Il 6 novembre 2022 scade il termine per la "consultazione pubblica" del REACH inglese per vietare il piombo nelle munizioni [il REACH è il regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, ndr]. È stato provato che le munizioni al piombo sono la tipologia di munizione più efficace ed economica per abbattere la selvaggina in modo umano, ma le alternative proposte dal REACH sono tutte dimostratamente inferiori dal punto di vista balistico, tanto che l'utente finale potrebbe essere costretto dal governo a essere meno umano, e forse persino crudele, nell'abbattere la selvaggina.
Per coloro che hanno sfogliato le oltre 500 pagine della consultazione mi chiedo quanti, come me, siano rimasti stupiti dalla mancanza di prove scientifiche a sostegno della tesi del REACH. Il piombo nelle munizioni, secondo i suoi detrattori, dovrebbe essere vietato perché sarebbe una "una neurotossina di cui non si conosce il livello di esposizione sicuro".
Un'affermazione davvero preoccupante. Può essere interessante notare che anche l'alcol è elencato come una "neurotossina senza un livello di esposizione sicuro".
Consideriamo queste due sostanze – secondo l'NHS, l'OMS ecc. - come neurotossine altamente pericolose e confrontiamo i pericoli per l'uomo rappresentati da entrambe.
In primo luogo il piombo.
L'alcol uccide, non il piombo
Il mio deputato è riuscito a procurare, dopo una richiesta di informazioni sull'argomento da parte mia, questo elenco di ricoveri ospedalieri in Inghilterra in un periodo di 10 anni che mostra il numero di casi di avvelenamento da piombo. Queste cifre assai basse, inferiori ai casi registrati di persone colpite da fulmini o morse da serpenti ogni anno in Inghilterra, sono calcolate su una media di 16,5 milioni di ricoveri ospedalieri. Inoltre, non sono disponibili informazioni che indichino se qualcuna di queste 165 persone, nell'arco di 10 anni, sia stata ricoverata per aver consumato selvaggina abbattuta con munizioni contenenti piombo.
Ho chiesto al governo, al servizio sanitario nazionale e a molti medici se esistano documenti che dimostrino che a qualcuno sia mai stato diagnosticato un avvelenamento da piombo in seguito al consumo di selvaggina negli ultimi 100 anni, e sembra che non vi siano casi registrati!
In realtà, non si registrano decessi per avvelenamento da piombo dagli anni Ottanta.
Se consideriamo l'alcol, per quanto riguarda l'Inghilterra il governo dichiara che:
"In Inghilterra nel 2019-2020 ci sono stati 280.185 ricoveri ospedalieri legati all'alcol secondo la definizione 'ristretta', con un aumento del tasso a 519 (per 100.000). Questo rappresenta il secondo aumento consecutivo del tasso dal 2017 al 2018". [Ricoveri correlati all'alcol (definizione ristretta): numero dei ricoveri ospedalieri in cui la diagnosi primaria (motivo principale del ricovero) è una patologia legata all'alcol].
Se si considerano i decessi, l'alcol è ancora più preoccupante: nel 2019 in Inghilterra ci sono stati 19.190 decessi legati all'alcol, con una lieve riduzione del tasso a 35,7 (per 100.000). Il tasso non mostra variazioni significative dal 2016.
La cosa che lascia più perplessi quando si considerano queste due "neurotossine pericolose" è il fatto che la FSA [l'agenzia per la sicurezza alimentare inglese, ndr] dichiari che "è impossibile evitare il piombo negli alimenti", mentre il consumo di alcol è una decisione consapevole e può essere evitato per scelta.
La FSA ha anche avviato uno studio sul piombo presente nei bovini e negli ovini allevati per il consumo umano; gli scienziati hanno utilizzato i dati dell'analisi dello spettro isotopico del piombo per mostrare sia i livelli di piombo, sia la fonte di tali livelli, trovati in questi animali da allevamento. Tale metodo potrebbe essere considerato quasi come uno screening del DNA per il piombo. Permette di ottenere informazioni precise sulla fonte degli ioni di piombo, sia per quanto riguarda l'ubicazione (nel documento sono stati in grado di indicare aree di pochi chilometri quadrati) sia per quanto riguarda il tipo, cioè se si tratta di galena, inquinamento da piombo o pallini di piombo sparati (non ne è stato trovato nessuno). Con uno strumento diagnostico così accurato, sembra incredibile che i dipartimenti governativi come il DEFRA non lo abbiano utilizzato per dimostrare e provare quale sia la fonte dell'"avvelenamento" da piombo (se c'è) nei cittadini del Regno Unito.
Il piombo è una minaccia per gli uccelli selvatici?
Quindi, sembra che il piombo non rappresenti una minaccia significativa per la salute umana, per cui consideriamo la fauna selvatica, in primo luogo gli uccelli, la cui presunta messa a rischio ha portato al divieto di utilizzare munizioni al piombo per la caccia alla piuma nel 1996.
