I cacciatori di acquatici si impegnano in una caccia intrisa di tradizione e tecnica, frutto di conoscenza profonda di ambienti e selvatici spesso imprevedibili e mai facili da conquistare. Le condizioni che da tutto il resto dell’umanità verrebbero definite avverse e inospitali, sono le migliori aspettative dei cacciatori di valle. Le alzavole e i germani sono tra le prime specie in movimento già alla fine dell’estate, poi il flusso migratorio andrà in crescendo con l’avanzare delle stagioni e l’arrivo dell’inverno.
Quando il vento da nord incalza con il suo carico di freddo e precipitazioni, trasporta nella nebbia che dissolve la magia dei voli di anatre attese negli appostamenti e nei chiari da uomini stretti nella morsa del freddo, mentre interrogano il cielo ancora scuro sperando che tutto vada per il meglio, quindi che i selvatici in transito credano ai richiami e agli stampi sapientemente sistemati.
Se tutto andrà bene, un boato romperà il silenzio della valle lasciando dietro di sé qualche uccello variopinto a galleggiare inerme. I tiri saranno quasi sempre a distanze importanti dove tipologie di armi e munizioni specifiche sono una scelta obbligata per non sciupare occasioni spesso irripetibili.
La legge da anni obbliga i cacciatori di acquatici all’uso di cartucce caricate con leghe alternative al piombo ritenuto altamente tossico.
Anche se queste teorie sono tutt’altro che confermate, cacciatori e aziende di riferimento hanno dovuto adeguarsi di conseguenza.
Baschieri & Pellagri è fra le eccellenze che hanno investito molto nella ricerca di soluzioni ottimali che non facessero rimpiangere ai cacciatori l’uso delle tradizionali cartucce in piombo per la caccia agli acquatici.
Gli ottimi risultati della casa bolognese non si sono fatti attendere e specificamente per la caccia di valle è arrivata la linea di cartucce Dual Shock, in tre soluzioni diverse per rispondere efficacemente alle diverse situazioni che questa caccia presenta.
Un doppio strato di pallini dal diametro differente viene assemblato per garantire tiri ad alte velocità nelle lunghe distanze, con distribuzioni compatte di rosate e un potere di penetrazione maggiore. Il materiale scelto da Baschieri è il rame, la cui dendità è di 9 grammi per cm3 quindi di molto superiore alle leghe in altri materiali, riuscendo così a mantenere elevata energia residua nelle lunghe distanze.
I pallini, più piccoli nel primo strato in basso hanno una finitura zincata a garanzia di una maggiore durezza e minore deformazione, nello strato superiore i pallini di diametro maggiore hanno il compito di “guidare” l’apertura di rosate compatte estremamente letali nei tiri a lunga distanza. Il risultato balistico è una carica che riesce a sviluppare velocità di circa 440 m/s.
Le dosi previste da Baschieri & Pellagri in questa gamma di munizioni sono 3, in calibro 12 e si adattano alle diverse tipologie di anatidi insidiabili dai cacciatori.
Una cartuccia da 32 grammi con pallini n. 6/4 si adatta perfettamente come prima canna e per anatre di piccole e medie dimensioni, come le alzavole.
La dose media da 34 grammi caricata con pallini n. 5/3 è una valida soluzione in seconda canna sulle distanze maggiori o su selvatici più impegnativi come i fischioni; infine la dose più pesante da 36 grammi con pallini sempre n. 5/3 per le anatre maggiori come i germani, i codoni, o anche le oche o come terzo colpo.
Tutte queste tipologie di cartucce vengono assemblate con bossolo ovviamente in plastica a chiusura stellare, per proteggere le cariche da qualsiasi condizione atmosferica, ed una particolare borra in plastica con contenitore completo ad alto contenimento per un rendimento balistico sempre costante ed affidabile anche nei tiri al limite della portata che questa caccia spesso prevede.
Per ulteriori informazioni visita il sito Baschieri & Pellagri