La cinofilia è uno spazio meraviglioso, fatto di passione, cultura, scienza e divertimento. È un ambito in cui il cacciatore, nel nostro caso il cinghialista, cresce rapidamente e trova elementi e conoscenze utili a trasformare il suo approccio istintivo alla caccia, in un approccio più metodico e ricco.
Ogni cacciatore, pur non possedendo un cane, dovrebbe avvicinarsi alla cinofilia e frequentare prove di lavoro ed esposizioni per completare la sua capacità di leggere la cacciata e interpretarne ogni singolo momento vissuto durante le giornate trascorse con i propri amici a inseguire i cinghiali. Più si apprezzano le sfumature del lavoro dei cani, del comportamento dei selvatici incalzati dai segugi, più cresce l’emozione e la qualità con cui viviamo la giornata di caccia. L’ambiente delle prove cinofile gode di ottima salute, almeno a giudicare dal numero e dal livello di “verifiche zootecniche” che si organizzano sul territorio nazionale. Dall’estremo nord, al profondo sud, la diffusione del cinghiale ha anche aiutato e facilitato l’organizzazione di manifestazioni cinofile ovunque nel nostro paese, consentendo agli appassionati del cane da caccia al cinghiale di scoprire luoghi, profumi e territori che diversamente, sarebbero rimasti rilegati in un immaginario lontano. Questo aspetto sociale delle verifiche zootecniche è fondamentale, fa incontrare le persone al di fuori dei loro ambienti di appartenenza, crea legami, connette allevatori lontani, fa conoscere capacità e qualità di soggetti spesso “ascoltati” solo sui social, e aiuta il miglioramento della razza dei segugi e la qualità dei loro conduttori. Organizzare un prova però non è così immediato e semplice e spesso ci si scoraggia perduti tra burocrazia e scarsa conoscenza.
Proviamo allora a capire come fare:
- La prima istanza è di origine pratica: ci sono zone abbastanza vaste nel vostro areale e con un profilo orografico che consentano di sciogliere cani da seguita e ascoltarli a lavoro? C’è una sufficiente densità di cinghiali che consenta di incontrare? E soprattutto, la distribuzione delle possibili aree di sciolte vi consente di ospitare delle prove per singoli, per coppie o anche per mute?
- Nella vostra organizzazione ci sono persone appassionate porte a seguirvi in questa bella avventura? Sono consapevoli che si lavora all’organizzazione di un evento che ha finalità tecnico-scientifiche e richiede serietà, impegno e con tutta probabilità nessun guadagno?
- È molto probabile che le vostre zone di caccia non saranno sufficienti per ospitare più batterie di segugi, dovrete quindi aver costruito dei rapporti sani con le squadre confinanti così da coinvolgere anche loro in queste giornate di seguite sul cinghiale e conoscenza del cane.
- Se i primi requisiti sono soddisfatti potrete individuare il gruppo cinofilo di riferimento della vostra zona, che in tal caso rappresenta l’Enci, e inoltrare richiesta per lo svolgimento della verifica zootecnica per cani da cinghiale badando che la procedura si attivi entro il primo semestre dell’anno per poter poi svolgere la prova nel primo semestre dell’anno successivo.
- Avuto il benestare della sezione locale dell’Enci la domanda va fatta omologare dalla sede centrale di Milano che riconoscerà la prova e fornirà la documentazione utile alla richiesta dei permessi.
- I permessi per lo svolgimento della prova vanno richiesti in prima istanza ai proprietari terrieri su cui le prove si svolgeranno e successivamente inviati alle istituzioni locali preposte al controllo e alla gestione delle attività venatorie (atc-ambiti territoriali di caccia, Provincia, Regione di appartenenza. C’è differenza tra attività svolte su terreni privati, pubblici o in riserve di caccia, così come ci sono limiti temporali oltre i quali non è più possibile introdurre i cani nelle z.p.s. Fate attenzione. Il nulla osta ottenuto vi consentirà di procedere alla verifica e liberare i cani nelle aree designate.
