La dieta del cane... un amico che deve restare un atleta

La dieta del cane
In bella vista, una variopinta, allegra carrellata di mangimi umidi

Questo tipo di rapporto seppur molto positivo per quanto riguarda l'aspetto affettivo e la complicità che inevitabilmente ne deriva, può rivelarsi tuttavia molto dannoso sotto il profilo tecnico e scientifico per la salute del nostro ausiliare. Si tende spesso infatti a confondere quelli che sono gli aspetti tipicamente umani di un'alimentazione strettamente controllata e il più delle volte concentrata sulla bellezza ed il mantenimento dell'aspetto  fisico con quelle che sono invece le necessità energetiche e nutritive per un cane come quello da caccia impegnato durante la stagione venatoria a sostenere ritmi di attività fisica degni di un atleta. 

La dieta del cane
Mantenimento, convalescenza, ipoallergenico con frutta. Ce n'è per tutti i gusti
La dieta del cane
Lamb (agnello) and rice, un'accoppiata nel secco molto apprezzata

La conseguenza tipica è che il cane mangi a nostra immagine e somiglianza con un alimentazione ridotta come quantità o quasi priva di grassi e carboidrati, secondo il concetto: “ Ciò che nuoce a me  nuoce anche al mio cane”.

È bene sapere che i cani utilizzano (bruciano) i grassi presenti nel sangue per produrre energia quindi, trigliceridi e colesterolo risultano problemi molto umani e poco canini.

Un leggero strato adiposo è normale ed anche utile per l'animale e rientra nel normale stato di nutrizione.

Evito di parlare di quei cacciatori che dopo aver lasciato per mesi il cane inattivo e alimentato in modo scriteriato sottopongono il cane in vista del ritorno a caccia a “diete” che sono quasi digiuni pretendendo di vederli in poco tempo asciutti e pimpanti!

Tutto ciò comporta drastici cali di peso squilibrati ed estremamente dannosi.

Naturalmente l'alimentazione deve adeguarsi alle diverse situazioni che si alternano tra periodi di attività intensa e periodi di ozio a stagione venatoria conclusa ma, indipendentemente dalla carica energetica la razione giornaliera dovrà essere completa, cioè costituita da tutti i principali elementi nutritivi.

La dieta del cane
Caratteristica forma a salamella, praticissima per rapide aggiunte proteiche magari quando si è a caccia all'estero

Andiamo a vedere nello specifico quali sono seguendo un elenco tecnico lasciatoci dal Dott. veterinario, nonché appassionato cacciatore Amelio Cristalli, fondatore dell'azienda mangimistica NUTRIX PIU', il quale dedicò la sua intera carriera alla ricerca della migliore soluzione per alimentare i suoi amati cani in tutte le condizioni.

Proteine

Sono alla base della composizione delle cellule di tutti i principali organi. Provvedono alla conservazione delle stesse, fornendo tutti gli aminoacidi, compresi quelli essenziali che l’organismo non è capace di fabbricare o sintetizzare. Debbono essere in alta percentuale d’origine animale (carne e pesce), ricchi di tessuto muscolare e poveri o privi di tendini, connettivi o cartilagini.

Carboidrati

Sono ingredienti d’origine vegetale contenuti soprattutto nella categoria dei cereali. Forniscono gli amidi e gli zuccheri, precursori del glicogeno che è il carburante specifico delle fibre muscolari a contrazione rapida che abbondano nella muscolatura dei cani ad andatura veloce.

Grassi

Sono i costituenti più ricchi di energia. Essi sviluppano in percentuale una quantità doppia in calorie rispetto ai carboidrati ed alle proteine. Gli acidi grassi che ne derivano agiscono sulle fibre muscolari a contrazione lenta le quali forniscono al cane la resistenza nel lavoro di lunga durata.

Minerali 

Anche se sono presenti in discreta misura nei vari componenti che costituiscono la razione, nella dieta del cane da caccia vanno accuratamente integrati perché compiono funzioni indispensabili. I più importanti sono il calcio, il fosforo, il manganese, lo zinco, il ferro, il rame, lo iodio, il cobalto, il magnesio, il selenio ed il potassio.

Vitamine 

Ormai tutti conoscono l’importanza di un generoso apporto vitaminico nella dieta di un organismo adibito a compiere un determinato lavoro. L’attenzione va rivolta particolarmente al dosaggio della Vitamina A, della D3 e soprattutto della Vitamina E e di quelle del gruppo B responsabili del buono stato di salute dei principali organi interni, della pelle e della brillantezza del pelo.

Fibra

Deve essere presente nella razione in percentuale più bassa possibile perché, non essendo assimilabile, creerebbe eccessivo ingombro nel tubo digestivo.

La dieta del cane
Tante marche, tante varietà, quasi sempre stessa ottima qualità! Diffidare come sia degli... sconosciuti!
La dieta del cane
L'alimentazione del cane da lavoro, non è mai uguale, ma varia in base ai periodo dell'anno. Idem quella dei cuccioli, non può essere quella dei cani anziani

A questo punto, effettuata la scelta, la selezione e la perfetta miscelazione di tutte le materie prime che costituiranno la razione alimentare idonea al cane da lavoro, il mangimista procede alla cottura ad alta temperatura,circa 150 gradi che consente di sterilizzare i prodotti da eventuali forme microbiche, virali o parassitarie capaci di nuocere alla salute del cane.

Risulta facilmente comprensibile che una razione alimentare costituita da una formula completa riguardo alle esigenze nutritive dell’organismo cui è destinata, sia per la qualità delle materie prime, che per il trattamento tecnologico di cottura subito, dovrà dare un risultato di gran lunga migliore di un’alimentazione preparata in casa alla maniera tradizionale.

Riassumendo brevemente possiamo dire che il mangime idoneo per il cane da caccia deve possedere un alto potere energetico derivante dalla presenza armonica di proteine nobili, grassi e carboidrati ad alta percentuale di assimilabilità onde sostenere il soggetto sia nel lavoro prolungato, sia in quello veloce prevenendo crisi ipoglicemiche e di rendimento. Deve avere una bassa percentuale di fibra e quindi una modesta voluminosità in modo da evitare l’eccessivo ingombro dell’apparato gastro intestinale a scapito ed a danno dell’apparato respiratorio e circolatorio. È appunto per questa stessa ragione che si consiglia di non somministrare abbondanti razioni nelle tre o quattro ore che precedono l’inizio dell’attività venatoria.

In definitiva possiamo affermare che oggi l’industria mangimistica ha risolto brillantemente il problema della preparazione di mangimi idonei a coprire le esigenze nutritive del cane da lavoro. Ma al cacciatore rimane il compito molto importante di sottoporre il soggetto ad allenamento accurato e progressivo per almeno tre settimane prima dell’apertura della caccia e di alimentarlo con uno dei buoni prodotti in commercio, come il "NUTRIX PIU’", a dosi crescenti con l’aumentare dell’attività a cui viene sottoposto.

Nelle battute di caccia che si protraggono per molte ore o per l’intera giornata è bene intramezzare l’attività con brevi periodi di riposo non trascurando di somministrare acqua da bere e piccoli quantitativi del mangime da lavoro che il cacciatore avrà cura di portare con sé.

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dieta del cane
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