Kahles, uno dei più antichi produttori di cannocchiali da puntamento al mondo, produce dispositivi ottici per cacciatori e tiratori sportivi. È infatti presente sul mercato dal 1898 e ancora oggi è in continua crescita che nel settore dello sviluppo e della produzione. La gamma di prodotti è stata recentemente completata dai dispositivi a rilevazione termica Helia TI 25/35. In questo caso, Kahles punta su dispositivi indipendenti e non, come molti altri produttori, su strumenti a doppio uso che possono essere utilizzati anche come aggiuntivi per le ottiche diurne. La differenza principale tra i due strumenti è il diametro della lente frontale, di 25 mm nel primo modello, e di 35 mm nel secondo. Noi abbiamo scelto di portare sul terreno di caccia il modello TI 25. Piccolo, leggero, facile da usare: questi sono i vantaggi principali di questo strumento per l'avvistamento e l'osservazione della selvaggina di notte e al crepuscolo. Lasciamo ora la parola in prima persona a Samantha Boettiger, perché ci racconti la sua esperienza personale con questo strumento.
Prima impressione sulla nuova termocamera Kahles Helia TI 25
Come tutti sappiamo, la prima impressione gioca un ruolo importante e quindi la confezione di alta qualità mi ha incuriosito sul contenuto. Oltre alla termocamera stessa, la dotazione comprende un copriobiettivo che può essere fissato direttamente all’apparecchio. Sono inclusi anche una cinghia di trasporto con chiusura a sgancio rapido, contrassegnata dal logo del produttore, una custodia protettiva in neoprene in grado di resistere a qualsiasi condizione atmosferica e di proteggere il dispositivo dagli agenti esterni, e un cavo di ricarica USB-C abbinato.
Dopo aver montato gli accessori in modo semplice e veloce, ho caricato il dispositivo per la prima volta. Come già accennato, il cavo per la ricarica è un comune USB-C, che facilita l’operazione anche in caso di dimenticanza dell'adattatore, visto che questi cavetti sono ormai presenti in quasi tutte le case. Una caratteristica che colpisce quando si guarda il dispositivo è il fatto che ha solo due pulsanti, il che significa che tutte le funzioni possono essere controllate tramite questi. La sensazione e la lavorazione del Kahles Helia TI 25 danno un'impressione di grande qualità. Lo scafo parzialmente gommato assicura una presa salda.
La prima uscita a caccia con la il visore termico Kahles Helia TI 25
Avevo già maneggiato il TI 25 diverse volte negli ultimi due giorni prima che arrivasse l’occasione di portarlo nella mia prima battuta di caccia nelle prime ore del mattino. Prima ancora di scendere dall’auto ho tolto il dispositivo dalla sua custodia protettiva in neoprene e l'ho appeso al collo. Questo mi fa risparmiare tempo, soprattutto quando devo essere veloce. Inoltre, non corro il rischio di spaventare la selvaggina al buio facendo un rumore inutile.
Dopo aver chiuso silenziosamente l'auto e aver imbracciato la carabina, anche il Kahles TI 25 è entrato in azione per la prima volta. Prima di uscire per la mia passeggiata mattutina, ho acceso il dispositivo e sono rimasta entusiasta del tempo di avvio rapidissimo. Ancor prima di osservare i selvatici per la prima volta, le eccellenti prestazioni di imaging mi hanno convinto.
Una volta alita sull’altana ho preso confidenza con il Kahles TI 25 e ho selezionato la modalità d'immagine più adatta a me. Ognuno ha le sue preferenze, ma la mia preferita è la modalità "White Hot", in cui le fonti di calore vengono mostrate "bianche" e il resto dell'ambiente circostante viene riprodotto in diverse tonalità di grigio. Purtroppo, durante la prima mattinata di test ho avvistato solo una lepre, ma grazie alla potente termocamera ho potuto avvistarla già a grande distanza.
Si è avvicinata sempre più all’altana, così ho potuto testare le singole modalità e lo zoom digitale a mio piacimento. Sfortunatamente, l'ingrandimento 4x dello zoom non è riuscito a convincermi a una distanza maggiore, poiché la riproduzione dell'immagine è diventata troppo poco luminosa per i miei gusti. Dopo poche ore, ho terminato la prima prova pratica con il Kahles TI 25 in uno stato d'animo soddisfatto e non vedevo l'ora di continuare a cacciare. A mio parere, l'ingrandimento 4x non ha un ruolo decisivo nella pratica della caccia.