Il problema è che, ancora una volta, non esistono prove scientifiche concrete a dimostrare che gli uccelli selvatici siano minacciati dall'ingestione di munizioni al piombo. Il Wildfowl and Wetlands Trust, che da oltre 40 anni promuove l'idea che i pallini di piombo siano una minaccia per gli uccelli selvatici, dopo essere stato da me assillato chiedendo quali prove scientifiche avessero effettivamente a disposizione, mi ha finalmente risposto:
"Assieme a molti altri scienziati noi riteniamo sia ragionevole suggerire che i pallini di piombo siano la fonte più probabile di avvelenamento allorché gli uccelli avvelenati hanno pallini di piombo (di solito più di uno, in base alla nostra esperienza) nel loro tratto digestivo, in particolare quando per gli uccelli non ci sono altre fonti evidenti di esposizione al piombo nell'ambiente che occupano."
Questo sembra confermare che non hanno prove dirette dall'analisi dello spettro isotopico del piombo. Gli scienziati del Wildfowl and Wetlands Trust si rifiutano di utilizzare questo metodo di analisi molto preciso, utilizzato da scienziati di altri Paesi per dimostrare che le munizioni al piombo non sono la causa dell'avvelenamento degli uccelli selvatici che stanno studiando.
Si dà il caso che gli scienziati del Wildfowl and Wetlands Trust siano anche indicati come "vicini" a Wild Justice, un'organizzazione militante gestita, tra gli altri, dal vicepresidente della RSPB [il corrispettivo inglese dell'italiana LIPU], un uomo che sostiene pubblicamente anche le organizzazioni dei sabotatori anticaccia, organizzazioni che alcuni bollano come gruppi terroristici. Wild Justice vuole porre fine agli sport all'aria aperta, e in particolare al tiro sportivo nel Regno Unito. Gli scienziati indicati come vicini a questa organizzazione non possono essere considerati in grado di presentare un quadro equilibrato dell'interazione tra uccelli selvatici e piombo, infatti in tutti i loro documenti non menzionano mai altre potenziali fonti di avvelenamento da piombo per gli uccelli selvatici. Di conseguenza, leggendo questi documenti il pubblico può solo credere che le munizioni al piombo sparate siano la fonte di tale avvelenamento.
Questi scienziati lanciano persino avvertimenti terribili: "Fino a 100.000 uccelli selvatici muoiono ogni anno nel Regno Unito a causa dell'avvelenamento da piombo", senza che sia stato mostrato alcun metodo o fornita alcuna prova a sostegno di un'ipotesi così illogica, presentata come un dato di fatto e di conseguenza ripresa più volte dai media.
Se si considera che quest'anno, il 2022, è stato caratterizzato da un'epidemia di influenza aviaria senza precedenti, con affermazioni da parte di organizzazioni come la RSPB secondo cui sono stati trovati "migliaia" di uccelli morti, compresa una dichiarazione di un'organizzazione chiamata "Birdlife" secondo la quale nel 2022 sarebbero stati trovati 400.000 uccelli selvatici morti nel Regno Unito, viene da chiedersi come vengano raccolti esattamente questi dati. Sebbene siano stati trovati molti uccelli morti in determinate aree, non è certo possibile analizzarli tutti post mortem per confermare la causa della morte.
Appare anche incredibile che gli scienziati del Wildfowl and Wetlands Trust insistano sul fatto che ogni anno nel Regno Unito muoiono fino a 100.000 uccelli per avvelenamento da piombo, su una popolazione stimata di 2,5-3 milioni di uccelli selvatici, compresi i migratori.
Affermando, nel caso dell'avvelenamento da piombo, che una quantità così elevata di uccelli selvatici sta morendo senza avere alcuna metodologia specifica per calcolare tale numero, si presenta un'immagine completamente falsata della realtà a un pubblico che ha poco o nessun interesse pratico nella conservazione o nella tutela degli uccelli selvatici. Il pubblico è solamente l'utile destinatario di questa disinformazione, dato che i suoi principali sforzi di conservazione si riducono al fare donazioni e/o nell'ammirare le foto di questi splendidi uccelli.
Da questa discussione una persona ragionevole dovrebbe concludere che non ci sono elementi per affermare che le munizioni al piombo costituiscano una minaccia velenosa per gli uccelli selvatici.
Il piombo è una minaccia per l'ambiente?
Infine, veniamo all'ambiente, che il documento REACH dipinge come fortemente a rischio a causa delle munizioni al piombo. Il problema è che, come gli scienziati del Wildfowl and Wetlands Trust, il REACH non fornisce una visione equilibrata della presenza del piombo nell'ambiente.
