Remington 700 VTR

I motivi per i quali Remington ha progettato e realizzato questo particolare e originale bolt action riguardano una determinata filosofia che è quella che sta alla base delle armi polivalenti, ossia da caccia e da tiro sportivo. Infatti, sempre più tiratori sportivi si avvicinano alla caccia di selezione e viceversa. Tanto è vero che la sigla VTR sta proprio per Varmint Tactical Rifle. Tuttavia, riuscire ad unire, nella stessa arma, tutte le caratteristiche tecniche peculiari di entrambe le tipologie d’arma, caccia e tiro, presuppone una conoscenza approfondita di entrambe le tecniche, e una certa dose di spirito creativo e innovativo.

Remington VTR 
A limitare ulteriormente la sensazione di rinculo sulla spalla del tiratore, oltre al freno di bocca, ci pensa un generoso calciolo di ultima generazione

Da queste esigenze, quindi, nascono: la canna triangolare, quintessenza della canna che riesce a disperdere più velocemente il calore, conditio sine qua non per il tiratore; il freno di bocca radiale posto sulla parte superiore della canna, utilissimo per ridurre il rilevamento, nemico del cacciatore che deve vedere la reazione del selvatico al colpo, soprattutto a lunga distanza; la calciatura sintetica mold con asta piatta, essenziale per affrontare le escursioni termiche, le condizioni meteo più avverse, gli appoggi più ostili, in modo tale da garantire la massima precisione possibile in unione con la totale insensibilità a quelle condizioni che sfavoriscono o compromettono la precisione; il calciolo R3, utile ad assorbire il massimo del rinculo, anche questa esigenza indispensabile per non spostare troppo l’occhio del cacciatore dal bersaglio al tiro. Ecco perché e per che cosa è nato il Remington 700 VTR.

Remington VTR 
Particolare del freno di bocca integrale della carabina VTR. Questo artificio ha offerto buone prestazioni nella limitazione del rinculo dell’arma e, soprattutto, nel contenimento del rilevamento

Caratteristiche tecniche. La serie VTR, nata nel 2008, è oggi disponibile in sette varianti. L’arma della prova è una bolt action con calciatura sintetica mold green, camerata in calibro .308 Winchester, avente canna in acciaio al carbonio satinato opaco. La canna, rotomartellata, è lunga 56 cm (22”) e ha passo di rigatura pari a 12” a sei principi destrorsi, molto efficace per stabilizzare correttamente palle comprese tra i 130 e i 168 grani. Il profilo triangolare con i vertici smussati della canna dissipa al massimo il calore perché presenta una superficie maggiorata rispetto ad un pari profilo tondo e, in più, presenta una rigidità superiore, il tutto a beneficio della precisione globale. Nei pressi della volta presenta un freno di bocca integrale a tre feritoie lunghe 5 mm ciascuna: il tratto di canna interessato al freno è lungo 43,76 mm ed è sovralesato al diametro di 10 mm. La canna del VTR non è totalmente flottante poiché poggia sul vertice dell’astina per mezzo di due risalti: l’asta presenta un dente verticale che fa da punto di pressione in corrispondenza dell’ultima delle due viti a brugola con le quali la calciatura si unisce al complesso canna-azione, quella anteriore della guardia del grilletto.

È un’arma dotata di calciatura in un bellissimo sintetico Hogue, con pala fornita di spesso calciolo in gomma R3 di ultima generazione; lungo l’asta e sulla pistola si trovano degli utili pannelli in gomma morbida per migliorarne il grip anche con mani bagnate. Presenti anche tre utili perni forati cui inserire le magliette porta cinghia, due sull’asta, uno per il bipede e uno per la cinghia, e uno sul dorso inferiore del calcio per la cinghia. Il calcio sintetico, quando ben fatto, come questo, fornisce maggior robustezza e resistenza rispetto a un omologo calcio in legno, soprattutto in termini di sensibilità alle temperature e all’umidità. Per la VTR Remington si è affidata alla Hogue come fornitore della calciatura. L’astina è massiccia, con profilo a gondola, adatta a essere appoggiata su zaini e basi tipiche di altane, parate e treppiedi.

