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Gli Express (fucili a doppia canna rigata) hanno sempre affascinato i migliori cacciatori. Non sempre se ne ha bisogno, ma nella vita c'è altro oltre allo "stretto indispensabile" di cui cantava Baloo ne "Il libro della Giungla", e i possessori di Express possono confermare come, quando ci si "acclimata" ad un buon fucile a doppia canna rigata le cui tolleranze siano sufficientemente strette da garantire una buona precisione, difficilmente poi si vorrà tornare indietro.
L'Express, un'assicurazione sulla vita
In particolar modo nella caccia ai "Cinque Grandi africani", ovvero le prede più difficili e pericolose delle quali ci si possa mettere a caccia nel Continente Nero, la possibilità di tirare immediatamente un secondo colpo è fondamentale. A titolo di mero esempio: quando si va a caccia di bufali, la possibilità di finire con un secondo colpo l'animale inferocito, ferito o spaventato, che ci carica, può fare la differenza tra la vita e la morte. Certo, si suppone che chi caccia sia in patria che all'estero (in particolare chi effettua viaggi di caccia esotici) abbia a disposizione un certo patrimonio, ma anche per questi fortunati possedere due distinti Express può essere una complicazione inutile e costosa; l'alternativa è un'arma che impieghi una munizione "a tutto tondo" come la .375 Flanged Magnum, conosciuta anche come .375 Nitro Express, ovvero la versione con collarino del .375 Holland & Holland Magnum.
Il livello d'energia alla bocca del .375 Flanged Magnum − circa 5200 Joule − è solo a malapena inferiore a quello del .375 H&H Magnum, ma superiore di oltre il 10% a quello del 9,3x74R. Un'arma camerata per questo calibro risulterebbe dunque controllabile nelle cacce in battuta tipicamente europee, ed offrirebbe un elevato potere d'arresto necessario ad abbattere anche le più importanti prede africane, seppur con le dovute eccezioni: si tratta infatti di un calibro troppo poco potente per i grandi pachidermi, e decisamente l'assetto delle due canne giustapposte non è adeguato ai tiri di precisione sulle lunghe distanze in campo aperto.
Il nostro "candidato"
Poiché chi scrive ha già provato un Krieghoff "Big Five" in una battuta di caccia in Camerun più di 15 anni fa, la scelta non poteva che cadere ancora una volta su questo modello tecnicamente perfetto.
I punti di forza di quest'arma, lunga poco più di un metro, includono due canne da 60 centimetri perfettamente solidali l'una all'altra che offrono stabilità ed ottime prestazioni.
Inoltre, il sistema d'armamento manuale consente il trasporto dell'arma carica in tutta sicurezza, e lo scatto è considerato uno dei migliori che sia mai stato utilizzato su un Express.
Avremmo voluto testare l'arma sia al poligono che sui percorsi di caccia, portandola con noi in battute di caccia grossa autunnali e invernali in nord Europa ed in una battuta di caccia in Africa; purtroppo, a causa di problemi tecnici, non abbiamo avuto modo di procedere con quest'ultima parte della prova e ci siamo dovuti accontentare di provare l'Express in maniera più "domestica".
Krieghoff "Big Five"
L'azienda ci ha inviato una variante particolarmente elegante del modello "Big Five": calciatura ed astina in legno (Burl grado 3) e bascula incisa con le effigi di un leopardo, di una lepre e di un'antilope roana. Questa versione del Krieghoff "Big Five", che viene fornita di fabbrica già munita di cannocchiale di puntamento Leica Magnus 2-10x42mm montata su attacco di tipo pivot ed azzerata, ammonta indicativamente a 17.000 Euro, prezzo incluso IVA, in Germania.
Il Krieghoff "Big Five" alla prova sul campo
Spesso si trovano mire in plastica su armi da caccia molto fini... ma decisamente non sono adeguate allo scopo, e si sposano male con l'estetica generale dell'arma. Sul modello Krieghoff "Big Five", l'attacco pivot per l'ottica non ci farà vincere alcun concorso di bellezza − forse un'attacco di tipo Ziegler sarebbe stato esteticamente più appropriato − ma di certo è stabile, solido e pratico, più che adatto allo scopo.
Mancandoci il tempo di portarci ad un poligono di tiro troppo lontano ma più adeguato al test, abbiamo deciso provare l'arma all'aperto il giorno stesso in cui l'abbiamo ricevuta. Due tiri rapidi effettuati in piedi su un bersaglio alla distanza di settanta passi, con gli ingrandimenti dell'ottica regolati su 8x, hanno dato come risultato due fori che... sembravano uno: esattamente tre centimetri sopra il centro del bersaglio e ad 1.3 centimetri di distanza l'uno dall'altro.
Per farci un'idea migliore delle prestazioni dell'arma, ci siamo di nuovo precipitati in piazzola, e dopo tre minuti avevamo già sparato altri due colpi: stavolta si sono posizionati sei centimetri e mezzo sopra il centro del bersaglio e a sei centimetri di distanza l'uno dall'altro, ma all'interno del medesimo anello. Ottime prestazioni, visto che abbiamo sparato subito dopo aver corso per simulare le condizioni di stress fisico con cui il cacciatore potrebbe dover convivere in battuta.
Per il primo test, la Krieghoff ci ha fornito munizioni Norma African PH con palle Woodleigh da 300 grani, sia FMJ che con punta scamiciata. Nella prova successiva abbiamo dunque testato la consistenza delle prestazioni dei due caricamenti.
Prima ancora, tuttavia, abbiamo portato il fucile ad una battuta di caccia; con due scariche, un cinghiale ed una volpe sono stati abbattuti – entrambi al secondo colpo, dobbiamo ammetterlo, probabilmente a causa di eccessiva fretta da parte nostra, anche se nonostante il peso con tanto di ottica, dobbiamo ammettere che l'arma è estremamente brandeggiabile.
