A caccia con Franchi Horizon Wood: uscita selettiva al cinghiale con la nuova carabina bolt action 

Si presenta come un’arma dal fascino classico la versione Wood della carabina bolt action Franchi Horizon. I legni in noce scelto appagano lo sguardo e non appesantiscono il brandeggio di quest’arma utile alla caccia selettiva da appostamento ma indubbiamente godibile anche nella cerca dei grandi ungulati. Abbiamo avuto occasione di provarla durante la Franchi Experience, un’occasione dataci dall’azienda per testare prima la precisione della carabina Horizon in poligono, poi le derivanti sensazioni direttamente a caccia.

Video: Caccia al cinghiale con la carabina Franchi Horizon Wood


Carabina bolt action Franchi Horizon Wood

Carabina  Franchi Horizon Wood
L'otturatore fluted in acciaio cromato a tre tenoni della Horizon ha un'azione rapida e sicura 

La carabina Horizon Wood è disponibile nei calibri .308 WIN, .30-06 SPRG e .300 WIN MAG, con manetta conica alleggerita e otturatore scanalato Relia Bolt a tre tenoni che garantisce un'apertura di 60° anche con ottiche di grandi dimensioni. Nel caso della nostra prova abbiamo avuto in dotazione la carabina nel calibro .308 Winchester. Franchi per la realizzazione della Wood, come per tutte le carabine Horizon, ha seguito le indicazioni fornite dalla piattaforma di sviluppo Evolved Ergonom-X, che grazie all'osservazione delle abitudini venatorie di più di mille cacciatori, restituisce la carabina dalle forme e dal grip ottimali. Grande attenzione dunque alla qualità in un rapporto con il prezzo che si può definire aggressivo con la Horinzon che arriva al pubblico ad un prezzo consigliato di circa 1100 euro. Dotata di caricatore amovibile da 3 colpi in tutti i calibri, Horizon Wood ha scatto Relia Trigger regolabile e facilmente accessibile, anche indossando guanti. Come tutte le carabine bolt action Horizon, è certificata per garantire la precisione di 1 M.O.A. su tre colpi sparati e gode di 7 anni di garanzia. La canna ottenuta per rotomartellatura a freddo ha passo di rigatura da 11 pollici. Nel nostro caso la lunghezza della canna è di 56 cm ma è disponibile anche nella lunghezza da 61 cm con filettatura in volata per l’applicazione di freni di bocca o silenziatori dove consentiti. L’otturatore fluted  in acciaio cromato a tre tenoni è scorrevole e sicuro nell’azione. Il peso notevolmente bilanciato della carabina è di 2,9 kg. Piacevole e funzionale il grip degli zigrini eseguiti su tutte le superfici di contatto dei legni in noce. Il trattamento Weathercoat Wood, applicato alla calciatura, migliora la resistenza del legno proteggendolo dagli agenti atmosferici. Il calciolo morbido Tsa aumenta il comfort e riduce gli effetti negativi alla spalla durante lo sparo. 

 

La carabina Horizon Wood in poligono

Calcio della carabina Franchi Horizon Wood 
Il calciolo TSA ammortizza gli effetti negativi dello sparo 
Rosata
Sono stati necessari pochi colpi in poligono per tarare la carabina Horizon Wood e ottenere una rosata compatta e affidabile per il tiro poi a caccia

L’appuntamento con lo staff Franchi è al poligono di tiro Mercorelli di San Ginesio nelle Marche, un contesto accogliente immerso nella natura dove inizia il nostro test sparando sui bersagli alla distanza di 100 metri per la taratura della carabina Horizon. 

Utilizzando ottica Steiner ad ingrandimenti variabili utili alla caccia selettiva che dovremo affrontare iniziamo la nostra prova. Sono sufficienti 4 colpi per raggiungere la perfetta taratura dell’arma ottenendo dal nostro appoggio una rosata compatta nella zona vicina al centro del bersaglio. La sensazione è già positiva allo sparo, l’arma è stabile e morbida alla spalla, questo ci consente di tirare senza stress evitando quindi strappi e indecisioni. Lo scatto è netto e preciso, al punto da indurci a provare anche lo stecher immaginando la situazione di caccia. Con lo scatto alleggerito si conferma e anzi migliora la precisione nel momento del tiro, segno evidente che siamo pronti a partire per la caccia. Saranno i boschi di Fiordimonte a decidere la conclusione della nostra esperienza con l’attesa serale dei cinghiali da altana.