Remington VTR 
Il package della carabina bolt-action Remington 700 VTR-Burris XTR consente all’utente prestazioni eccellenti out-of-the-box a costi davvero competitivi

Al fine di disperdere ulteriormente calore dalla canna e, nel contempo, alleggerire la calciatura, sull’astina sono state previste tre ampie feritoie rettangolari per lato. La canna, avente conicità molto accentuata, è in acciaio al carbonio con finitura pesante satinata antiriflesso (Matte Blue). La canna non è totalmente flottante: all’estremità dell’asta presenta un dente verticale che fa da punto di pressione in corrispondenza dell’ultima delle tre viti a brugola con le quali la calciatura si collega al complesso azione-canna, quella anteriore della guardia del grilletto.

L’otturatore, che presenta due tenoni in posizione anteriore, possiede l’espulsore a piolo caricato a molla e fermato da un perno, mentre l’estrattore è del tipo a molla sagomata, di originale progettazione Remington.

Remington VTR 
L’astina della carabina Remington 700 VTR è stata appositamente realizzata con una tipica sezione a gondola che ben si adatta a tutte le tipologie di appoggi da caccia e da tiro sportivo

L’otturatore è composto da tre parti realizzate separatamente: due, la testa e le alette di chiusura, sono unite tramite saldatura, mentre il corpo principale formato da manetta, piano inclinato, corpo tubolare e tenoni, volti all’estrazione primaria, è ricavato per microfusione e unito agli altri due mediante saldatura in lega d’argento e brasatura. Sul lato destro del castello, proprio accanto al tappo posteriore dell’otturatore, è stata posizionata la levetta della sicura, a due posizioni. In posizione Safe, la leva blocca il meccanismo di scatto e disarma il grilletto ma non blocca l’otturatore.

Il pacchetto di scatto è di ultima generazione del tipo X-Mark Pro Adjustable, a due leve, dotato di utilissima finitura in nickel e teflon. Dovendo impiegare l’arma per la caccia di selezione con ottica variabile 3-12x, ho provveduto a regolare il peso dello scatto a 2 libbre (900 g circa).

Il sottoguardia è realizzato in lega leggera satinata e viene fissato alla meccanica tramite due viti a brugola. Accanto al grilletto, in posizione avanzata e perfettamente a filo con la calciatura, si trova il pulsante di sblocco dell’otturatore.

Remington VTR 
Particolarmente azzeccato l’accostamento cromatico dell’arma e dell’ottica, utile ed efficace in situazioni di caccia

Il serbatoio della VTR è del tipo fisso, bifilare, con piastra inferiore di chiusura, all’interno del quale agisce una molla a W. L’apertura della piastra viene comandata da un bottoncino che si trova proprio davanti al grilletto, appena sotto la parte superiore del sottoguardia: il suo azionamento è stato regolato con un peso piuttosto alto di pressione per evitare le aperture accidentali. La capacità massima del serbatoio per questa versione in calibro .308 è di quattro colpi, i quali sommandosi a quello in canna, portano a un totale di cinque i colpi disponibili nella carabina.

Il rinculo è piuttosto limitato, grazie alla calciatura diritta e al generoso calciolo R3 capace di mantenere la sensazione di rinculo sulla spalla a livelli sopportabili ai più.

Il VTR pesa 3405 g mentre le sue dimensioni si attestano ad appena 105 cm di lunghezza.

Per il mio test, in abbinamento con la VTR ho scelto un’ottica a ingrandimenti variabili della serie “militare” della Burris, la XTR-312 3-12x50 mm dotato del reticolo Ballistic Mil Dot illuminabile.

