Doppietta R.F.M. Becassier Custom calibro 20: il classico rivisitato dedicato alla regina

Galeotta fu la fiera Caccia Village 2022 di Bastia Umbra, dove per la prima volta in vita mia la vidi!

Due grilletti, quindi ampia guardia per l'alloggio dei medesimi e un uso confortevole anche con mani guantate.

A mostrarmela l’amicissimo Maurizio (Bertolassi), che da anni assieme a Sissi e Katia, grazie a un’innata passione per il lavoro e un dinamismo che ha dell’incredibile (per non dire dalla simpatia di tutta la squadra…) guida R.F.M. verso traguardi sempre più prestigiosi.

Sarò onesto: fu una vera bastardata, dato che “il Mauri” conosceva perfettamente la mia passione per le armi strane e particolari: fuori dagli schemi, diciamo.

Ecco, vederla, stringerla fra le mani e dunque desiderarla (ma a modo mio) fu un tutt’uno! Anche se in versione “standard” cal. 12.

Ora, va detto che di doppiette ne ho comprate e ne ho vedute tante, e in teoria mi bastavano e avanzavano le mie. Solo che… come resistere al fascino dell’insolito?

Perché la Becassier di R.F.M., già da un primo sguardo questo era, senza se e senza ma: uno strano oggetto del desiderio! “Cosa originalissima” e del tutto fuori dagli schemi della doppietta come archetipo, che di questa infatti manteneva un solo aspetto: le due canne! Rivelando invece poi, per tutto il resto, un’anima eretica completamente rivolta alla modernità, e all’assoluta praticità d’uso che più che dal fucile di classe in quanto tale, ci si sarebbe potuti aspettare da uno strumento di lavoro di ultima generazione future-oriented. Il tutto, con l’immediata evocazione di una dimensione che sola possono conoscere quelli che vivono la caccia alla beccaccia come una specie di maledizione dell’anima: quel mix di passione, emozioni ed estasi che ti fa uscire coi tuoi cani ogni volta che puoi, sotto tutti cieli del mondo, nei peggiori posti concepibili a giocare la tua salute e la tua sanità mentale in sfide al calor bianco con uccelli selvaggi e misteriosi per molto più che il semplice gusto di farlo.

Dico di storie di vento, pioggia e rovi; gelo, nebbie e impenetrabili foreste; macchie arcane ed intricate dove per magia, come Arianna, ritrovi il filo del senso di una vita che si lì e solo così si fa leggenda. La tua. Quella del beccacciaio, che in francese si traduce per l’appunto… Becassier.

Video: Test della doppietta R.F.M. Becassier Custom calibro 20


La versione di ARO della R.F.M. Becassier

L'autore che contempla soddisfatto la sua nuova arma super specialistica.

Ora, non che un fucile in più mi servisse, capiamoci. Solo che, siamo onesti, cosa significa… “servire”? Cosa, aver bisogno per davvero? Ehi, si va a caccia per piacere, non dimentichiamocelo mai. La caccia, è un piacere, anzi è definita le plaisir des rois, e le roi des plaisir, per continuar con il francese: ovvero il piacere dei re, e il sovrano dei piaceri. Allora, dico io: e ce lo vogliamo togliere qualche sfizio ogni tanto, dato che si vive una volta sola per davvero?

Insomma, fu così che non ci pensai due volte e presi appuntamento per una visita in R.F.M. per l’ordine, già pregustando le sensazioni uniche delle prime uscite con la mia nuova R.F.M. Becassier fiammante. Una cosa del tutto simile a quel che si prova in termini di vibrazioni e aspettative quando si mette un nuovo cane sul terreno, oppure si esplorano a caccia territori visti mai, magnifici e ricchi di sogni e di promesse.

Così come la si vede nel catalogo? No, avevo già in mente la mia versione del progetto e dovevo prima concepirmela con calma a casa, dettaglio per dettaglio, dando una bella occhiata al sito e valutando tutte le opzioni dato che, lo sapevo, in ogni caso il sevizio custom shop di R.F.M. sarebbe stato in grado di esaudire ogni mio più folle desiderio…

Pensato bene a tutto, arrivò il momento di partire direzione Sarezzo presso Gardone, e lì iniziare a dar vita alla mia R.F.M. Becassier avvolto dalle attenzioni di Maurizio e del suo super staff!

L’arma: una doppietta “strana”

Quel che ne è uscito è l’arma oggetto di questo mio modesto argomentare. Una “strana” doppietta secondo i comuni canoni estetici coi quali si guarda a un giustapposto -lo so!-, le cui “stranezze” tuttavia altro non sono che una serie di elementi tecnici di razionalizzazione dell’arma secondo un piano cartesiano che ha per ascissa l’assoluta praticità d’uso sposata alla robustezza, e per ordinata la semplificazione e quindi l’eliminazione di tutto ciò che in un purissimo strumento di lavoro per un cacciatore giramondo semplicemente non serve, quando addirittura è mero orpello.