- Con questa documentazione sarete attenti nell’allertare la Polizia Provinciale o chi per loro si occupa di controllare il territorio selvaggio, i carabinieri dell’unità locale, i comuni e quanti possano essere interessati dall’evento per questioni di ordine pubblico, possibili segnalazioni di cani in seguita in aree protette, coincidenza con altri eventi in programma nelle aree boschive, etc.
- Individuate i veterinari più prossimi alle zone e chiedete loro disponibilità qualora nelle giornate qualcuno avesse bisogno di cure mediche per i cani.
- Va da sé che una prova senza cinofili non esiste. Dovrete pertanto comunicare l’evento con largo anticipo e raccogliere le adesioni stabilendo una tariffa di iscrizione a copertura delle spese che dovrete affrontare
- Una volta inviate tutte le autorizzazioni all’Enci sarà possibile ratificare gli Esperti Giudici che avrete scelto e con cui, verosimilmente, avrete già fissato le date delle prove visto il numero degli eventi in forte crescita e quello degli Esperti Giudici un po’ ridotto.
- Curate l’accoglienza e ricordatevi di far indicare dai partecipanti i dati dei soggetti in prova che poi il giudice dovrà identificare, serviranno anche per completare i tracciati con dati completi di ogni soggetto qualificato e relativa qualifica da inviare all’Enci perché siano iscritti nel curriculum di ogni singolo soggetto.
- La sezione locale del gruppo cinofilo potrà fornirvi i blocchi per le relazioni che consegnerete ai giudici, un certo numero di cartellini per una possibile assegnazione di c.a.c. e qualche libretto per le qualifiche, quelli blu per intenderci, qualora i partecipanti avessero dei soggetti che non hanno ancora partecipato a nessuna prova e avessero necessità di farlo.
- Ogni batteria è bene che abbia un accompagnatore esperto delle zone che possa mettere il giudice in condizione di seguire sempre il cane e qualche osservatore di fiducia che sappia posizionarsi con mestiere e controllare con attenzione, senza intervenire, il passaggio del selvatico inseguito, assicurarsi che il cane sia su quella pista e nel caso di più cani liberati contarne il numero per capire se la coppia o la muta sta procedendo in modo unito. L'osservazione dovrà essere un ottimo esperto di caccia perché da quanto riuscirà a comunicare dipende, nel bene e nel male, buona parte dell’esito della prova.
- La verifica zootecnica dell’Esperto Giudice si ferma alla valutazione cinotecnica dei cani e arriva fino all’individuazione di un possibile “vincitore di batteria” proclamato (se c’è) a fine dei turni di sciolta. Da quel punto in poi l’esistenza di una classifica generale non attiene più al lavoro di valutazione del cane ma passa sul piano puramente sportivo e agonistico voluto dall’organizzazione, una fase di confronto più competitiva tra partecipanti che ha sempre in pancia il fascino e l’adrenalina del desiderio di vincere e di primeggiare (non c’è niente di male in un po’ di sana competizione).
- Questa classifica avrà dunque un epilogo e dei vincitori assoluti, starà all’organizzazione provvedere ai premi e ai riconoscimenti per gli equipaggi che si sono iscritti.
Questo a grandi linee è il percorso da intraprendere quando si vuole organizzare una prova cinofila di lavoro omologata dall’Enci. Un percorso che impegna tanto e che solo la passione più sfrenata può alimentare.
Far coincidere eventi, necessità e vicissitudini con la propria vita quotidiana e il proprio lavoro non sarà facile, avrete bisogno in molti casi di fare qualche piccolo salto mortale. Sappiate che solo se avete nel cuore lo spirito giusto e le persone giuste al vostro fianco, fare l’acrobata sarà un altro magnifico momento di divertimento tra i tantissimi che vivrete prima, durante e dopo il vostro evento.
In bocca al lupo!