L’energia è in campo, a La Tollara di Fubine (AL), con circa 300 soggetti, tra cui anche qualche vera punta di diamante, che danno lustro all’allevamento italiano valorizzando i riproduttori attraverso la nuova generazione. Questo è il cuore pulsante di questo numero de La Gazzetta della Cinofilia: giovani continentali e inglesi, di età compresa tra i 12 e i 30 mesi, veri puledri di razza, pronti a rappresentare il nostro futuro.
Derby inglesi
Il primo appuntamento, il 28, 29 e 30 marzo, è quello con le razze inglesi e il successo dello spettacolo è stato garantito da un ottimo lotto di setter e di pointer, su cui è spiccato per carattere, stile e prestazione Oliver Stone della Cervara, preparato e condotto da Stefano Girandola, degno figlio di suo padre, Mosé del Sargiadae, anche lui vincitore a suo tempo del Derby. Sul podio anche sua sorella Hira della Cervara (terza classificata) condotta da Filippo Mattei e Ulisse delle Pastenelle (secondo classificato) condotto da Andrea Nuziata, setter di sostanza e di grande qualità, protagonista di una eccellente prestazione.
Derby continentali
Il 31 marzo e 1 aprile è la volta dei giovani continentali: 64 continentali esteri (28 breton e 20 kurzhaar, insieme a 5 drahthaar e 4 weimaraner 3 bracchi francesi, 2 korthals e 2 vizla) e 25 continentali italiani (20 bracchi e 5 spinoni) si sono confrontati con la nota della caccia a starne. La parola chiave è sempre: energia! Esperienza, correttezza e precisione sono elementi che verranno acquisiti in seguito, per ora per vincere bisogna osare. E i due vincitori sono assolutamente all’altezza della situazione con requisiti di prim’ordine.
Il cane da montagna
e da beccacce
Il convegno di Lazise sul cane da montagna e da beccacce quest’anno ha avuto l’interessante tema “le dinamiche future”. I più autorevoli esperti del settore si sono interrogati sulle modalità per migliorare le condizioni delle prove di montagna e di quelle a beccacce per riuscire a camminare di pari passo con il progresso, collaborando con istituzioni ed Enti preposti alla gestione e salvaguardia di quell’ambiente tanto caro a tutti i cinofili. Ognuno si senta quindi responsabile: l’invito è quello a collaborare anche solo comunicando nella maniera più responsabile e convincente la propria passione. Alla presenza delle massime autorità sono quindi stati premiati i vincitori dei trofei Saladini Pilastri, Rosa Gallo e Gramignani: Mars od Sljuka Travel, setter inglese di Umberto D’Alessandris e Dendaberry Kina di Miguel José Flores.