Questi scienziati affermano che in Gran Bretagna abbiamo eliminato il piombo dalle tubature dell'acqua, dalla benzina e dalle vernici, quindi è giunto il momento di eliminarlo dalle munizioni. C'è un problema: se guardiamo alle tubature in piombo, è vero che sono state rimosse dalla maggior parte delle tubature interne, ma la gran parte delle abitazioni antecedenti al 1970 ha ancora un tubo di piombo che va dalla conduttura principale all'alimentazione della casa. Si stima che ci siano migliaia di chilometri di questo materiale! Le vernici e la benzina contenevano in realtà composti/ioni di piombo: l'ossido e il cromato di piombo sono i più comuni nelle vernici mentre il piombo tetraetile lo è nella benzina (entrambi questi composti sono altamente tossici). Tuttavia, se seguiamo la logica degli scienziati del REACH, non dovremmo usare pallini di ferro/acciaio perché il cloruro di ferro e il nitrato di ferro sono altamente pericolosi.
Il piombo elementare non è una minaccia per la salute umana, e nemmeno il ferro elementare, gli scienziati stanno pubblicando informazioni apparentemente fuorvianti presumibilmente per spaventare il lettore e indurlo ad essere d'accordo con le motivazioni degli scienziati?
In linea di massima, la Gran Bretagna è costruita su terreni e rocce contenenti piombo, uno dei motivi per cui i Romani si stabilirono qui. Il principale minerale di piombo è la galena, che si trova in densità variabili dalla Scozia alla Cornovaglia e dal Galles occidentale all'Anglia orientale. Questo minerale di piombo, la galena, è un solfuro di piombo che è trasferibile attraverso piante e animali, mentre il piombo metallico, di cui sono fatte le munizioni al piombo, non lo è.
Inoltre, non esistono studi scientifici che dimostrino gli effetti a lungo termine delle alternative alle munizioni al piombo, le più popolari delle quali sono il ferro malleabile (pallini d'acciaio), il bismuto e il rame. Se il REACH è disposto a vietare il piombo senza alcuna prova scientifica concreta a sostegno delle sue conclusioni, allora dovrebbe sicuramente indagare sui possibili effetti a lungo termine dello spargimento di diverse migliaia di tonnellate di questi materiali nelle campagne inglesi, partendo dal presupposto che siano "meno dannosi" del piombo.
Poche prove, se non addirittura nessuna, sono state presentate per dimostrare che le munizioni al piombo esauste porterebbero a livelli di contaminazione pari o superiori ai livelli di fondo del piombo. Vengono presentate delle ipotesi, ma non esistono studi basati sul Regno Unito. Sia la galena che molti altri ioni di piombo, così come i depositi storici di rifiuti industriali e di veicoli, sono presenti in tutti i terreni agricoli del Regno Unito, quindi c'è un disperato bisogno di uno studio indipendente che chiarisca l'esatta situazione a tale proposito.
In conclusione, per qualsiasi persona ragionevole sembrerebbe che non ci siano prove o ragioni sostanziali per prendere in considerazione la possibilità di vietare il piombo nelle munizioni; anzi, c'è da discutere se i pallini di piombo debbano essere vietati per la caccia alla piuma. Quella stessa persona ragionevole potrebbe, per usare le parole degli scienziati del Wildfowl and Wetlands Trust, ritenere che:
"È ragionevole supporre che le prove finora presentate siano puramente supposizioni e che l'obiettivo reale di chi le presenta sia quello di vietare ogni attività di tiro, il che potrebbe essere il motivo per cui istigano la produzione di tali rapporti a livello puramente emotivo sostenuto da una 'virtù fasulla'."
Se il governo agisce su queste basi, è sicuramente colpevole di un atto di palese discriminazione nei confronti di una minoranza sostanziale della popolazione britannica. Negli ultimi 40 anni i governi sono riusciti a ridurre e in alcuni casi a eliminare la discriminazione legata all'orientamento sessuale, la razza, il colore della pelle e il genere. Non sarebbe quindi paradossale se, guidati solo dall'emotività, decidessero di discriminare fino a un milione di cittadini che praticano la caccia e il tiro sportivo all'aperto nel Regno Unito?
Bisogna ricordare che prove simili sono state sottoposte all'allora ministro dell'Ambiente Liz Truss nel 2016 dal Lead in Ammunition Group (LAG), che voleva l'eliminazione del piombo nelle munizioni. Liz Truss prese visione di quanto presentato e respinse la raccomandazione affermando che:
"In entrambi i casi – salute umana e fauna selvatica – il rapporto non ha dimostrato che l'impatto delle munizioni al piombo sia abbastanza significativo da giustificare un cambiamento della politica attuale; pertanto non accettiamo la vostra raccomandazione di vietare l'uso delle munizioni al piombo."
La realtà del 2022 è che la situazione non è affatto cambiata.
Signor Sunak, prenda nota. [Rishi Sunak, nuovo primo ministro inglese, ndr]
(Mark Crudgington rappresenta la seconda generazione di armaioli, in libertà nel Wiltshire. La sua azienda, la George Gibbs Ltd, sta per compiere 200 anni. È un appassionato di tiro, pesca, caccia al cervo nonché uno scettico per natura).
L'articolo completo di Mark Crudgington (in inglese) è disponibile sul sito web della rivista Country Squire Magazine.
Qui potete trovare alcuni articoli sul divieto del piombo che abbiamo pubblicato su all4shooters/all4hunters.com.