Pulsar Thermion 2 LRF XL50: cannocchiale termico da caccia, prova sul campo

Il Pulsar Thermion 2 XL50 LRF. Come per tutti i cannocchiali della serie Thermion, il design è sovrapponibile ad un ‘ottica diurna tradizionale, anche se il modulo LRF sulla campana dell’obiettivo appesantisce un po’ la linea.

La gamma di cannocchiali ad immagini termiche Thermion II di Pulsar si è ormai affermata come ottica venatoria standard di riferimento per la concorrenza, in tutte le fasce di prezzo dei suoi modelli, in Italia ed in Europa. La versione top di gamma Thermion 2 XL50 LRF è basata su di un eccezionale sensore “full frame rate” da 50hz con risoluzione di 1024x768 High Definition, che avevo già visto nell’altrettanto eccezionale binocolo ad immagini termiche Merger XL50. Ovviamente mi ripeto, visto che lo avevo già affermato nella news pubblicata precedentemente.

Il produttore lituano mi ha inviato un esemplare di questa eccellente ottica, con l’ultima versione del firmware già installata che consente – in aggiunta alle migliorie al motore di elaborazione termica – la compatibilità con il modulo aggiuntivo Stream Vision Ballistics, che sfrutta il telemetro laser integrato ed il processore interno al Thermion II per calcolare la caduta del proiettile in base alla distanza misurata ed alle caratteristiche della munizione/arma inserite nel software, visualizzando il POI (punto di impatto) come una crocetta a “X” sull’asse verticale del reticolo.

L’obiettivo del cannocchiale Pulsar Thermion 2 XL50 LRF, con il telemetro laser integrato da 800 m sulla parte superiore. 
Dettaglio laterale della campana dell’obiettivo. La manopola sul lato comanda la messa a fuoco principale; si noti la targhetta con la risoluzione HD del sensore.

Non mi soffermerò sulle caratteristiche tecniche del cannocchiale, che ho elencato nella news che ho linkato sopra in cui ho coperto l’introduzione sul mercato dello XL50; piuttosto, mi concentrerò sull’esperienza di impiego e le impressioni d’uso.

La risoluzione del sensore di 1024x768, al momento al top sul mercato venatorio consente una eccezionale definizione dell’immagine, con una sorprendente gamma dinamica che è dovuta alla ottima sensibilità del sensore Lynred di produzione europea. Tengo molto a specificare che il sensore, è prodotto in Europa, come del resto la maggior parte dell’ottica, perché con i tempi che corrono, avere la disponibilità nella CE del produttore del sensore termico e della maggior parte della tecnologia interna strategica è un valore aggiunto sia per la disponibilità dei prodotti che della assistenza non dovendo dipendere da forniture che per qualsiasi motivo potrebbero interrompersi.

Pannello comandi sulla parte superiore dell’oculare del Thermion 2 XL50 LRF, con i consueti tre pulsanti.
Sul retro del modulo LRF si trova il cospicuo pulsante blu di accensione dello strumento.
Le torrette del Pulsar Thermion 2 XL50 LRF nascondono in realtà funzioni completamente diverse dai cannocchiali tradizionali. La torretta destra offre un comando rotativo ed un pulsante di conferma.

Tornando al Thermion 2 XL50 LRF, perché puntualizziamo la risoluzione HD di quest’ottica?  In fondo, già con 640x480 @25mK di NETD dello XP50 Pro si ottengono immagini eccellenti, molto dettagliate; ma la risoluzione HD (e in futuro risoluzioni ancora più alte a partire da 1280) è estremamente importante per consentire un aumento utile degli ingrandimenti. L’ingrandimento nativo dello XL50 è di 1,75x, che con il rapporto di zoom digitale da 8x, consente un ingrandimento massimo di 14x. Se zoomiamo a 14x partendo da 1024x768, il nostro campo visivo si riduce ad una porzione di ritaglio centrale con una risoluzione di 128x96 pixel, che potrebbe essere ancora sufficiente, anche se al limite, per effettuare una identificazione ed un piazzamento del colpo certi a distanze intorno ai 400m. Per contro, alle stesse condizioni, ingrandire a 14x un sensore da 640x480 (ingrandimento nativo di 2x) porta ad una risoluzione di appena 91x69. Potrei quindi affermare che un aumento degli ingrandimenti consente un minore ingrandimento nativo (1.75x invece di 2x) per un migliore e più ampio campo visivo osservabile all’impostazione minima dello zoom  e con una maggiore estensione utile di ingrandimenti.

Infatti, nella torretta sinistra troviamo il microfono ed il connettore USB C per la comunicazione e ricarica diretta delle batterie.

L’ergonomia del cannocchiale è come al solito ottima, e la disposizione dei comandi e le funzioni sono sempre le medesime; pertanto, passare da una generazione all’altra di un‘ottica Pulsar è come passare da una macchina fotografica Nikon o Canon alla generazione successiva: si sa già come adoperarla.