Spieghiamola componente per componente e quindi nell’insieme.

Il calibro: quando il venti è meglio del dodici

Con ben in mente il plus di risparmio in termini ponderali riguardo le cartucce senza cedere nulla all’efficacia, si è optato per realizzarla in calibro 20 con camerature da 70mm. Dato che senso alcuno si ha nell’utilizzare -nelle cacce col cane da ferma in genere, e alla beccaccia in particolare- cariche Magnum che sarebbero solo controproducenti in termini sia balistici che gestionali.

Vuoi sparare 36/42 grammi di piombo? Fatti un 12! Chiaro?

Una calciatura in stile inglese

Pala e astina, sono state realizzate in legno chiaro senza zigrinature, per una sensazione soft tuch senza compromettere il grip.

Posto poi che avremmo scelto per canne e bascula e minuteria una finitura interamente in Cerakote nero opaco, ho pensato che il miglior contrasto possibile si sarebbe realizzato usando legni chiari, chiarissimi: e così è stato. Dopo aver effettuato attenta selezione, dunque, si decise per una bella coppia di grado 2, a creare un effetto estetico a mio dire molto armonico e accattivante.

Pala: dato che come tutti i miei basculanti anche la Becassier sarebbe stata dotata di bigrillo, e dato che desideravo qualcosa di differente dalle mie, già tutte a calcio inglese, la scelta è caduta su consiglio di Maurizio per una conformazione Woodward, ovvero una delle tre che costituiscono lo stile Principe di Galles, con impugnature a pistola lunghe e pochissimo accentuate. Il tutto reso ancora più comodo e tecnico dal tocco dell’anatomico, in previsione di lasciare tutto liscio, senza nessun tipo di zigrinatura, come spesso si usa nei fucili da tiro più pregiati.

Come calciolo, un semplicissimo pad color salmone in gomma, con l’unica concessione alla mia “civetteria” del monogramma delle mie iniziali inciso al laser nel legno della coccia. Tutto qua.

Astina: la sua forma non ha nulla a che vedere con quella di qualsiasi altra usate di norma nelle doppiette. Non è un’inglesina, non è neppure una classica sottile, ma non è nemmeno una coda di castoro in quanto tale. È altro… Anche se ad essere sinceri ha le dimensioni di una castoro in termini di larghezza, ma è più ampia e piatta, a offrire saldissima impugnatura e protezione totale dal contatto delle dite con le canne, e viceversa. Anch’essa come il calcio Woodward della pala, è affatto priva di zigrinature, per una piacevolezza di contatto e maneggio assolute, con l’effetto grip garantito dalla particolare vernicetta di finitura oltre all’olio, che addirittura si rinsalda più la mano è bagnata.

Nemmeno dirlo: dimensioni dell’astina, lunghezza della pala e quindi piega e vantaggio, sono stati tutti realizzati su misura per chi scrive, in maniera sartoriale e dopo due visite di controllo del work in progress.

Il calcio Woodsword garantisce una presa salda consentendo un facile, istintivo scorrimento dell'indice dal primo al secondo grilletto.

Bascula: è una tradizionalissima quanto onesta Anson in acciaio trilegato che nemmeno ci prova a sembrare quello che non è! Meccanicamente alloggia le batterie armate dai due grilletti, molto ben fatte e funzionali. Dal punto di vista estetico, è appena incisa al laser con i loghi dell’azienda. Per il resto presenta una super sobria livrea all-black finita a Cerakote opaco. Ovviamente ha chiave d’apertura e sicura a ponticello, che tuttavia per me potrebbe anche non esistere: dato che non la uso mai. E quando dico mai vuol dire mai: la vera sicura di un basculante è… aprirlo!

Canne: quelle nella versione standard (vero best seller in Francia), sono lunghe 62 cm. e rispettivamente Paradox la prima (con volata raggiata) e seconda con strozzatori intercambiabili. De gustibus. Per me una doppietta con canne sotto i 65/66 cm. sembra una lupara, senza dire poi che con quella configurazione se ne limita significativamente la potenzialità d’utilizzo per altre cacce col cane oltre alla beccaccia, per il fatto che la resa di molte cartucce con canne troppo corte risulta spesso seriamente penalizzata da fuochi lunghi ed eccessive turbolenze alla bocca. Dando vita a rosate disomogenee, e spesso prive di efficacia già alle medie distanze. Per questo la mia Becassier in cal. 20 l’ho voluta con tubi da 66 cm. strozzati Cyl. e 3 stelle fissi. Meno roba c’è in giro, meno se ne può perdere.

