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Sin dal suo primo lancio ufficiale − avvenuto in occasione dello SHOT Show del 2011 − il fucile Ruger American Rifle si è subito conquistato un posto d'onore nel settore delle armi da caccia e da tiro sportivo. Concepito dalla Sturm, Ruger & Co. di Newport, nel New Hampshire − oggi una delle aziende più dinamiche ed attive del comparto armiero USA − come piattaforma Entry Level in grado di offrire buona qualità costruttiva, prestazioni più che accettabili, versatilità anche in rapporto a possibili customizzazioni, peso ridotto e camerature in calibri popolari e diffusi, il tutto a prezzi decisamente accessibilissimi (si parla di meno di 500€ in Italia) anche in tempi di crisi economica.
Al momento sono sette le differenti versioni della piattaforma American Rifle: cinque varianti con cameratura a percussione centrale − ben sette i diversi calibri disponibili per l'intera gamma − e due (differenti per lunghezza di canna) denominate American Rimfire, disponibili per il tiro sportivo e, dove permesso dalla legge, per la caccia ai piccoli nocivi, camerate per i calibri a percussione anulare .22 Long Rifle, .22 Magnum e .17 HMR.
A questa famiglia già numerosa si aggiungerà presto un nuovo membro, a testimonianza del momento di gloria che il Design dello American Rifle sta vivendo: è stato infatti annunciato nei giorni passati l'imminente lancio del modello American Rifle Predator.
Il modello "Predator" è stato pensato come variante più spiccatamente Varmint della piattaforma, per accontentare le necessità e le esigenze di quella che è la tipologia di tiratori che maggiormente negli ultimi tre anni ha dimostrato di essere interessata allo American Rifle. In quanto tale, lo American Rifle Predator presenta alcune caratteristiche peculiari che lo contraddistinguono dalle altre versioni; la prima di queste è senza dubbio la canna, che nel modello Predator è di tipo affusolato, rotomartellata a freddo con brunitura nera su tutta la superficie esterna, e presenza un profilo più pesante rispetto allo Standard della famiglia American Rifle, proprio per migliorare la precisione. Essa presenta inoltre una filettatura alla volata, protetta da una ghiera svitabile quando non in uso, che consente l'utilizzo di silenziatori o soppressori di suono− nei paesi e/o a quei tiratori e in quelle situazioni ove la legge lo permetta − oppure di rompifiamma e/o freni di bocca aggiuntivi.
All'interno dell'affusto, in acciaio al cromo-molibdeno 4140 ricavato dal pieno e brunito, corre un otturatore di diametro molto spesso, con tre tenoni di chiusura, una doppia camma, ed un angolo d'armamento di 70 gradi − ciò significa che, oltre ad offrire un'elevata solidità, la sua manetta d'armamento non si frapporrà mai tra l'occhio del tiratore e l'oculare dell'ottica. Proprio per consentire la rapida installazione di ottiche di puntamento, sulla parte superiore del castello è presente una rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" monolitica, macchinata dal pieno in alluminio.
Fusto e canna sono assicurate saldamente alla calciatura in composito di colore verde oliva tramite il sistema "Power Bedding" brevettato dalla Ruger: un doppio punto d'aggancio in alluminio integrale alla calciatura stessa, che assicura la massima solidità pur lasciando la canna libera di flottare. Il Ruger American Rifle Predator è munito di sicura manuale sulla parte superiore dell'impugnatura, in coda all'otturatore, oltre che di superfici antiscivolo sull'impugnatura e sull'astina e dello scatto Ruger Marksman Adjustable, il cui peso è facilmente regolabile dal tiratore entro limiti di peso che variano dalle due alle cinque libbre (1,36/2,26 Kg. circa). La calciatura del Ruger American Rimfire Predator è altresì munito di due punti d'aggancio per le magliette della cinghia di tracolla, e di un calciolo gommato che aiuta a mantenere sotto controllo il livello di rinculo percepito.
Il Ruger American Rifle Predator sarà distribuito in sei diversi calibri: .204 Ruger, .223 Remington, .22-250 Remington, .243 Winchester, 6.5 Creedmoor e .308 Winchester; l'alimentazione è demandata ad un caricatore amovibile con Dispenser a chiocciola della capacità di cinque colpi per i primi due calibri e di quattro per tutti gli altri.
Dal peso variabile tra i due chili e ottocento grammi e i tre chili, il Ruger American Rifle Predator è lungo in tutto circa un metro e mezzo ed impiega una canna da 22 pollici (55,8 cm.); fa eccezione solo la versione in cal.308, lunga 96,5 centimetri con una canna da 18 pollici (45,7 cm.).
Il Ruger American Rifle Predator sarà distribuito sul mercato statunitense a partire dal mese di giugno, ad un prezzo indicativo al pubblico di 489 Dollari USA − circa 357 Euro al cambio attuale. Non si sa ancora, tuttavia, quando sarà disponibile sul mercato europeo − e a maggior ragione su quello italiano − né quanto costerà da noi. Possiamo solo sperare che l'importatore italiano dei prodotti Ruger − la Bignami S.p.A. di Ora (BZ) − non tardi troppo a renderlo disponibile anche da noi, magari al livello di prezzo abbordabile e competitivo che contraddistingue tutta la linea Ruger American Rifle.
