La caccia non è uno sport e il fucile con cui la si pratica non è un semplice mezzo. Siamo nell’ambito di una delle passioni che prende vita da pulsioni e istinti ancestrali poi evoluti insieme al mondo e la natura in cui si esprimono. Dunque in ogni azione e giornata di caccia si compiono in realtà dei riti e delle scelte che raccontano la storia e l’evoluzione di questa attività che nel nostro tempo rientra o dovrebbe essere annoverata fra quelle culturali, gestionali e infine contemplative che consentono agli appassionati di godere del connubio natura e libertà. La ricerca di emozioni libere dai confini e dalle restrizioni della quotidianità è ciò che spinge ogni cacciatore a rincorrere fuori dal tempo i propri momenti di pausa, divertimento e riflessione che spesso restano impressi fra i ricordi più belli. Proprio per questo il fucile non è e non può essere solo uno strumento ma rappresenta un simbolo che rimanda a questo più ampio orizzonte di sentimenti. Al fucile il cacciatore affida le speranze e le soddisfazioni delle sue ore di libertà, desidera un’arma di cui potersi fidare in ogni circostanza e che in qualche modo lo rappresenti, che sia testimone delle sue scelte e della sua personalità.
Le incisioni sui fucili Fausti
Molte cose sono intuibili dalla sola osservazione di un fucile in spalla al cacciatore. Riconosceremo gli ambienti e le tipologie di caccia che ama di più, potremo immaginare i selvatici che rapiscono la sua mente e quali sono le sue attenzioni riposte nei confronti dell’arma. Il fucile in parole povere è per molti cacciatori una sorta di talismano che mai potrebbe essere immaginato diversamente da come è stato scelto. In una delle nostre ultime visite all’azienda Fausti abbiamo avuto l’occasione di assistere alla realizzazione di alcune incisioni particolari e personalizzate che molti appassionati richiedono a quest’azienda per avere appunto un’arma che possa essere identificativa e significativa anche al solo sguardo prima ancora di essere a caccia. Le incisioni realizzate a mano vengono affidate da Fausti al maestro incisore, in questo caso vediamo all’opera Stefano Muffolini che si impegna in un lungo e meticoloso lavoro per imprimere nell’acciaio i desideri indelebili dei cacciatori.