Black o Lola cercano, avventano, pare che fermino ma è una ferma strana. Si avvicinano a qualcosa e poi, “CAIIII”! Ecco che fanno un balzo indietro leccandosi e armeggiando furiosi con le zampe verso il naso, scuotendo la testa, o zoppicano con un arto sollevato. La vipera ha colpito!
Altro caso: torni a casa bello felice dopo una sessione di allenamento a fine agosto, e la mattina dopo ti accorgi che il cane si gratta a bestia o presenta qui là, attaccate specie dietro le orecchie e sul collo e il ventre, orride zecche.
Ancora: ti sei fatto prendere la mano, e nel campetto tuo segreto sono ore che sotto un sole ancora estivo, spremi il cane dietro a quaglie malandrine. A un certo punto, come di schianto, l’ausiliare pare che gli abbiano tolto la corrente. Vacilla, pare ubriaco, senza forze: colpo di calore!
Abbiamo appena descritto 3 degli inconvenienti tipo d’inizio stagione.
Ora, è sacra religione anche qui, prevenire se possibile:
1) Cercando terreni privi di vipere, cioè, di quelli senza pietre per sciogliere e allenare, avendo poi cura di muovere nelle ore più fresche della giornata. Non solo, sarebbe anche il caso di addestrare bene i selvatici ad ignorarli proprio i rettili, a fuggirli se possibile. Ma non è facile.
2) Antiparassitari in gocce e per via sistemica, devono essere sempre, sempre, sempre somministrati ai cani prima di uscire e secondo le posologie indicate nei flaconi. E così le pulci scappano e le zecche non s’attaccano.
3) Le ore più calde vanno assolutamente evitate. E in ogni caso, se non si caccia nei pressi di fiumi, torrenti o laghetti, è obbligatorio portarsi nel gilet o nella trisacca almeno 1 litro d’acqua a cane per ogni ora di battuta in clima caldo. Esempio: 2 cani per due ore, uguale 4 litri.
A mali estremi, estremi rimedi tuttavia:
1) Siero antiofidico, va somministrato solo se si ha certezza che il cane non ne sia allergico, la posologia secondo quel che indica il foglietto illustrativo. Come sia: a) subito incidere la parte; b) subito far defluire un po’ di sangue, c) subito legare bello stretto a mo’ di laccio emostatico e portare a braccio, di corsa il cane dal veterinario (non farlo muovere per nessuna ragione, o il veleno corre più veloce in corpo).
2) Dare l’antiparassitario, anche uno spruzzo. Poi con alcol e pinzette tipo quelle per le ciglia, rimuovere delicatamente le zecche, una per una. Avendo avuto accortezza di soffocarle prima con un batuffolo di cotone appunto intinto nell’alcol.
3) Far fermare immediatamente il cane, immergerlo se possibile in un bagno moderatamente freddo (acqua a temperatura ambiente) e a braccia caricarlo in macchina e portarlo dal più vicino veterinario.
Se si è tempestivi in tutti i casi, le situazioni si dovrebbero risolvere nel migliore dei modi.
Due elementi emergono tuttavia con forza: 1) è necessario sempre essere accorti e attenti PRIMA, cercando di evitarli i pericoli attraverso la conoscenza. 2) Siero antivipera, coltellino ben affilato, pompetta per succhiare sangue, pinzette, antiparassitari. bottigliette per l’acqua etc. Insomma, NON si può non essere tecnicamente attrezzati a dovere per la caccia d’oggi, e anche per quella di domani!
A voi, sono mai capitate disavventure simili? Diteci la vostra scrivendoci su questa stessa pagina, e raccontateci le vostre storie...