Novembre, la nebbia del mattino si dirada lasciando scoprire i contorni del bosco e i colori dell’autunno che avanza. Tutto parla di lei, l’odore delle foglie marce, la presenza di qualche fungo ai piedi di un albero secolare.
Un pettirosso che frulla da un vicino cespuglio accende le speranze, che trovano conferma poco dopo, nei pressi di un ginepro che sembra attrarre il cane in modo fatale. Pochi passi incerti, il silenzio di alcuni attimi interrotto dal frullo e il brivido dell’emozione trova voce nel fragore della fucilata indirizzata col fiato sospeso.
Sempre uguale e diverso il rito della caccia alla beccaccia, un culto pagano che accomuna tanti cacciatori cinofili dall' autunno inoltrato, per tutta la stagione venatoria.
Tanti sacrifici, speranze, attese e allenamento soltanto per trovarsi pronti all’incontro sognato, in quei pochi istanti rubati all’eterno, fermi al fianco del proprio cane e decisi a coronare la sua e nostra bravura con il colpo vincente.
Niente viene lasciato al caso e all’improvvisazione dai beccacciai, ogni dettaglio può contribuire alla riuscita di questa caccia vera, dinamica, fatta di conoscenze tecniche e tanta pratica sul campo, dove avere tutto al momento giusto può ovviamente fare la differenza.
Fucili leggeri e maneggevoli, abbigliamento specifico, comodo e tenace allo stesso tempo, non da ultima ovviamente, una cartuccia affidabile a cui spetta l’oneroso compito finale di chiudere con successo la sfida con la regina.
Alla beccaccia Baschieri & Pellagri dedica una cartuccia in particolare, la Mygra Beccaccia, concepita come tutte le altre munizioni di questa linea, sulle specifiche caratteristiche del selvatico e delle tipologie di caccia ad esso dedicate.
Con una dose da 34 grammi di piombo per il calibro 12 e pallini del numero 8,5, la Mygra beccaccia si presenta come una soluzione ideale sia come prima canna per servire il cane in ferma sul selvatico dunque a distanza ravvicinata, ma anche un caricamento dal giusto potere di penetrazione, capace in ambienti spesso fitti e difficili, di raggiungere la beccaccia in modo letale.
Notoriamente considerato come selvatico poco coriaceo e particolarmente vulnerabile alla fucilata, non dimentichiamo che la beccaccia è comunque in grado quasi sempre di porre tra sé e il cacciatore una barriera naturale fatta di rami, foglie o comunque vegetazione che deve in qualche modo essere superata dallo sciame dei pallini di una cartuccia a cui si richiede la giusta vivacità. Non di rado, capita anche di poter scorgere, quindi sparare alla beccaccia dopo averne udito il frullo, soltanto nei brevi spazi lasciati liberi dagli alberi, a volte a distanze non proprio ravvicinate.
Il borraggio in feltro di cui è dotata la cartuccia Mygra Beccaccia è garanzia di buona distribuzione delle rosate nelle brevi e medie distanze, la polvere MBx32 a doppia base è un propellente capace di imprimere la giusta velocità per tiri sicuri ed efficaci.
Il bossolo a chiusura stellare è in plastica del tipo Gordon System, brevettato da Baschieri per garantire un migliore assorbimento del rinculo e una riduzione del rilevamento nel momento dello sparo, quindi una maggiore precisione nel doppiaggio dei colpi.
I pallini in piombo selezionato temperato grazie ad un trattamento superficiale dorato hanno maggiore durezza e sfericità, risultando quindi più veloci e precisi nella traiettoria. La velocità sviluppata dalla cartuccia Baschieri & pellagri Mygra beccaccia è di 405 m/s. La stessa cartuccia è disponibile anche nel calibro 20, caricata con polvere Baschieri MG2 e impiegando una dose da 28 grammi degli stessi pallini in piombo grafitato oro numero 8,5.
Per ulteriori informazioni visita il sito Baschieri & Pellagri