Il cane atleta: considerazioni sull'attività e l'alimentazione dei segugi nel momento intenso della stagione di caccia

La resa dei nostri cani sui terreni di caccia deriva direttamente da una corretta e sana alimentazione che permette loro di recuperare dallo sforzo fisico e di essere in piena salute

Una lunga prova di resistenza su terreni impervi che si snoda per chilometri e chilometri lungo l’arco di giornate a volte più lunghe di quanto dovrebbero. Uno start alla partenza sempre ad altissimo ritmo, senza approcciare con moderazione come si richiederebbe, con strappi e cambi di ritmo mai sotto la soglia dei battiti cardiaci, spingendo sempre al massimo senza mollare mai, mai! E poi il fisico. La muscolatura sottoposta a stress ambientali inimmaginabili, senza ristori e spesso senza acqua, attraversando roveti e spinaie, lottando contro avversari robusti e agguerriti che spesso si fermano e rifilano musate e colpi di potenza pari a un piccolo veicolo lanciato a tutta velocità contro di loro. E poi le ferite, a volte profonde e rischiose ma che quasi mai fermano i segugi lanciati in seguita e animati da un istinto inarrestabile. E non basta, perché il ritorno alla base regala un breve e scomodo riposo al quale segue, dopo qualche ora, una nuova avventura da vivere e vincere. Così per settimane, così per mesi. La prova che i cani affrontano ogni volta che li sganciamo a caccia è così sfidante da qualificarli a pieno titolo come atleti professionisti, con riconoscimenti che dovrebbero attestarsi ben oltre la soglia dell’Olimpionico.

Questo similitudine cosi profonda con gli sport di resistenza e l’esperienza maturata in queste discipline mi spinge a circoscrivere il cane all’interno del quadro generale di preparazione di un atleta che persegue finalità e obiettivi sportivi di alto profilo. Nel tempo ho voluto racchiudere questo processo trasversale e complesso in 5 regole, le 5 A..

  • Allenamento
  • Acqua
  • Adattamento
  • A riposo
  • Alimentazione

Ognuna esprime la sostanza di una fase determinante e imprescindibile nella preparazione di uno sportivo e di un cane che si appresta a vivere una stagione lunga, intensa e soprattutto caratterizzata da terreni ostici e condizioni ambientali a volte estreme. Sull’allenamento abbiamo già detto altrove e lo abbiamo giustamente accostato all’addestramento. Sono due sezioni distinte di una fase in cui il cane da una parte apprende cosa e come attivare per utilizzare il proprio talento (addestramento) e nell’altra mette in moto il proprio “motore” e la propria struttura neuro muscolare per entrare in forma ed essere performante in cacciata (allenamento). 

L’acqua è l’altro elemento fondamentale. La quasi totalità del nostro corpo è composto di acqua, è inevitabile che una buona idratazione sia una condizione di salute. Negli ultimi anni gli autunni delle aperture si stanno rivelando sempre più caldi, una condizione estrema per uomini e animali. È indispensabile ricaricare le riserve idriche per non rovinare il funzionamento del corpo e scaricare eccessivo calore sui muscoli e sul cuore. 

Già alle prime somministrazioni i segugi sembrano gradire enormemente il prodotto Alinatur. Il mangime è completo, va somministrato a secco e non necessità per le sue qualità di altre integrazioni

L’adattamento è invece il processo mediante il quale il segugio prende confidenza con la terra, con la temperatura, con la vegetazione, con l’ambiente in generale. Una condizione di nuovo equilibrio che spesso passa per i cuscinetti dei piedi spaccati, arrossamenti della pelle, difficoltà a gestire l’olfattazione. Sono condizionali spesso evidenti nei cani che cambiano zone di caccia da quelle abituali. 

E poi “a riposo”. Già il riposo. È una delle fasi principali dell’allenamento, uno dei più importanti processi di miglioramento delle performance, incredibilmente sottovalutato e del quale in molti ignorano i benefici. Il recupero, la ricostruzione muscolare, la ricarica di glicogeno che riempie il fegato come un serbatoio di nuova energia pronta a sprigionarsi, il rilassamento delle fibre che restano contratte e accorciate, sono dinamiche da non sottovalutare e che, anche il segugio, deve essere messo in condizioni di poter rispettare. 