La nostra esperienza a caccia 

Cacciatore con carabina Franchi Horizon Wood
In una serata di fine estate abbiamo atteso da altana in Valle di Fiordimonte l'uscita serale dei cinghiali per procedere al prelievo selettivo

Consumo l’attesa nel silenzio, osservando ogni dettaglio in movimento nell’ambiente che circonda l’altana  attraverso l’ottica che cerca di catturare gli ultimi bagliori di luce. Una folata di vento sembra annunciare un leggero calpestio in lontananza, un grugnito sommesso non lascia ombra di dubbio, la sagoma di un cinghiale appare lontana al limite del bosco, è il momento della verità. La pochissima luce a disposizione mi impone di fare velocemente le ultime valutazioni; la distanza intorno ai 130 metri appare impegnativa ma non impossibile. 

Data la totale sicurezza del luogo e della posizione del cinghiale che si muove a ridosso di una sponda erbosa pronta a fermare la corsa del proiettile decido di tirare. Comunico la scelta soltanto a gesti al mio operatore che ormai non riesce più a focalizzare con l’obbiettivo il selvatico in lontananza. Attendo che l’animale sia in posizione laterale perché sembra un maschio di notevoli dimensioni e voglio essere certo di poter piazzare il colpo dietro alla spalla in zona vitale. L’emozione e il respiro trattenuto non mi fanno neanche avvertire il fragore dello sparo mentre lascio partire la fucilata che arriva dritta sul selvatico. Un grido e una corsa immediata verso il bosco mi confermano di aver mirato giusto anche se il cinghiale non è caduto sul colpo. Aspettiamo minuti interminabili prima di raggiungere il punto dello sparo sperando che l’animale sia fermo nei paraggi, ma non ci sono tracce di sangue o resti del cinghiale. Soltanto affidandomi ad una sensazione di certezza per la mira presa e il conseguente grido del selvatico chiedo al titolare Luca Ascani e allo staff di Valle di Fiordimonte di assecondare le mie ricerche convinto che il cinghiale non avrebbe potuto fare molta strada. 

Cacciatore con cinghiale
La felice conclusione della nostra uscita con il recupero di un bellissimo maschio di cinghiale di grandi dimensioni,. Il selvatico colpito in zona vitale è riuscito a portarsi ai margini del bosco a circa 300 metri di distanza prima di cadere

La caccia, anche nei momenti di maggiore emozione ed enfasi richiede lucidità e freddezza, quindi decidiamo saggiamente di interrompere momentaneamente le ricerche per tentare il recupero all’alba di un selvatico che ferito potrebbe rivelarsi pericoloso al buio. Fortunatamente in estate sono poche le ore che dividono le albe e i tramonti e di primo mattino siamo di nuovo pronti. Effettivamente di giorno la situazione appare immediatamente più semplice da ricostruire e poche centinaia di metri dopo il punto di sparo dietro un leggero avvallamento ai limiti del bosco iniziano delle evidenti tracce di sangue che ci guidano verso la sagoma del bellissimo cinghiale morto fra i ginepri. Il foro di entrata del proiettile corrisponde esattamente al punto di mira ma la mole del selvatico di circa 140 kg è molto più importante di quanto non sembrasse al crepuscolo dunque capace di reggere l’impatto immediato del proiettile. La soddisfazione dell’avvenuto recupero è il meritato coronamento di un’esperienza che è riuscita a farmi scoprire molto più di una nuova carabina, la sensazione di sicurezza allo sparo che può dare un’arma al cacciatore deciso ad andare fino in fondo nelle ricerche perché certo di aver fatto centro. Questa è la caccia, fatiche e soddisfazioni per chi non ha incertezze nei mezzi che usa ed è pronto a dare il massimo per il rispetto del selvatico e di qualcosa in cui crede fermamente.


Per ulteriori informazioni sulla carabina bolt action Horizon Wood, visita il sito Franchi.