I risultati all'inizio della stagione di caccia sono stati eccellenti: nelle prime uscite abbiamo abbattuto due cinghiali, un cervo e due volpi. Tuttavia, le munizioni Norma non si sono sempre rivelati soddisfacenti in termini di prestazioni, anche laddove la preda sia stata attinta al torace (cuore e polmoni). In un paio di casi, ci sono voluti due o tre tiri consecutivi ben piazzati per abbattere la preda. Le palle Woodleigh si sono dimostrate semplicemente troppo potenti per la selvaggina europea, notoriamente di taglia medio-piccola: non fanno in tempo a scaricare sufficiente energia sul bersaglio prima di uscire.
Per la caccia alla selvaggina europea, dunque, una soluzione potrebbe essere l'impiego di canne di riserva. Dopo un breve consulto con l'azienda, abbiamo scelto una coppia di canne in calibro 8x57 JRS: tale set viene fornito con una serie d'inserti metallici che sono installabili alla volata per regolare l'accoppiamento delle canne e la distanza tra le stesse, in modo da mantenere le prestazioni costanti anche dopo una conversione di calibro ed impedire che le canne si muovano lateralmente quando si spara.
Alla fine, abbiamo deciso di usare lo stesso cannocchiale di puntamento sull'arma in entrambi i calibri ora disponibili: per la precisione non il citato Leica Magnus, ma uno Swarovski Z6i 1-6x24mm, più piccolo, ideale per la caccia in battuta sulle brevi e medie distanze.
Prova con munizioni RWS Evolution 8x57 JRS
Il fucile è rientrato così "assettato" poco prima che iniziasse la stagione della caccia in battuta. Un breve test in campo aperto con le canne in calibro 8x57 JRS, caricate con munizioni RWS Evolution con palle da 200 grani, sia con ottica di puntamento che con le mire metalliche, ha dato risultati soddisfacenti.
Due giorni dopo abbiamo partecipato ad una battuta di caccia in una riserva privata. Con due scariche consecutive, entrambe sparate dalla distanza di circa trenta passi abbiamo abbattuto un cinghiale dell'età di due anni ed un cervo di buona costituzione di "Classe 2b" in base alla normativa tedesca (mezza età ma con palco di dimensioni sotto standard). Ad un breve esame, tutti e quattro i colpi si sono rivelati essere fatali, anche se in entrambi i casi si è doppiato perché... con gli Express viene quasi istintivo doppiare il colpo quando non si abbia la sensazione immediata dell'abbattimento della preda.
Tre settimane dopo, nel corso di un'altra battuta di caccia, abbiamo abbattuto un cinghiale adulto con una scarica, mentre il nostro compagno di caccia ci ha battuti sul tempo per tre volte, abbattendo due cinghialetti e un altro cinghiale adulto... combinazione, anche lui con un Express Krieghoff, il suo in calibro 9.3x74R.
Al poligono
Dopo la seconda scarica, le due canne si erano liberate del tutto di qualsiasi traccia di lubrificante, e si sono comportate egregiamente. Ad arma fredda, un tiro a 100 metri con munizioni RWS Evolution calibro 8x57 JRS ha dato come risultato due fori perfettamente allineati, a 4.7 centimetri di distanza l'uno dall'altro; la distanza si è ridotta a 2.5 centimetri quando abbiamo doppiato i colpi, ancora una volta ad arma fredda, da cinquanta metri.
E tuttavia, le canne in calibro .375 Flanged Magnum Nitro Express si sono rivelate ancora pià precise: da cento metri di distanza, i due colpi hanno procurato sul bersaglio due fori distanziati l'uno dall'altro di appena 1.7cm; ai successivi tentativi da cinquanta metri − la distanza tipica nella battuta al bufalo − due scariche consecutive con palle rispettivamente a punta scamiciata ed FMJ, entrambe sparate a canne fredde, hanno dato come risultato fori distanziati di 2.2 centimetri l'uno dall'altro.
Dati tecnici
Modello | KRIEGHOFF Classic Big Five |
Calibro | .375 Flanged Magnum Nitro Express |
Lunghezza canne | 600 mm |
Lunghezza totale | 1.040 mm |
Peso dello scatto | 2.100 g (anteriore, canna destra), 2.500 g (posteriore, canna sinistra) |
Peso totale | 4.300 g |
Caratteristiche: Doppio grilletto, armamento manuale, calcio in noce grado 3 con poggiaguancia alla tedesca e Recoil Pad in gomma da 15mm, bascula incisa, finitura protettiva nitridata, mira posteriore a V, mira anteriore fissa, predisposizione per ottiche di puntamento.
Conclusioni
Un Express Krieghoff in calibro .375 Flanged Magnum con caricamenti da caccia grossa, sia FMJ che con punta scamiciata, è tutto ciò che vi serve per cacciare con successo i grandi africani e le ben più modeste prede europee. Non è economico, ma come tutte le cose, anche le armi di prima categoria costano, e parecchio. Non tutti potranno permetterselo, ma se potete, di sicuro vi servirà al meglio.
Tuttavia, quando comprate un Express di marca Krieghoff, dovete mettere in conto un costo extra non incluso nel prezzo base per il sofisticato sistema d'espulsori "intelligenti" IES, che consente di disattivare l'espulsione automatica dei bossoli tirando indietro la leva d'armamento manuale prima di aprire la bascula, in modo da estrarre manualmente i bossoli stessi dalle camere. L'utilità di un simile sistema non ha certo bisogno di essere spiegata...