Le prove, cosa sono
Il mondo della prove cinofile, è un mondo poco conosciuto ai cacciatori meno evoluti, che le vedono come una serie di gare senza senso, buone solo a far felice chi, per nulla cacciatore (secondo loro) si accontenta di cani da corsa su campi di prova, a loro dire poi, incapaci per la caccia vera.
E può anche essere, dico io, anche perché non è certo il fine di vedere quale sia il cane da caccia migliore quello delle prove.
Ma vediamo di non correre cercando di capirci qualche cosa…
![Prove cinofile di primavera Prove cinofile di primavera](https://www.all4shooters.com/it/caccia/cinofilia/prove-cinofile-di-primavera/prove-cinofile-di-primavera-1.jpg?resize=4239d0:250x&cid=113d.5u3)
Quattro passi nella storia
L’origine delle prove, è antica, e affonda le sue radici nello spirito competitivo che da sempre contraddistingue il popolo inglese, non a caso l’inventore del moderno SPORT in quanto tale.
Fu infatti proprio fra i country-gentlemen di fine ‘800 che nacque l’idea di esportare il metodo già in voga per selezionare gli stalloni equini e bovini, par pari in campo cinofilo.
Con gli ovvi adattamenti del caso. Da una parte, per il tipo e la bellezza, furono i concorsi. Dall’altra, per la velocità, lo standard e lo stile di lavoro, furono le Field Trials, le prove di lavoro che cementarono la leggenda degli straordinari fermatori albionici: setter e pointer!
![Prove cinofile di primavera Prove cinofile di primavera](https://www.all4shooters.com/it/caccia/cinofilia/prove-cinofile-di-primavera/prove-cinofile-di-primavera-2.jpg?resize=f732c9:250x&cid=1138.5u3)
Dall’Inghilterra al Continente
La cosa prese piede poi anche in tutto il continente, un po’ come fenomeno fine a se stesso, un po’ con tutte le caratteristiche che di lì in poi faranno proprio delle prove il sistema principe per selezionare i riproduttori perfetti per i campioni di domani. Quelli insomma in grado di trasmettere con la miglior approssimazione possibile il miglior codice genetico in assoluto, senza il rischio di tramandare tare e difetti.
Fatto sta che furono proprio le prove dapprima a migliorare e generare le varie razze anche europee (Vizla, Breton Kurzhaar etc.), e poi a creare in base alle varie attitudini degli utenti finali, stili e soggetti e varie forme di prove stesse, sino a quella che è la variegata situazione odierna.
Continentali e inglesi, già non corrono più assieme da un pezzo. Le classiche, quello sono, le classiche, con tante altre forme di test che hanno arenghi e luoghi i più disparati fra di loro, dalle vette alle paludi, con l’unico minimo comun denominatore della primavera quale periodo in assoluto il più attivo.
![Prove cinofile di primavera Prove cinofile di primavera](https://www.all4shooters.com/it/caccia/cinofilia/prove-cinofile-di-primavera/prove-cinofile-di-primavera-3.jpg?resize=8f79ac:250x&cid=113g.5u3)
![Prove cinofile di primavera Prove cinofile di primavera](https://www.all4shooters.com/it/caccia/cinofilia/prove-cinofile-di-primavera/prove-cinofile-di-primavera-4.jpg?resize=0b35e4:250x&cid=1139.5u3)
La stagione delle prove
Sulla coda dell’inverno, quando ancora è fresco e fino a marzo per il ripasso, si corrono al monte ed in collina prove speciali quali il Trofeo Gramignani, destinato agli specialisti beccacciai. Mentre nelle valli e nelle paludi, rare quanto affascinanti sono le attitudinali a beccaccini. In un caso come nell’altro, l’apoteosi della specializzazione.
Saladini Pilastri è invece il titolo del più celebre trofeo per cani da montagna, di quelli destinati a creare i campioni per i galli, le bianche e le cotorne.
Febbraio e marzo, qui è là ma specie nei Balcani, fra Serbia e Croazia, delineano per lo più il tempo dei Derby, prove destinate solo ai giovani virgulti che per questo si cimentano in terreni sconfinati, a vento, sempre e solo contro le starne, il più classico dei classici fra i selvatici stanziali e sulle quali sono nati tutti gli standard di lavoro di tutti i cani da ferma.
Aprile vede partire il circuito delle prove di montagna sulle quaglie. Molte di allevamento, ma non è raro nelle prime giornate già calde che occhieggiano a maggio con venti meridionali, imbattersi in qualche africanella di prim’arrivo.
Ed è così che quindi, a livello anche europeo, si entra nella grande stagione delle classiche.
![Prove cinofile di primavera Prove cinofile di primavera](https://www.all4shooters.com/it/caccia/cinofilia/prove-cinofile-di-primavera/prove-cinofile-di-primavera-5.jpg?resize=e5096f:250x&cid=113a.5u3)
Il mondo delle prove nel bene e nel male
Cac, Cacit, riserva di Cacit o eccellente. I giudici che mugugnano. I proprietari dei cani sugli spalti che si consumano fra ansie e aspettative. I dresseur che a mala pena dissimulano l’emozione ancestrale del confronto facendo i “navigati”. E all’orizzonte furgoni su furgoni pieni di cani e di speranze. Quanti i chilometri per addestrare. Quanta la strada e la fatica. Quanta la soddisfazione in quel pezzetto di carta che dopo mesi di vento e vita intensa all’aria aperta, finalmente certifica un campione!
Ai tanti denigratori dico solo: ma le avete viste le foto dei cani di 60/70 anni fa?
Poi, sapete come andrebbero quelli, contro quelli di oggi, nella media?
Poco da fare, è il mondo delle prove nel suo lato più sano che ha prodotto questi risultati, come altrettanto è stato il mondo delle prove nel suo lato più oscuro che ne ha creati altri (nulla di irreparabile, capiamoci).
![Prove cinofile di primavera Prove cinofile di primavera](https://www.all4shooters.com/it/caccia/cinofilia/prove-cinofile-di-primavera/prove-cinofile-di-primavera-6.jpg?resize=c66ca5:250x&cid=113f.5u3)
Il primo dei quali, dimenticare il vero fine del mezzo, cioè delle prove – confrontare per scegliere i migliori riproduttori – con quello falso, illusorio – la vittoria momentanea, effimera quanto fine a se stessa – cosa poi che per lungo tempo ha portato a risultati esattamente contrari a quel che ci si voleva proporre.
Dico di cani isterici buoni solo a correre come fulmini per cinque minuti, e incapaci poi di qual si voglia autogestione, con perniciosa trasmissione di medesime caratteristiche.
C’è un solo modo per non incorrere più in tali errori, e sta tutto in una parola: cinofilia! Amore per i cani, e quindi non per se stessi. Rispetto perciò, delle indoli e delle tradizioni.
Che per i fermatori, quelle sono indicate dagli standard e dal buon senso, e per gli altri –dai segugisti ai cani tutto fare – sono altre, molte localistiche e delle quali parleremo altrove.