Negli Stati Uniti e più in generale in Nord America, la principale destinazione d'uso per questo nuovo caricamento della Winchester Ammunition è la caccia al tacchino selvatico.
Per l'Europa, ove tale tipologia di preda non è presente, queste nuove cartucce resterebbero ideali per la caccia ai grandi volatili ma purtroppo, almeno per ora, la Winchester "latita" per quanto riguarda la loro distribuzione da questa parte dell'Atlantico; ne parliamo dunque come un'interessante curiosità, nella speranza di suscitare gli "appetiti" degli appassionati italiani ed europei e di convincere dunque l'azienda a farne arrivare qualche lotto anche dalle nostre parti.
Stiamo parlando delle Winchester LongBeard XR, cartucce calibro 12 lanciate dall'azienda americana agli inizi di quest'anno che, però, a causa della congiuntura del mercato USA, hanno iniziato a essere disponibili sugli scaffali delle armerie in quantità significative solo in tempi molto più recenti.
Le cartucce Winchester LongBeard XR sono state sviluppate a partire da un'attenta analisi degli standard tipici della caccia al tacchino selvatico, e delle armi e dei caricamenti più comuni tra chi vi si dedica.
Tale analisi ha dimostrato anzitutto che la distanza massima di tiro da tempo consolidatasi in questo tipo di caccia era di 40 yarde, ovvero poco più di 36 metri e mezzo: quasi impossibile, oltre tale distanza, colpire il bersaglio con sufficiente precisione e sicurezza di un abbattimento pulito.
Alla Winchester Ammunition hanno dunque deciso di "alzare l'asticella", realizzando un caricamento che fosse in grado di offrire doti di precisione, gittata e concentrazione della rosata superiori a quelle dei concorrenti più diretti.
Le cartucce Winchester LongBeard XR raggiungono l'obiettivo tramite la tecnologia brevettata Shot-Lok™: all'interno della borra, i pallini − numero 4, 5 o 6 − sono a loro volta "incapsulati" entro un cilindro di resina solida che, già subito dopo lo sparo, protegge la rosa evitando che l'accelerazione deformi i pallini, e appena lasciata la volata la mantiene compatta per una distanza più elevata, polverizzandosi in fase di traiettoria.
Il risultato è che la gittata utile della cartuccia è estesa ad oltre 60 yarde, cioè più di 64 metri − distanza alla quale il numero di pallini concentrati entro un raggio di 10 pollici (25,4 centimetri) è doppio rispetto a quelle delle migliori concorrenti.
Di più: a 50 yarde (45,72 metri) e oltre, la combinazione di una maggiore concentrazione di pallini e di un minor numero di proiettili deformati garantisce una penetrazione superiore del 10% a quelle dei caricamenti concorrenti, con effetti terminali devastanti.
Le cartucce Winchester LongBeard XR sono prodotte, per ora, solo nel calibro 12, e in camerature da 76mm/3" ("Magnum") e 89mm/3,5" ("Supermagnum"), che si differenziano non solo per lunghezza del bossolo e carica di lancio ma anche per la grammatura.
La versione "Magnum", in tutti i caricamenti, presenta infatti una grammatura da 49.61 grammi (1.¾ once), mentre quella "Supermagnum" offre una grammatura da 2 once di piombo, ovvero 56,70 grammi circa.
In ambedue i casi, la velocità alla bocca si attesta sui 1200 piedi/secondo, ovvero 365,76 metri/secondo: la differenza di cameratura è dunque necessaria per mantenere le velocità alla bocca, e dunque le performances, costanti col variare delle grammature.
Le Winchester LongBeard XR sono vendute attualmente negli Stati Uniti a un prezzo variabile tra i 18.99 e i 22.99 dollari per una scatola da 10 cartucce; in Europa, come abbiamo detto, non c'è ancora una distribuzione, ma a ben vedere tali caricamenti avrebbero pochissimo mercato dalle nostre parti; e le ragioni sono piuttosto ovvie.
Mancando volatili di dimensioni pari a quelle del tacchino selvatico nordamericano, in Europa le Winchester LongBeard XR troverebbero scarso ambito d'impiego venatorio: infatti, esse risulterebbero esageratamente efficaci, in fatto di concentrazione dei proietti e di effetti terminali, per i piccoli volatili tipici delle nostre parti; ed essendo caricamenti a base di piombo, sia in Italia che in molti altri paesi europei ne sarebbe vietato l'uso per la caccia agli acquatici.
Per il momento, la Winchester ha comunicato che non ci sono piani precisi sul quando − o se − le cartucce LongBeard XR arriveranno mai in Italia. Aspettiamo e speriamo: sarebbe interessante quantomeno testarle al poligono per verificarne le effettive prestazioni...