Si è solitamente orientati ad identificare un visore termico come un dispositivo ottico di puntamento necessario soprattutto in situazioni di scarsa visibilità (di luminosità ambientale o pioggia e nebbia) e sicuramente è corretto, ma nel caso del NITEHOG TIR M35 XCore questa definizione risulta assai riduttiva. Lo abbiamo provato sul campo e visti i risultati nelle diverse situazioni vi illustriamo quelli che secondo noi sono degli aspetti fondamentali che in molte situazioni di caccia possono fare la differenza per il cacciatore. Partiamo dalle sue caratteristiche tecniche fondamentali per comprenderne poi i diversi possibili impieghi in cui ne abbiamo notato la funzionalità.
Video: NITEHOG TIR M 35 XCore, le nostre impressioni sul campo
Le nostre impressioni sul campo: Nitehog TIR-M35i con GECO Black 1.6x24i e Benelli Argo E-Pro
Abbiamo assemblato il nuovo aggiuntivo ottico NITEHOG TIR-M35 Chameleon XCore, con un cannocchiale diurno GECO Black 1-6x24i montato su una carabina Benelli Argo E-Pro. Arma e ottica tipicamente dedicate alla caccia in battuta. Questa tipologia di caccia lascia già intuire una fra le caratteristiche del NITEHOG; la sua resistenza che rende un dispositivo così altamente tecnologico utilizzabile nei diversi ambienti che la caccia prevede senza limitazioni per il cacciatore. Per rendere l’idea, la struttura del TIR-M35 X-Core è realizzata interamente a partire da una lega di magnesio lavorata a CNC, forte, resistente e leggera; l’apparecchio è certificato IP66 per l’impermeabilità ed è riempito con azoto che evita ogni rischio di appannamento delle lenti in azione di caccia. Ci sono diverse tipologie di adattatori che rendono il visore applicabile ad ottiche diverse con altrettante tipologie di campane, nel nostro caso la campana da 30 mm ha avuto una resa visiva ottimale con i 3 ingrandimenti.
La leggerezza combinata alla resistenza è un altro fattore fondamentale che ci ha permesso di apprezzare il NITEHOG durante la nostra prova. Il brandeggio della carabina non risulta alterato o compromesso nella precisione dei movimenti e del puntamento con la presenza dell’aggiuntivo ottico assemblato all’ottica. A questa praticità di brandeggio si aggiunge la semplicità di assemblaggio e disassemblaggio attraverso una semplice ghiera che rende il visore termico in pochi attimi un monoculare a sé stante con cui il cacciatore può dedicarsi all’osservazione del territorio e degli eventuali selvatici presenti fino ad una distanza massima di 1.600 metri. In sostanza attraverso lo sguardo del visore NITEHOG il cacciatore riesce in qualsiasi condizione di luce a captare la presenza dei selvatici grazie alla percezione del calore da loro emesso con la possibilità di distinguere nettamente i contorni degli animali messi in evidenza, selezionando l’apposita funzione, da colori fluorescenti e ben differenziati da altre tipologie di fonti di calore.
È semplice intuire cosa questo rappresenti in termini pratici durante la caccia; sicurezza e precisione nel momento del tiro. Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di notare nel bosco il movimento di cani e compagni di caccia evidenziati da colori e forme completamente differenti rispetto ai contorni ben visibili dei selvatici, con la chiara consapevolezza di ciò che si stesse muovendo nell’ambiente di fronte a noi, anche in condizioni di scarsa luminosità. A proposito di sicurezza e precisione da non trascurare la capacità da parte del NITEHOG di mantenere inalterato l’azzeramento dell’ottica. Le nostre prove in poligono ci hanno dimostrato che togliendo e assemblando nuovamente il visore all’ottica il punto di impatto della fucilata resta inalterato. Buona è l’autonomia dimostrata dal NITEHOG grazie alla sua batteria che può garantire 4 ore di uso continuato e essere sostituita in ogni caso anche da comuni batterie CR 123 al litio facilmente reperibili sul mercato.
Trovarsi a cacciare nel bosco e spesso in condizioni climatiche avverse richiede una praticità manuale degli accessori da caccia che consenta un utilizzo rapido e preciso. I soli tre pulsanti di selezione e conferma che compongono il menù di controllo sulla parte superiore del NITEHOG facilitano l’uso come la leva di accensione/ spegnimento ben esposta, facilmente rintracciabile sia al tatto che alla vista in ogni condizione di luce dato che è provvista di un comodo inserto fluorescente. Parlando di oscurità e orari crepuscolari, abbiamo potuto notare un ulteriore apprezzabile campo d’impiego del nostro dispositivo NITEHOG.
Può capitare il ferimento di un selvatico nella caccia selettiva in cui si ricorre solitamente all’uso dei cani da traccia per il recupero. In ogni caso disporre di un visore termico in grado di rilevare e rendere visibili al cacciatore le tracce ematiche del selvatico sul terreno o nel bosco può rappresentare un ausilio determinante per avere sicuro successo nell’operazione di recupero. Il prezzo non trascurabile di circa 4020 euro del visore termico NITEHOG TIR M 35 XCore mette chiaramente in evidenza le prestazioni che la casa produttrice tedesca assicura per questo dispositivo. Noi avendolo provato non possiamo negare che la corretta definizione di aggiuntivo ottico indica la possibilità anche per quei cacciatori non esperti di tecnologia di trascorrere giornate di caccia e osservazione della natura ancor più sicure e piacevoli.
Il visore termico Nitehog TIR M 35 XCore e i prodotti GECO sono distribuiti in Italia da RUAG Ammotec Italia.
