Continuano a rincorrersi fra i cacciatori tesi e opinioni contrastanti sui dispositivi migliori da utilizzare nella caccia con i cani da ferma e coloro che si definiscono più tradizionalisti sostengono non vadano invece neppure impiegati a favore dell’antico campano perché un tempo si cacciava benissimo così. Appunto, un tempo sicuramente era vero. Quando le campagne e i boschi erano ambienti gestiti dalle sapienti mani del popolo rurale di agricoltori, allevatori e boscaioli che ancora abitavano le valli e i monti. Tempi in cui il passaggio nei boschi era normale e non una lotta di sopravvivenza contro rovi, arbusti spontanei nati nei terreni non più coltivati e alberi caduti che negli anni hanno coperto e ostruito quasi ogni passaggio, offrendo invece facile nascondiglio a ungulati, cinghiali e predatori ad essi direttamente connessi come i lupi.
Lontani i tempi in cui parlando di beccacce i luoghi di rimessa erano classici, puntualmente raggiunti da questi selvatici che continuavano a trovarli accoglienti e al cacciatore permettevano la piacevole vista del lavoro dei cani, sicuramente più tranquilli e facilitati nell’incontro rispetto a quelli che servono oggi appunto per perlustrare macchie diventate quasi impenetrabili, dove forse un angolo recondito ospita ancora le beccacce di passaggio. Resistono ancora degli ambienti di montagna con bosco ad alto fusto in cui la caccia mantiene il suo sapore antico ed immutabile, ma è innegabile che in molte altre zone soprattutto caratterizzate da macchia mediterranea e boschi spontanei il cane diventi invisibile già a pochi metri di distanza dal cacciatore. È soprattutto qui che il beeper dimostra la sua utilità facendo individuare al cacciatore la posizione del cane con la possibilità di cacciare in tranquillità e concludere anche correttamente l’azione dopo ore di faticosa ricerca.
Dettagli del Beretti Scolopax Pro
Il modello Scolopax 4.0 è una novità che Beretti ha introdotto per riprodurre il suono del tradizionale campano riproposto anche nella forma del nuovo beeper. Le basse frequenze baritonali dei suoni permettono di riconoscere questi beeper da lunga distanza anche nella vegetazione guidando nella giusta direzione il cacciatore.
La versione Pro arriva in questa stagione con ulteriori aggiornamenti e performance migliorate sia nella ricezione del segnale da lunga distanza con l’uso del radio comando sia nel vano delle batterie a vantaggio della praticità nell’uso. Può risultare duro da inserire le prime volte il pacco delle batterie ma questo accorgimento evita movimenti, falsi spegnimenti anche nel caso di urti durante il movimento nel bosco. Il Beeper Scolopax Pro viene alimentato da 3 normali batterie AA da 1,5 volt facili da reperire e sostituire in caso di consumo che viene comunque segnalato evitando spegnimenti improvvisi. Il beeper è gestibile da radiocomando da cui si possono regolare le semplici impostazioni per controllare fino a 3 collari contemporaneamente. Viene consegnato in dotazione da Beretti anche un magnete per la prima accensione e lo spegnimento definitivo del beeper o per abilitare e disabilitare alcune funzioni. La distanza operativa del radiocomando è di 1800 metri in campo aperto e fino a 300 metri nel caso di bosco fitto o avvallamenti. Con lo Scolopax Pro è possibile scegliere la modalità della propria cacciata che può essere anche silenziosa con la possibilità di far suonare il campano quando si ritiene opportuno e con avviso di cane in ferma con la sola vibrazione del radiocomando.
Le segnalazioni acustiche sono disponibili in tanti suoni diversi per individuare il cane in cerca e 4 diversi suoni del falco per riconoscere il cane in ferma. Il tempo di pausa nella cerca e il ritardo della segnalazione della ferma possono essere regolati da 4 fino a 60 secondi. Interessante è la funzione di “segnalazione olfattiva” cioè un suono differente dalla cerca e dalla ferma che può comunicare al cacciatore un rallentamento del cane che magari ha individuato un’emanazione del selvatico. Il Beeper è completamente impermeabile e può essere utilizzato in tutte le condizioni atmosferiche. Per un risparmio energetico del beeper e una riduzione anche dell’impatto acustico nel bosco Beretti ha brevettato un accorgimento che prevede con il cane in ferma per un tempo prolungato un aumento di pausa tra una segnalazione e l’altra fino ad un massimo di sei secondi. Tanti i dettagli che rendono lo Scolopax Pro un beeper dalla tecnologia avanzata ma di facile gestione anche per quei cacciatori più legati alla tradizione che possono però trovare qui un valido compromesso fra il silenzio del bosco e il piacere di una giornata di caccia serena sempre in contatto con i propri cani.