L’autunno è il meraviglioso periodo della caccia, e l’estate del suo preludio: prove e addestramento, addestramento e prove perché in questa disciplina è l’esperienza che conta. Sono pochissime le occasioni di poter frequentare zone ricche di selvaggina naturale, e le prove costituiscono un frangente particolare e privilegiato. Basta saper scegliere dove andare, perché anche quest’estate si è scatenata la corsa al cartellino in zone poco autentiche.
Le prove su selvaggina naturale sono un banco di prova davvero difficile, forse il più complesso e il più vero, e su questo numero della Gazzetta della Cinofilia, ottobre 2016, si racconta l’eterna tradizione della Toscana, che con circa 70 prove quest’estate ha giocato un ruolo importantissimo, diremmo centrale.
Il numero si apre però con le cerimonie di Campofelice dove a luglio Pointer club e Società italiana setter hanno celebrato i loro campioni e dove si è svolto il blasonato Master che ha visto i dieci migliori setter e i dieci migliori pointer confrontarsi sotto gli occhi ammirati di migliaia di appassionati. Il Master è stato assegnato a Rapace del Sole, inossidabile protagonista di questo palcoscenico, condotto da Rudy Lombardi.
Terminata la stagione delle quaglie, degli esercizi quindi di addestramento e le prove di stile, finalmente giunge l’ora della pratica. La caccia, massima verifica e sommo test di attitudini e doti. La Toscana primeggia con una maratona mozzafiato di prove. Di tutte le altre racconteremo sul prossimo numero. Buona lettura.
Trofeo Scuderie, Setterday e prova di Eccellenza
Nella kermesse di Campofelice il 9 luglio è la giornata dedicata ai pointer. Silvio Marelli, presidente del Pointer Club d’Italia e di quello internazionale, presenta le migliori scuderie, gli addestratori e i loro campioni. Nel pomeriggio la prova di Eccellenza, Classica riservata agli eccellenti della stagione delle quaglie, che ha visto trionfare uno spettacolare Liuk di Angelo Testa. La difficile prova di eccellenza del Setterday si è svolta il giorno prima, con molti cani assenti. Meno di 40 setter, ma lo spettacolo non manca, anche se a un certo punto ha fatto buio e gli ultimi turni son stati veloci ma anche molto chiari. Domenica mattina la giornata conclusiva; c’è un tono da fine estate, ma tant’è che domani si sogna e si aspetta la versione 2017.
Toscana, eterna tradizione
Trofeo Satti, Rosini, Francini, Serio e Ammannati, ma anche Faraboschi, Coppa dell’ingener Bianchi, Trofeo Città di Vinci e con loro tanti altri trofei e premi speciali.
Quasi ottanta prove in due mesi sono un buon numero. O un cattivo segno, perché nella concitazione qualche prova senza spessore la annotiamo.
Ogni regione ha presentato le sue prove, e anche in nome della buona tradizione, si segnalano le caratteristiche di ciascun territorio e le sue eccellenze.