Merita invece menzionare l’ottimo lavoro fatto da Pulsar per la realizzazione della funzione di calcolo balistico integrato nell’ottica, che è anche estesa ad altri modelli del produttore; in aggiunta al software gratuito di gestione Stream Vision 2 per iOS e Android si deve scaricare anche la app Stream Vision Ballistics, con il quale inseriamo tutti i dati di base per il calcolo: altezza del cannocchiale, velocità del proiettile, coefficiente balistico, distanza di azzeramento, eccetera. Una volta creato il profilo balistico si può caricare nella memoria del cannocchiale, dove poi la useremo sul campo.

Nella torretta centrale invece si trova l’alloggiamento della batteria secondaria rimovibile.
La batteria APS2 del Thermion 2 XL50 LRF è proprietaria.

La app è anche in grado di effettuare calcoli balistici direttamente senza essere collegato ad un’ottica Pulsar.

La funzione di calcolo balistico è completata dalla presenza del telemetro laser integrato del Thermion II LRF XL50, che consente un calcolo immediato alla pressione di un singolo tasto con l’indicazione del nuovo punto di mira coincidente con il punto di impatto in relazione alla distanza misurata espresso con una crocetta rossa sull’ordinata del reticolo. La distanza massima misurabile è di 800m, e va detto che la capacità di visualizzare la crocetta con il POI calcolato può facilmente uscire dal campo visivo al massimo zoom specie con calibri lenti e connotati da traiettorie poco tese (esempio, il .45-70).

L’accesso alla manopola di messa a fuoco dell’obiettivo del Thermion 2 XL50 LRF è abbastanza agevole.

Testo di tiro con cannocchiale Pulsar Thermion 2 XL50 LRF montato su carabina Monza in .308 Winchester

Le linee del Thermion 2 XL50 LRF di Pulsar sono filanti e tradizionali anche se il modulo LRF ne appesantisce un po’ il profilo.

Ho montato l’esemplare di test del cannocchiale Pulsar Thermion 2 XL50 LRF su di una carabina Monza in calibro .308 Winchester del produttore turco Instanbul Silah. Il poggiaguancia regolabile rende questa carabina ideale per l’uso con un’ottica dotata di campana dell’obiettivo di grande diametro come questa.

Il campo visivo e la consapevolezza ambientale che dona l’ingrandimento minimo di 1.75x, oltre alla incredibile definizione e pulizia dell’immagine restituita dall’oculare dotato di risoluzione identica al sensore, è veramente impressionante. Salendo di ingrandimenti la risoluzione scende ma il motore di elaborazione grafico Pulsar riesce a mantenere una grande qualità. In ambito venatorio però quello che ho apprezzato di più è stato il calcolatore balistico integrato: una volta inseriti i dati e caricato il profilo la soluzione balistica è in grado di suggerire con ottima velocità e precisione il punto di impatto, offrendo le stesse caratteristiche di base di ottiche come lo Swaro dS o lo Eliminator, ma in versione termica.

La prova sul campo del cannocchiale termico Pulsar Thermion 2 XL50 LRF 

Ho provato la funzione di calcolo balistico a diverse distanze in  poligono e, in ambito venatorio, devo dire che fa molto bene il suo lavoro – ovviamente non si tratta di una novità, poiché ormai è da un anno che la funzione è stata resa disponibile su più ottiche Pulsar. La app è facile da usare anche se non proprio intuitiva, ed è molto stabile su iOS, con cui l’ho provata.

La dotazione del cannocchiale comprende un telecomando, utilissimo perché consente di accedere a molti comandi, tra cui fondamentali le funzioni di zoom, di misurazione LRF e di calcolo balistico senza modificare l’imbracciata e quindi senza disturbare l’acquisizione e la mira.

Il prezzo non è dei più leggeri, allo stato il Thermion 2 XL50 LRF è l’ammiraglia delle ottiche di mira termiche di Pulsar, al vertice per prestazioni e qualità; con il telemetro laser e il calcolatore balistico incorporato però si ha una marcia in più, capace di decidere l’esito di una caccia importante e la differenza tra una “padella” e portare a casa il trofeo.

Il nuovo cannocchiale a visione termica top di gamma Thermion 2 XL50 LRF è disponibile sul mercato al prezzo suggerito al pubblico di 6.590 Euro, con una ricca dotazione di accessori e borsa per il trasporto inclusi – i prodotti Pulsar sono distribuiti in Italia da Adinolfi.

Abbiamo provato il Pulsar Thermion 2 XL50 LRF montato su di una carabina a ripetizione manuale Monza in calibro .308 Win. con attacchi alti.
Il pannello di controllo sull’oculare è facilmente utilizzabile senza mai distogliere lo sguardo dal campo di tiro e dalla eventuale preda.