Assume ancora il piacevole e rincuorante aspetto di un territorio di caccia integro e selvaggio quello umbro che si apre davanti a noi. È un tiepido mattino d’autunno quello che ci vede arrivare fra le colline di Sigillo dove troviamo la consueta accoglienza dell’amico Carlo Generotti. La sua muta di segugi italiani ci osserva dal canile pronta a partire e noi siamo entusiasti di vederli ancora una volta in azione, partecipi al ripetersi di quel rito senza tempo che è la caccia alla lepre. Scorrono le ore sulle note squillanti delle voci dei cani che subito intercettano i campi di pastura frequentati dai selvatici, per risalire verso le zone di rifugio nei boschi che costeggiano i prati in collina. Avviene puntuale lo scovo e Carlo osserva imperturbabile la lepre avanzare davanti ai cani godendo l’incalzare della seguita che si snoda nella valle e sui versanti delle colline che la costeggiano. Dopo un ampio giro di inseguimento che ci lascia col fiato sospeso perdendo e recuperando l’eco della canizza torna a materializzarsi la sagoma della lepre silenziosa e veloce, fermata questa volta dal fucile dell’esperto cinofilo che attende l’arrivo festoso dei suoi cani.
Una figura discreta e attenta segue la nostra cacciata dalla sommità della collina e attende il momento conclusivo del ritrovo per complimentarsi del buon esito e del lavoro dei cani. È Luigi Colombi, esperto cinofilo che dalle campagne bergamasche è venuto in Umbria per dare continuità e concretezza al proprio allevamento di segugi italiani cercando con Carlo Generotti di portare avanti le caratteristiche morfologiche e funzionali necessarie ad ottenere cani che possano essere gratificanti nel lavoro e corrispondenti allo standard del nostro segugio. La caccia vive da millenni di tradizione anche e soprattutto orale, ci piace per questo lasciarvi all’ascolto delle risposte che questi due cinofili hanno voluto dare alle domande della nostra intervista sperando che possano essere utili al confronto e alla formazione degli appassionati che non smettono di ricercare e migliorarsi, come i nostri intervistati. Buona visione