Misurare la distanza tra il cacciatore e la preda in ambito venatorio può essere molto importante. Parlo ovviamente di quegli ambiti di caccia con la carabina dotata di ottica nei quali la preda sia di arduo accostamento o dove le difficili condizioni ambientali rendono necessario un tiro a distanze medio-lunghe, come la caccia di selezione ad esempio. Le tendenze attuali vedono un sempre maggiore interesse alla caccia con armi che consentono tiri estremamente accurati alle maggiori distanze, che richiedono però di calcolare la traiettoria con precisione: di qui, la necessità di un telemetro laser.
Pulsar ha per questo recentemente introdotto sul mercato la versione dotata di telemetro laser del suo cannocchiale da caccia ad immagini termiche top di gamma, il Thermion 2 XP50 PRO.
Video: Test Pulsar Thermion 2 LRF XP50 PRO
Pulsar Thermion 2LRF XP50 PRO - caratteristiche
Questo cannocchiale, come tutte le ottiche della consolidata linea Thermion, racchiude un sistema ottico con sensore ed elettronica allo stato dell’arte per prestazioni e risoluzione in un prodotto con l’aspetto e la forma di un classico e tradizionale cannocchiale diurno con l’interfaccia di montaggio standard per anelli con diametro di 30 mm; ma nella versione 2 PRO, le prestazioni sono spinte a livelli finora inediti.
Il range di rilevamento termico – specificato di 1800m per un oggetto di 1x1m – può arrivare in determinate condizioni fino a 2300m, anche grazie all’obiettivo da 50mm di lunghezza focale con F/1.0 (un valore di trasmissività dell'energia termica eccezionale), realizzato interamente con elementi ottici in Germanio e con le superfici trattate, che consente un ingrandimento nativo di 2x (che arriva fino a 16x con zoom digitale). Il sensore FPA al silicio amorfo ha una risoluzione di 640x480 pixel con passo di 17 µm e un eccezionale NETD di solo <25mK – questo valore indica la sensibilità, e più è piccolo, migliori saranno le prestazioni, soprattutto nelle condizioni atmosferiche più severe, e nelle situazioni in cui il contrasto termico è basso. Il motore di elaborazione grafica e video include algoritmi di miglioramento delle immagini come lo Image Detail Boost per migliorare i dettagli e la nitidezza delle immagini, la scelta di diverse palette a colori per la visualizzazione dell’immagine, e modalità di visualizzazione in situazioni specifiche potenziate.
Le torrette del Thermion 2 Pro sono finte: la torretta della elevazione racchiude in realtà la batteria proprietaria APS secondaria rimovibile (la primaria da 4.9 Ah è integrata), mentre la torretta di deriva copre il connettore USB; la terza torretta è invece un selettore rotativo con pulsante di conferma per modificare le funzioni del cannocchiale. Il menu interno è comandato, oltre che dal selettore, anche da un piccolo pannello di controllo con tre pulsanti sulla campana dell’oculare. L’azzeramento è interamente elettronico, con diverse opzioni, già introdotte fin dal primo Thermion; il valore del click di questo modello è di 21mm.
Tutte le altre caratteristiche del Thermion 2 XP50 PRO sono condivise dagli altri modelli, come il registratore di foto e video integrato con 16 Gb di memoria interna e la connessione Wi-Fi per smartdevice con la App mobile Stream Vision 2. Tutte le caratteristiche del Thermion 2 e Thermion 2 Pro sono state dettagliate negli articoli introduttivi di questi modelli.
Dove la versione LRF del Thermion 2 XP50 PRO differisce è ovviamente la presenza, piuttosto evidente, del telemetro laser integrato in una scocca sopra la campana dell’obiettivo; il telemetro è in grado di misurare fino a 800 metri utilizzando un modulo LRF a canale singolo. L’ottica del telemetro è separata dall’obiettivo principale perché il Germanio è opaco alle lunghezze d’onda del fascio laser, a differenza di altri strumenti a luce visibile nei quali il laser condivide l’obiettivo. Nonostante le dimensioni, la struttura che ospita il telemetro è alta più o meno quanto la falsa torretta di elevazione, e nell’uso pratico non disturba più di tanto. Dietro alla struttura del telemetro è posizionato il pulsante di accensione generale dello strumento, e ai lati, le due manopole (collegate) della messa a fuoco.
La funzione Picture- in-Picture (PiP) è usata dall’interfaccia per la misurazione, il reticolo diventa un quadrato e nella finestra PiP è mostrata ingrandita la visuale per la misurazione più precisa; sul campo, il telemetro misura con eccellente affidabilità distanze intorno a 500m su alberi e animali poco riflettenti, dimostrandosi molto efficiente per gli scopi venatori.
L’immagine è eccellente anche usando lo zoom digitale, a 4x è essenzialmente sovrapponibile alla definizione offerta dal modello XQ dotato di sensore da 384 pixel, ed è assolutamente impiegabile anche a 8x; l’immagine sgrana eccessivamente a 16x, consentendo comunque un eccellente piazzamento del colpo sul selvatico. La maggiore sensibilità del sensore si traduce in una gamma dinamica maggiore e la capacità di distinguere meglio le piccole differenze di temperatura.
