Benelli Duca di Montefeltro, la prova del semiautomatico nella sua nuova versione

Conosciuto e apprezzato per la sua qualità e la sua riconoscibile estetica, il semiautomatico Benelli Duca di Montefeltro ha rappresentato dalla sua prima versione un fucile versatile per cacciatori esigenti, attenti non soltanto alle prestazioni balistiche ma anche alla bellezza della propria arma.

Le nuove incisioni del semiautomatico Benelli Duca di Montefeltro

Il nuovo Duca di Montefeltro con la sua estetica particolare nelle incisioni e una tecnologia rinnovata è un compromesso elegante per gli amanti del semiautomatico che desiderano un fucile aggiornato nelle prestazioni ma tradizionale nell'aspetto.

In questo 2024 il Duca di Montefeltro è stato presentato da Benelli in una veste rinnovata, sia nel design che nella tecnologia. Il castello in acciaio brunito e argentato, presenta delle particolari incisioni al laser elaborate da Benelli che a seconda della luce restituiscono all’occhio del cacciatore diversi effetti di profondità e di movimento nei soggetti riprodotti molto particolare e realistico. Sul lato destro, in un cielo autunnale velato di nubi, si trova ritratto un fagiano in volo, mentre a sinistra sono riprodotte delle coturnici in volo fra motivi floreali. L’attenzione al dettaglio estetico, gli omaggi alla natura e ai selvatici, trovano ancora una volta un tocco riconoscibile nei semiautomatici Benelli. In continuità con l’eleganza delle incisioni, alla carcassa e alla canna brunita lucida si uniscono i legni della calciatura e dell’astina in noce europeo scelto e finito ad olio con particolare finitura Wood FX.

Caratteristiche tecniche Benelli Duca di Montefeltro

Passando alle caratteristiche tecniche, il nuovo Duca di Montefeltro eredita dalla serie Montefeltro i sistemi rinnovati di caricamento e scaricamento Easy Loading e Easy Locking. La chiusura dell’otturatore può avvenire in maniera silenziosa garantendo sempre lo sparo mentre il caricamento delle due cartucce in serbatoio e il successivo scaricamento sono agevolati da una finestra maggiorata nelle dimensioni e da una molla molto morbida e scorrevole lungo il tubo serbatoio che consente un movimento in entrata e in uscita fluido e veloce. Anche la guardia del grilletto, per materiale e design accompagna il movimento della mano nell’inserimento delle cartucce. La guardia del grilletto è generosa nelle dimensioni per facilitare l’accesso istintivo anche nel caso si indossino dei guanti. Lo scatto che risulta molto morbido ma preciso è stato rivisto nel peso e alleggerito, intorno ai 1900 grammi. Il peso del semiautomatico è standard intorno ai 3 kg nel calibro 12 con canna da 70 cm che abbiamo avuto occasione di provare ai piattelli del percorso di caccia del Tav di Fano. Un peso equilibrato e non eccessivamente ridotto conferma la natura versatile dell’arma che può essere impiegata utilizzando tutti i tipi di caricamenti, avendo canne con camera magnum da 76 mm, sparando quindi dosi più o meno pesanti senza subire particolari effetti negativi di rinculo e rilevamento.

Le sensazioni al tiro

Il nuovo design della pistola del calcio, della guardia del grilletto e della finestra di caricamento nel serbatoio migliora il brandeggio e il comfort dell'arma. 

Imbracciando il Duca di Montefeltro, superati i primi momenti di distrazione dettati dalla sua estetica accattivante, si ha l’immediata percezione di stringere fra le mani un fucile solido e affidabile. L’impugnatura della calciatura con una pistola piuttosto chiusa, restituisce una sensazione di sicurezza e pieno controllo del fucile in fase di puntamento. L’astina snella nella linea come sempre nei fucili Benelli, permette a mani di diverse dimensioni di avere una estesa superficie di contatto a garanzia di un brandeggio agile e veloce. Come dicevamo il peso standard e non superleggero del semiautomatico evita la percezione accentuata delle vibrazioni allo sparo, permettendo un doppiaggio rapido e stabile dei colpi sul bersaglio. Le canne criogeniche Benelli di cui il fucile è dotato assicurano rosate veloci e ben distribuite come abbiamo potuto notare nella rottura dei piattelli del percorso di caccia, sia nei tiri a breve distanza e più istintivi sia nelle fucilate mirate e nei colpi doppiati sui bersagli in volo più lontani. Utilizzando cartucce dalla grammatura standard di 28 grammi il riarmo si è dimostrato efficace e puntuale e il rinculo piuttosto morbido alla spalla. 

Lo scatto alleggerito è piacevole e molto intuitivo allo sparo, sicuramente a favore di una più precisa e immediata ripetizione dei colpi. La bindella ventilata che termina con mirino in fibra ottica rosso molto luminoso guida in modo efficace lo sguardo e la presa di mira sul bersaglio. Noi abbiamo provato il fucile con canna da 70 cm e strozzatore intermedio da tre stelle, ma il Duca Di Montefeltro viene fornito con un set completo di 5 strozzatori dal cilindrico fino ad una stella. Le ulteriori lunghezze di canna disponibili sono da 61 cm per coloro che praticano la caccia vagante nel bosco, 65 cm per un utilizzo generico del fucile adattabile a diverse situazioni e ambienti fino alle medie distanze di tiro, per arrivare ai 70 e 76 cm di lunghezza consigliabili alla caccia in spazi aperti o da appostamento per tiri a maggiori distanze. Come sempre la calciatura del semiautomatico Benelli può variare piega e deviazione grazie al kit di piastrine che l’azienda mette a disposizione. Il fucile è momentaneamente prodotto nel calibro 12 con un prezzo consigliato al pubblico di circa 2.360 euro. Il Duca di Montefeltro nel suo nuovo restyling si conferma un fucile di valore e un compromesso elegante per coloro che amano l’aspetto tradizionale del semiautomatico con calciatura in legno e incisioni particolareggiate, ma allo stesso tempo dotato dei principali accorgimenti tecnici a favore del comfort e delle prestazioni di un’arma aggiornata e pronta ad affrontare in modo efficace le sfide e le avventure a cui il cacciatore non vuole mai rinunciare.

Ulteriori informazioni: www.benelli.it