Baikal IZH, Merkel K3, Blaser K 77 Blocco cadente – Ruger N°1, carabine M.A.G. di Marcello Giani |
MUNIZIONI
Calibri | .243 Winchester: Monolitiche con palla da 80 grani. Classiche non oltre i 90 grani .270 Winchester: Monolitiche con palla da 130 grani (ottime le Barnes). Classiche sempre da 130 grani ma molto “dure”(Nosler Accubond – Remington Scirocco) .308 Winchester: Monolitiche da 150 grani. Classiche anche le 165 grani ma sempre con proiettile molto duro | |
Tipologia | Ultimamente le normative regionali (o provinciali) tendono ad imporre l’uso di munizioni atossiche (prive di piombo o monolitiche) in caccia di selezione. Quando previste, è consigliabile usare pesi di palla tra i più leggeri disponibili nel calibro prescelto. Utilizzando munizioni con classica palla in piombo, preferire proiettili duri, con nucleo saldato (bonded) e comunque mai troppo espansivi, per non rovinare troppo la carcassa, a maggior ragione quando si sale con la potenza della munizione impiegata. | |
Note | Il capriolo è strutturalmente fragile. Maggiore è la velocità d’esercizio del calibro scelto, più dura è meglio sia la palla utilizzata |
STRUMENTAZIONE OTTICA
Binocolo | Fondamentale. Di ottima qualità e luminosità. Ingrandimenti consigliati: da 7x a 10x | |
Spective | Lo spective (o cannocchiale lungo), di ottima qualità e luminosità. Diventa indispensabile quando si tratta di valutare bene il soggetto dubbio, oltre che per i censimenti | |
Ottica da puntamento | L’ottica di puntamento è obbligatoria. di ottima qualità e luminosità. Ingrandimenti consigliati: da 6x a 12x | |
Telemetro | Del tutto opzionale ma consente una sicura valutazione della distanza di tiro, consentendo al cacciatore le eventuali compensazioni di traiettoria |
ACCESSORI
Bipiede | Forse è l’accessorio più utile per il cacciatore di selezione. Consente una buona e stabile posizione di tiro e di conseguenza una maggiore precisione | |
Zaino | Più che un accessorio è uno strumento indispensabile per la caccia selettiva. Al suo interno vengono riposte tutte le attrezzature necessarie al selecontrollore (binocoli, telemetri, spective) e tutti gli accessori che, soggettivamente, vengono reputati utili alla bisogna | |
Altri attrezzi | Il selecontrollore dovrebbe avere con sé sempre due coltelli: uno da scuoio e uno più grosso a lama fissa, tipo Bowie, per i lavori più pesanti. Una torcia, anche piccola, è utilissima. Altrettanto utile è avere qualche metro di cordino nello zaino Un sottile telo gommato da due metri per due: una volta ripiegato prende poco posto nello zaino, ma alla bisogna permette di sedersi in terra senza bagnarsi e senza bagnare lo zaino. Macchina fotografica compatta. A seconda dei casi o del tipo di caccia: un paranco portatile (tipo CRKT Hoist’n Lock) per sollevare e appendere l’animale per la sua preparazione |