Sembra inarrestabile la creatività Benelli nel proporre nuove versioni della carabina bolt action Lupo che possano, per precisi dettagli tecnici ed estetici, accontentare anche i più attenti cacciatori alla ricerca di nuove soluzioni.
Abbiamo conosciuto sul campo la Lupo BE.S.T. Grey Elevated II che con la calciatura in tecnopolimero e trattamento opaco BE.S.T. vanta caratteristiche di resistenza e leggerezza compatibili con una caccia dinamica senza alcun timore di ostacoli ambientali o agenti esterni. Una versione che si addice agli amanti del mimetismo dato il rivestimento camo real tree optifade che dà al design dell’arma un aspetto anche moderno e aggressivo.
A questo si abbina il colore del trattamento BE.S.T. che come sappiamo oltre a svolgere una funzione protettiva delle superfici metalliche dalla corrosione nel tempo, agevola anche la scorrevolezza e la funzionalità generale dell’arma.
Benelli Surface Treatment è la soluzione contro ruggine, corrosione e usura e nel modello Lupo BE.S.T. Grey nell'esclusiva colorazione Metal Grey opaca è applicato su scatola di otturazione, leva blocco otturatore, otturatore, manetta, canna e coprifiletto.
Video: Test Benelli Lupo Be.S.T. Grey Elevated II calibro .308 Win. con cannocchiale Steiner Ranger 3-18x56
Carabina bolt action Benelli Lupo BE.S.T. Grey Elevated II alle linee di tiro
Ospiti di Benelli, abbiamo iniziato il nostro test sparando con la carabina Lupo alle linee di tiro del poligono Mercorelli nelle Marche, alle distanze di 100 e 200 metri. Utilizzando l’arma nel calibro .308 Winchester e dotata di ottica Steiner Ranger a ingrandimenti variabili 3-18x56 abbiamo appurato la precisione che Benelli garantisce per questa carabina. Con munizioni Sako Hammerhead da 150 grani le rosate sono state positive ad entrambe le distanze senza la necessità di adeguare la taratura, con una compensazione naturale minima di qualche cm nei 200 metri. Lo scatto è risultato molto pulito e può essere regolato dai 900 grammi ai 2 kg.
Notevole l’ergonomia data dalle superfici di contatto della calciatura con il nasello morbido che nel tiro impostato permette una comoda presa di mira accurata. Il sistema di smorzamento del rinculo Progressive Comfort all’interno della pala del calcio attenua gli effetti negativi dello sparo alla spalla diminuendo lo stress per il cacciatore e rendendo l’arma gestibile evitando strappi anche nell’eventualità di doppiaggio del colpo. Il peso complessivo della Lupo BE.S.T Grey è di circa 3,1 kg e questo la rende un’arma indicata alla caccia vagante in territori anche di montagna dove il trasporto di una carabina ingombrante può diventare un problema.
Noi per avere una visione completa del suo impiego abbiamo utilizzato l’arma sia in altana sia cacciando alla cerca, muovendoci senza problemi fra i boschi e le colline di Fiordimonte. A dire il vero è mancato davvero poco anche alla conclusione dell’azione e al tiro decisivo su un cinghiale che avevamo avvistato e seguito a distanza per un lungo tragitto nel bosco fino a un sentiero che ci ha condotto agli ultimi metri dove il selvatico ci ha avvertiti ed è fuggito nel folto del bosco un attimo prima del colpo. Restano l’emozione e il piacere della caccia vissuta e la certezza della precisione della Lupo che al poligono nei tiri di taratura ha immediatamente dimostrato l’affidabilità garantita da Benelli con colpi e prestazioni costantemente sovrapponibili alle diverse distanze di 100 e 200 metri.
La carabina Lupo BE.S.T. Grey è disponibile nei calibri .30-06 Springfield, .308 Winchester, 300 Winchester Magnum e 6,5 Creedmoor; le canne criogeniche sono disponibili nelle lunghezze di 56 cm e 61 cm.
Per ulteriori informazioni sulla carabina bolt action Lupo, visita il sito Benelli.
