Una curiosità ed un piacere a cui ormai pochi resistono, i piccoli calibri. L'azienda Fausti pone da tempo molta attenzione verso questo tipo di fucili e questo modo diverso ed entusiasmante di vivere la caccia.
Nella vasta gamma di armi fini che le sorelle di Marcheno propongono, osserviamo da vicino e vediamo in azione alle linee di tiro del Game Fair, la doppietta Dea in calibro .410.
Un fucile che Barbara Fausti definisce un vero e proprio invito per le giovani generazioni di nuovi cacciatori, che vogliano godere del piacere della caccia attraverso un'arma elegante, leggera, ed anche estremamente efficace nelle giuste distanze dimensionate al calibro, come ci darà modo di vedere Giovanni Pierotti, cacciatore a tutto campo e testimonial dell'azienda Fausti.
La doppietta Dea calibro .410 ha un'aspetto classico, nasce da una bascula Box Lock dedicata a questo calibro e viene ricavata dalla lavorazione dei materiali dal pieno, nessuna parte è in acciaio microfuso, a garanzia di ottima qualità e solidità dell'arma.
Le cartelle sono lunghe e la finitura finale prevede due versioni, una in colore argento vecchio e una tartarugata.
Le incisioni sono tutte eseguite a mano con la tecnica del bulino e firmate dal maestro incisore.
La guardia è lunga e dona alle linee dell'arma un aspetto ancor più raffinato, oltre che una maggiore funzionalità nel momento del brandeggio. I legni in noce scelto finiti ad olio, sono zigrinati a passo fine, si sposano perfettamente alle parti metalliche dando una duplice piacevole sensazione visiva ed al tatto nell'utilizzo.
Video: Fausti doppietta Dea calibro 410
Fausti Dea .410 alla prova di tiro
Come tutte le armi Fausti, la doppietta Dea si configura perfettamente intorno alle esigenze fisiche e venatorie del cacciatore.
Le canne sono disponibili in lunghezze variabili, adattabili alla caccia vagante ed ai tiri istintivi, fino alle lunghezze maggiori per i tiri mirati più impegnativi. Partono dai 60 cm, 63-65-67,5-71-73- fino ai 76 cm.
Le strozzature sono fisse o intercambiabili a richiesta, così come il gruppo di scatto che può essere monogrillo o bigrillo. A scelta del cacciatore anche la configurazione di calcio e astina. Il calcio è disponibile principe di Galles o inglese per i più tradizionalisti, oppure a pistola, rispettivamente anche l'astina inglese o semi castoro. Il calciolo può essere in gomma o in legno. L'estrazione dei bossoli può essere manuale o con estrattori automatici a richiesta. Oltre al calibro 410 da noi visto e provato, la doppietta Fausti Dea è disponibile nel calibro 16, in calibro 20 e 28.
Nella versione da noi provata alle linee di tiro, la doppietta Fausti Dea montava canne da 71 cm con strozzature *** e *. Giovanni Pierotti ha eseguito rapide successioni di tiro su piattelli che simulavano voli di colombacci, uno dei suoi selvatici preferiti, quindi tiri d'incontro con piattelli che venivano verso la nostra postazione e anche veloci "traversoni", per concludere con possibili selvatici in allontanamento con tiri ad altezze maggiori.
Conclusioni
Anche chi scrive ha imbracciato più volte con successo il fucile confermando l'ottimo brandeggio dato dalla leggerezza e l'agilità che i piccoli calibri consentono e anche la sorprendente precisione nei tiri più impegnativi.
Con questi fucili, oltre alla resa balistica indiscutibile nel range di tiro entro i 30 metri, resta il piacere di stringere un'arma di classe fra le mani e di una scelta consapevole dettata dall'emozione che un incontro ravvicinato con il selvatico può provocare, senza la pretesa di carnieri e tiri eclatanti che nulla hanno a che vedere con la nostra passione.
Per ulteriori informazioni visita il sito Fausti Stefano Arms