Dopo aver conosciuto Michele Cavanna che mi ha descritto le caratteristiche del pet food Alinatur ottenuto per estrusione e selezione di carni lavorate in modo naturale ho deciso di provare il prodotto alta energia per sostenere il lavoro dei miei segugi 

Lascio alla fine la A più importante, quella dell’alimentazione. Ciò che mangiamo è ciò che siamo, come si suol dire, ma anche ciò che riusciamo a esprimere nelle attività e inoltre è anche la base che garantisce la durata della macchina uomo o cane. Dall’alimentazione si traggono i micronutrienti e i micronutrienti, ci si approvvigiona delle risorse primarie necessarie ad innescare l’atto sportivo e garantire un’essenziale salute generale. Qual è l’alimentazione migliore per il nostro cane? Questa è la domanda a cui in tanti di noi cerchiamo di rispondere. Una risposta semplice e complessa allo stesso tempo. Tutti sappiamo che l’ideale è quello di avere una cucina aperta. Tempo, persone e risorse per preparare ottimi pasti a base di carboidrati, proteine e grassi nella giusta misura, con alimenti di prima scelta, pari (quasi) a quelli con cui ci alimentiamo noi. Fortunati i cani che possono beneficiare di questo trattamento. Noi riusciamo a seguire i nostri segugi preparando “pappe” ideali, garantendo un buon apporto di pasta o pane per i carboidrati, proteine prelevate dalla carne acquisita da ottimi ritagli di macelleria, grassi della stessa carne e una preparazione che preveda poco sale, no zuccheri e dolci, etc. Ma quando il tempo e le risorse scarseggiano le crocchette diventano una soluzione ideale. Sia per la comodità, sia per la completezza dell’apporto nutrizionale. Nell’universo del “pet food” c’è una costellazione di proposte, ci sono ottimi prodotti con cui sono entrato in contatto e altri che mi hanno deluso o che, semplicemente, non sono stati graditi dai miei cani. Il contributo di questo prodotto è visibile già dopo un paio di settimane. La condizione generale del cane si legge attraverso il peso e la tessitura del pelo, la vivacità e i residui che lascia in canile. Sul piano prestazione la durata e l’intensità dell’azione sono altri argomenti che ci danno indicazioni buone sulla qualità delle crocchette somministrate. 

Alinatur Petfood

Ho conosciuto Michele Cavanna di Alinatur e non ho potuto fare a meno di approfittare per chiedere info sui suoi prodotti e come leggere un’etichetta per capire se quello che sto comprando per i miei cani è un buon prodotto. Primo aspetto che ho capito è l’estrusione, ovvero il sistema con cui vengono prodotte le crocchette. Unico impasto, sparato nell’estrusione che garantisce una distribuzione omogenea dei nutrienti su tutte le crocchette. Ogni crocchetta è uguale all’altra. Non ci avevo mai pensato. Poi l’elemento portante della produzione, ovvero la carne. La provenienza di questo elemento deve essere realisticamente “dalla carne” e non da “origine animale” che vuol dire pelle, unghie, ossa, etc, che hanno pure quelle il loro apporto nutritivo ma sicuramente meno ricco della carne. E poi un elemento che non avevo mai valutato: le vitamine. Presenti in gran numero mi dice lui, oltre quello rintracciabile nei prodotti presenti sul mercato. La presentazione è stata interessante e devo dirvi convincente. Ho accettato la sfida di provare le sue crocchette a patto che avrei poi “recensito” il prodotto in piena onestà e senza interesse personale, come ho sempre fatto. Ho appena cominciato, per il momento la cosa che noto è che ne servirebbe una camion, visto che i cani lo mangiano di vero gusto. La stagione è cominciata non mancherà occasione di capire se il prodotto di Michele è cosi performante.


Per ulteriori informazioni, visita il sito Alinatur Pet Food