La messa a fuoco è comodissima, con l’arma in appoggio si usa la mano debole con la manopola a sinistra, con l’arma imbracciata la mano forte tenendo la sinistra sull’astina. I comandi sono intuitivi e la logica dei menu è sempre la stessa; pertanto, usare un dispositivo nuovo è come passare da una generazione all’altra di un iphone… L’estrazione pupillare di 50mm e l’eyebox dell’oculare regolabile sono comparabili a quelli di un cannocchiale tradizionale.
In conclusione, il cannocchiale termico Thermion 2 LRF XP50 PRO di Pulsar convince sotto molti aspetti nell’impiego pratico, e rappresenta certamente il punto di arrivo nel campo delle ottiche termiche per la caccia. Il prezzo indicativo al pubblico in Italia è di circa 5500 Euro tasse incluse, sottolineandone l’esclusività e il posizionamento al vertice di gamma sul mercato per prestazioni e qualità.
Scheda tecnica Thermion 2 LRF XP50 PRO
Produttore | Pulsar |
Distributore | Adinolfi |
Risoluzione del sensore | 640x480 pixel |
Sensibilità termica (NETD) | <25 mK |
Focale dell'obiettivo | 50 mm F/1.0 |
Ingrandimento | 2-16x con zoom digitale |
Campo visivo orizzontale | 12,4° |
Valore del clic (1 clic a 100m) | 21 mm |
Campo di rilevamento | 1800 m |
Telemetro laser | a singolo canale, misura fino a 800m |
Dimensioni | 412x78x83 mm |
Peso | 900g |
Display | AMOLED, 1024x768 pixel |
Batterie | integrata da 4.9Ah, sostituibile di tipo APS da 2Ah |
Autonomia | 7 ore circa, 10 ore complessive (entrambe le batterie cariche) |
Prezzo | suggerito al pubblico 5500 euro iva inclusa |
Note | registratore video e foto con 16 gb di memoria interna, supporto app mobile Wi-Fi e Stream Vision 2, livello di protezione impermeabilità IPX7, sensore e display "full frame rate" da 50 hz |
Pulsar Thermion 2LRF XP50 PRO - Prova sul campo
Per la prova ho montato il Thermion 2 LRF XP50 PRO su di una carabina a ripetizione manuale Remington 700 in calibro .308 Winchester personalizzata con il performante kit Chassis ORYX Sportsman offerto da C&C Hunting.
Si tratta di una carabina allestita per il tiro di precisione, e grazie alle caratteristiche offerte dall’ottica da mira ammiraglia di Pulsar, si presta perfettamente al tipo di caccia da appostamento e di selezione con l’arma in appoggio e distanze di tiro che vanno da 70-80m fino a 200m e oltre, dove è possibile utilizzare al meglio le caratteristiche del cannocchiale termico con telemetro laser integrato.
Ho provato il Thermion 2 LRF XP50 PRO in poligono sfruttando la funzione di azzeramento one-shot confermando ed affinando lo zero a 100m con munizioni RWS con palla HIT da 165 grani senza piombo, con ottimi risultati anche a 300m; il cannocchiale offre diverse impostazioni balistiche del reticolo in profili di azzeramento separati, e reticoli scalabili selezionabili (che in pratica replicano il funzionamento di un reticolo sul primo piano focale). Il reticolo M57Fi scalabile che ho usato ha suddivisioni da 1mil, in pratica 10cm a 100m; a 300m il punto di impatto è 46cm sotto al crocicchio e quindi circa a metà della seconda suddivisione (1,5mil circa). Si sente la mancanza di suddivisioni più fini nei reticoli scalabili disponibili, ma per l’impiego venatorio e alle distanze massime usate è sufficiente. Una funzione che ci piacerebbe vedere implementata (e non è detto che non lo sarà) è il calcolo automatico della caduta balistica sul reticolo in base alla distanza misurata, secondo il profilo balistico della munizione usata.
L’immagine è eccellente anche usando lo zoom digitale, a 4x è essenzialmente sovrapponibile alla definizione offerta dal modello XQ dotato di sensore da 384 pixel, ed è assolutamente impiegabile anche a 8x; l’immagine sgrana eccessivamente a 16x, consentendo comunque un eccellente piazzamento del colpo sul selvatico. La maggiore sensibilità del sensore si traduce in una gamma dinamica maggiore e la capacità di distinguere meglio le piccole differenze di temperatura.
La messa a fuoco è comodissima, con l’arma in appoggio si usa la mano debole con la manopola a sinistra, con l’arma imbracciata la mano forte tenendo la sinistra sull’astina. I comandi sono intuitivi e la logica dei menu è sempre la stessa; pertanto, usare un dispositivo nuovo è come passare da una generazione all’altra di un iphone… L’estrazione pupillare di 50mm e l’eyebox dell’oculare regolabile sono comparabili a quelli di un cannocchiale tradizionale.
In conclusione, il cannocchiale termico Thermion 2 LRF XP50 PRO di Pulsar convince sotto molti aspetti nell’impiego pratico, e rappresenta certamente il punto di arrivo nel campo delle ottiche termiche per la caccia. Il prezzo indicativo al pubblico in Italia è di circa 5500 Euro tasse incluse, sottolineandone l’esclusività e il posizionamento al vertice di gamma sul mercato per prestazioni e qualità.
Per ulteriori informazioni: www.pulsar-nv.com/ita