Prova pratica del TI 25 di Kahles: la rapidità di accensione e la semplicità d'uso sono i punti salienti
Nell’uso pratico il Kahles Helia TI 25 convince per la sua semplicità d'uso e di gestione dell’alimentazione. Grazie ai due pulsanti di comando, non è necessario effettuare lunghe ricerche per modificare le impostazioni o le modalità e la guida dell'utente è assolutamente auto esplicativa. L'utente può scegliere tra tre modalità di immagine: È possibile selezionare "Bianco caldo", "Nero caldo" o "Solo rosso". Anche la rapidità di utilizzo è un punto a favore: il dispositivo necessita di soli due secondi per avviare lo schermo.
La termocamera Kahles Helia TI 25 è resistente agli urti, impermeabile e pronta per l'uso a temperature estreme e convince anche per la sua funzione di standby automatico e la relativa durata della batteria agli ioni di litio: l'autonomia è di ben otto ore. Ciò è possibile grazie al sistema di spegnimento e accensione automatica del display con sensore di inclinazione e movimento. E ora arriva la funzione più importante e utile del TI25: "Luce automatica" che mantiene spento il display e permette di riattivarlo immediatamente senza premere alcun pulsante. Si tratta di un sistema intelligente che permette un ulteriore risparmio della batteria.
Kahles TI 25: la qualità dell'immagine e dello zoom
Il display OLED offre una qualità d'immagine nitida e ad alto contrasto. Gli oggetti si distinguono chiaramente, con contorni chiari ed evidenti; tuttavia, ciò dipende molto dalla distanza e dal fattore di zoom selezionato. Anche le condizioni atmosferiche giocano un ruolo importante, come per tutte le termocamere.
La Kahles TI 25 dispone di uno zoom digitale che può essere selezionato tra 1x, 2x o 4x. Con lo zoom 4x è possibile individuare la preda a distanze maggiori, ma la risoluzione dello schermo non è sufficiente per vedere dettagliatamente il bersaglio; quindi, questo alto valore di ingrandimento ha poca utilità pratica. D’altra parte l’etica venatoria ci insegna che se siamo su un’altana o alla posta, non è assolutamente necessario essere in grado di individuare la selvaggina a una distanza di oltre 200 metri. Il dispositivo è sicuramente adatto a tutte le pratiche venatorie più comuni, sia per la caccia da dall’altana che in battuta in aree forestali o rurali.
Le conclusioni del nostro test sul campo del Kahles TI 25
Il Kahles TI 25 è facile e veloce da usare e con un prezzo interessante: costa 2.200 euro. Si tratta di un dispositivo di osservazione puro, da utilizzare esclusivamente per individuare la fauna selvatica: nessuno dei due modelli può essere utilizzato come aggiuntivo per cannocchiale e non esiste una funzione di registrazione video. Quest’ultima è una funzione che vorrei vedere aggiunta in futuro. Tuttavia, la mancanza dell'opzione di registrazione di immagini e video per il replay è compensata da una gestione abbastanza semplice e da una facile operatività, che probabilmente peggiorerebbe con l'aggiunta di ulteriori funzioni. Quindi Kahles ha probabilmente fatto tutto bene, e chi si aspetta qualcosa di diverso, o di più, dovrà cercare altrove.
In ogni caso, la termocamera Kahles Helia TI 25 è un dispositivo che si distingue per l'alta qualità della costruzione, la facilità d'uso e la riproduzione di immagini ad alto contrasto. Spiccano l'eccellente durata della batteria con standby integrato e il tempo di avvio di soli 2 secondi. Le uniche obiezioni, come dicevamo, riguardano l’impossibilità di registrare immagini e video. Gli utenti che possono fare a meno di questa funzione potranno prendere in considerazione la scelta di una termocamera Kahles.
Qui su all4shooters.com potete trovare tutti i dati tecnici delle due termocamere Kahles TI 25 e TI 35.
Ulteriori informazioni sui due nuovi dispositivi di imaging termico sono disponibili sul sito web di Kahles.