C’erano il kodiak, l’orso nero e l’orso bruno, mancava il grizzly per completare la serie degli orsi. E il completamento è stato realizzato con una carabina possente, molto simile ad un’arma per caccia africana viste le camerature che giungono al “cattivo” 9,3x62 che picchia decisamente sulla spalla. Bisogna dire che l’arma è elegante, se questo termine si può applicare a un fucile, con il calcio in un sol pezzo in noce di qualità, terminato verso la volata da un puntale di legno duro e verso la spalla da un calciolo di gomma nera.
Il fucile si distingue immediatamente per la canna scanalata, con la scanalatura interrotta poco davanti al puntale dell’astina per costituire la base cilindrica a cui è fissato un anello che regge la tacca di mira. Quest’ultima è decisamente aperta, per una rapida acquisizione della punteria, alla quale corrisponde un mirino protetto da tunnel.
La scanalatura longitudinale della canna corrisponde ad una precisa esigenza di raffreddamento velocissimo, perché a caccia conta il primo colpo, a canna fredda.
Se occorre ripeterlo, con la canna che si è scaldata, bisogna che nel semplice intervallo tar un colpo e l’altro il calore stiano iniziando a dissiparsi. Come tutte le armi della serie 85 anche questa Grizzly ha l’otturatore che chiude con tre alette e si inserisce con precisione nell’azione, che ha posteriormente un foro sagomato per accoglierla.
L’insieme non sciacqua anche ad otturatore completamente arretrato. L’alimentazione è guidata, con la cartuccia che appena rilasciata dal magazzino, a circa metà della corsa di alimentazione, si inserisce con il fondello sotto l’estrattore; l’espulsione è meccanica e non attuata da un piolo a molla. Questo significa che bisogna arretrare completamente l’otturatore per espellere il bossolo e con quella corsa non si rischia di chiudere l’otturatore su una camera vuota.
La finestra di espulsione è sufficientemente ampia da consentire il caricamento dall’alto come nei sistemi Mauser con magazzino fisso, anche se qui l’alimentazione è fornita da un caricatore a pacchetto con presentazione bifilare della munizioni. La sicura, azionata da un cursore sulla destra dell’azione, è a due sole posizioni, sicura e fuoco. La terza posizione, che consente di manovrare l’otturatore pur avendo l’arma in sicura, è attuata da un pulsante davanti al cursore. La manetta di armamento è liscia ma la sua forma, con progressivo ingrossamento fino a terminare con una sfera, ne consente la manovra senza incertezze. La canna è realizzata per rotomartellatura a freddo e il passo di rigatura varia secondo i calibri.