La varietà di armi e di calibri oggi disponibile sul mercato internazionale ci permette di scegliere di volta in volta lo strumento che fa al caso nostro. A seconda della tipologia di caccia e della specie target, quindi, potremmo orientarci su di un calibro piuttosto che su di un altro. Ma nel vasto panorama di calibri, mentre alcuni sono specifici per certe specie, altri possono definirsi tuttofare.
Tra questi all-round degli ungulati europei vi sono sicuramente l’8x57 JS ed il .30-06 Spr.
Progetti nati tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 che hanno riempito le giberne di soldati di mezzo Mondo e segnato la storia del secolo scorso, dalla battaglia di Stalingrado allo sbarco in Normandia. Oggi ciascuna casa costruttrice ne ha almeno uno a listino, che si tratti di arma bolt-action piuttosto che semiautomatica poco importa, e la disponibilità di caricamenti commerciali è sempre molto alta.
Il calibro delle armi ad anima rigata
In un’arma da fuoco ad anima rigata e semplificando al massimo, il termine calibro indica il diametro interno della canna espresso in millimetri o frazioni di pollice, dove, ad esempio, .308 millesimi di pollice corrispondono a 7,82 mm (0,308 pollici x 25,4 mm).
Tuttavia, il dato riportato è puramente teorico ed è quindi più corretto dire che un’arma in .308 è in grado di sparare palle di quella misura, senza però conoscerne con esattezza il diametro.
Per quanto riguarda le munizioni, invece, il sistema europeo di classificazione fornisce due parametri misurati in millimetri e separati da una “x”: il primo indica il diametro della palla e il secondo l’altezza del bossolo a vuoto.
Ad esempio, il nostro 8x57 monta una palla del diametro di 8 millimetri in un impianto balistico alto 57 mm. Gli anglosassoni, al contrario, forniscono solo il diametro del proiettile espresso in frazioni di pollici seguito solitamente dal nome del fabbricante e da altre sigle di vario significato. Ecco allora che .30-06 indica una munizione per canna di diametro 0,300 millesimi di pollice (7,62 mm) adottata dall’esercito americano nel 1906.
Munizione 8X57js o 8 mm Mauser
Adottata sul finire del XIX secolo e rivista pochi anni dopo quando si portò la palla al diametro di .323 pollici dai .318 iniziali, ha segnato la storia dell’esercito tedesco in armi come il Mauser 98 e l’MG 42.
Oggi è molto apprezzata dai cacciatori europei che si dedicano soprattutto alla caccia nel bosco e in battuta dov’è richiesto un alto potere d’arresto, infatti la sua traiettoria non è certo tesa, ma le palle pesanti che monta ne fanno un’ottima cartuccia soprattutto per i tiri ravvicinati ad animali di grossa mole.
Per l’8x57, solitamente con passo di rigatura di 1:10 e palle dai 180 ai 200 grani, esistono diversi caricamenti commerciali, così come componenti per la ricarica.
Viene camerata sia in armi bolt-action che semiautomatiche, mentre è disponibile una versione con orlo sporgente (8x57 JRS) per fucili basculanti ed express.
Palla | Peso (grani) | Velocità (m/s) | Energia (J) |
RWS EVO | 200 | 730 | 3463 |
GECO SP | 185 | 810 | 3937 |
Norma ORIX | 196 | 770 | 3767 |
Munizione .30-06 Spr. (7,62x63)
Cartuccia sviluppata a partire dal 1903 e adottata dall’esercito statunitense nel 1906, è forse l’impianto balistico più popolare al mondo.
Venne usata, tra le altre armi, anche dal mitico fucile Garand 30M1 e dalla mitragliatrice Browning 1919; mentre oggi è la cartuccia tuttofare per eccellenza sia in armi bolt-action che semiautomatiche e talvolta anche in fucili basculanti.
Può montare palle di varia grammatura, anche se i risultati migliori si hanno tra i 150 e i 180 grani. Ideale sia per la caccia in battuta che in selezione, la munizione .30-06 è così diffusa che i caricamenti commerciali e i componenti per la ricarica sono davvero moltissimi e per tutti i gusti.
Palla | Peso (grani) | Velocità (m/s) | Energia (J) |
RWS HIT | 165 | 851 | 3874 |
Norma TIP | 170 | 850 | 3975 |
Winchester SP | 165 | 853 | 3894 |
Hornady SP | 180 | 823 | 3950 |