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Il proiettile Sierra GameKing è tutt’oggi un prodotto estremamente affidabile, preciso ed economico. Si è infatti rivelato ottimale per i tiri di caccia a lunga distanza

La munizione del test. La scelta della munizione l’ho basata sui due parametri più importanti: primo, l’estrema variabilità delle caratteristiche fisico-anatomiche delle specie di ungulati che avevo in mente di cacciare (capriolo, daino e cervo), perdipiù in ambienti e distanze di tiro molto diversi tra loro; secondo, le caratteristiche del reticolo balistico del Burris XTR che esigeva una munizione ad hoc, oltreché precisa e costante. Pertanto, non è stato per nulla facile capire, e trovare, la munizione ideale. Alla fine ho trovato il prodotto ideale: si tratta della munizione Federal Premium con palla Sierra GameKing da 165 grani. Questo munizionamento ha fornito prestazioni balistiche esterne molto buone soprattutto su una canna da 56 cm con freno di bocca; per ciò che concerne la balistica terminale, si è dimostrata all’altezza di poter fornire eccellenti prestazioni, in termini di potere d’arresto e rispetto delle carni su questi tre selvatici che, a conti fatti, rappresentano più del 90% del totale dei piani d’abbattimento d’ungulati nel nostro Paese.

Eccovi di seguito, le caratteristiche di base di questo munizionamento.

Federal Premium Sierra GK da 165 grani (P308C).

Velocità alla bocca:                 823 m/s

Energia alla bocca:                 369 Kgm

Energia a 100 m:                     319 Kgm

Energia a 200 m:                     275 Kgm

Energia a 300 m:                     240 Kgm

Al poligono, l’azzeramento è stato effettuato alla distanza di 100 m con controlli a 200, 300 e 400 m, data la particolare costituzione del reticolo e del sistema di compensazione della caduta del proiettile. Sono stati sufficienti una mezza dozzina di colpi per ottenere il completo azzeramento del trinomio ottica/arma/munizione a 100 m con la munizione commerciale Federal Premium Sierra GK da 165 grani: la miglior rosata (di tre colpi) ottenuta è stata di 12x8 mm. Prestazioni già più che ottime, dunque, per una munizione commerciale.

Remington VTR 
I cacciatori delle Alpi e dell’Appennino troveranno la precisione e la costanza di rendimento della carabina Remington 700 VTR in .308 Winchester molto utile per le condizioni di tiro più estreme

A caccia di selezione. Con la VTR ho potuto effettuare il prelievo di undici caprioli, quattro daini e un cervo, per cui sono stato in grado di raccogliere un’ampia gamma di indicazioni tecnico-pratiche per la prova in questione, soprattutto perché le distanze di tiro sono risultate comprese tra i 19 e i 434 m, su selvatici diversi tra loro, e in condizioni di tiro e di ambiente assai eterogenee. Devo dire che un calibro e una munizione così ben bilanciati possono sembrar facili da gestire a caccia – e lo sono abbastanza, a dir il vero – ma il raggiungere il 100% delle performance potenziali è tutt’altra storia, specialmente se si deve (o si pretende) raggiungere tale 100% in contesti venatori e ambientali molto diversi tra loro.

Ma tant’è: 16 selvatici con 17 colpi sparati (solo una daina ha richiesto un secondo colpo).

Remington VTR 
La carabina Remington 700 VTR in .308 Winchester, qualora coadiuvato da un cannocchiale con reticolo balistico, è l’arma ideale per il tiro di caccia di selezione a medie e lunghe distanze sui selvatici tipici dell’area mediterranea

In conclusione, le tre stagioni passate a caccia con la VTR mi hanno concesso un concentrato tra arma/calibro/ottica e munizione estremamente bilanciato, preciso e affidabile in ogni condizione ambientale, meteorologica e di impiego venatorio. La parte più difficile da affrontare, in prima battuta, è stata senz’altro la scelta della munizione. Risolta la quale, tuttavia, devo ammettere che gli euro impiegati per assemblare questa combo micidiale mi son sembrati tra i migliori spesi da quando vado a caccia (e son più di tre decenni ormai).

Chiaro che questo trinomio si presenti un po’ impegnativo, soprattutto perché adatto a un impiego a lunga distanza e da postazioni di tiro fisse, pertanto è necessario prendere confidenza con il peso dello scatto e con la sua balistica esterna, e curare moltissimo la qualità degli appoggi, in modo tale da poterlo sfruttare al massimo delle sue potenzialità. Fatto ciò, le soddisfazioni che se ne possono godere saranno davvero tante e di gran valore.