Esternamente i tubi sono finiti a Cerakote nero opaco come la bascula, e per una duplice ragione tecnica:

  • estrema resistenza a qual si voglia tipo di stress ambientale, sia climatico che derivato dalle asperità tipiche della vegetazione;
  • zero rischio di riflessi e quindi di essere abbagliati anche durante le cacciate in pieno sole. In poche parole: finite così le canne tengono meglio acqua e rovi, si graffiano di meno e si spara meglio. Le camere come dicevo, sono 20/70, e sempre sulla scia della semplificazione e del primo principio dell’ingegneria che recita “quel che non c’è, non si può rompere” gli estrattori sono rigorosamente manuali (od ecologici, se piace il termine).

Quanto al mirino, a quello standard in fibra ottica ho sostituito il mio classico pallino in ottone semi invisibile. Tanto chi l’adopera sparando 99 volte su 100 di purissima stoccata con entrambi gli occhi aperti?

Prova sul campo e prime sensazioni

Ne è venuto fuori un “attrezzo” che, devo ammetterlo, mi piace da morire. Siamo seri: un oggetto davvero bello a modo suo, quello di un vero fucile modernissimo pur partendo dal classico per eccellenza: la doppietta. Semplice, essenziale, “ignorante”, che promette solo efficienza e affidabilità in ogni occasione senza voler regalare facili illusioni. E per questo esteticamente pregevolissimo. Senza tante insalate fotoincise e riporti di caccia e cani ed animali in princisbecco. Un fucile insomma senza scene di caccia e animali riportati su finte cartelle, ma che ti giura tutta l’efficienza del mondo quando a caccia ci vai davvero, e le starne, i fagiani, le quaglie e le beccacce devi andarli a cercare e trovare tu con cani all’altezza della situazione, senza sconti o scorciatoie! Un fucile “realista” dunque, serio, austero, da vera caccia con i cani dedicato a cacciatori veri!

Già, la caccia e i cani… Or bene, l’idea era quella di provare in qualche serie al piattello l’arma prima di portarla sul terreno per prenderci un po’ la mano. La burocrazia invece -dato che dovevo segnarla sul mio porto d’armi croato- ha pensato bene di farmela avere in assoluto ritardo sui miei piani, e quindi la prima uscita è stata direttamente a caccia di quaglie. Ecco come è andata…

Col suo peso complessivo di 2,800 grammi scarsi, si porta che una meraviglia. Palleggiandola in mano, le sensazioni tattili sono sublimi grazie al Cerakote e all’assenza di zigrini. Allo sparo, ha subito mostrato una puntabilità fulminea e una stabilità assoluta anche nell’unico doppiaggio della giornata, che ho dovuto effettuare su una quaglia solo ferita di prima canna. Merito di un perfetto equilibrio dell’insieme, che ha quasi del miracoloso.

Ripeto: dieci quaglie sparate sotto ferma fra i dieci e i venti metri, nove abbattute di prima canna, una doppiata e poi raccolta perfettamente centrata sui trenta metri. Tutto, adoperando cartucce ALG Migra Bior piombo 11 da 25 grammi come prime canne, e ALG Migra standard piombo 10, sempre da 25 grammi.

E questo per ora è tutto, assieme alla certezza di avere ora in rastrelliera, un qualcosa che di sicuro ci starà pochissimo durante la stagione di caccia.

Perché al di là di mille parole, la R.F.M. Becassier, è un fucile semplicemente perfetto.

R.F.M. Becassier calibro 20: scheda tecnica e prezzo

ModelloBeccassier
TipoDoppietta per beccaccia e caccia col cane da ferma in genere
Calibro
12/16 e 20
Camera
70 oppure 76 secondo il calibro
Canne
62 cm standard, o differenti su richiesta. Quella presentata ha tubi da 66 cm
StrozzaturePrima canna Paradox e seconda con strozzatori intercambiabili nella standard. Cyl. e 3 stelle quella dell’articolo
Calcio
A pistola anatomico di serie, può essere assemblata con qualsiasi conformazione e in qualunque misura
Asta
Coda di castoro dedicata nella standard, su misura di qualsiasi tipo a richiesta
Incisione
A laser con riporti in oro e argento, finiture in Cerakote nero opaco
Scatto
Bigrillo o monogrillo a richiesta
Prezzo
Circa 2.000 euro

Dal tempo dell’ordine alla consegna, è passato quasi un anno. Ciò significa che se vi interessa, è bene muoversi per tempo. Il costo? Attorno ai 2.000 euro, in base a legni e specifiche. Sì, avete letto bene…


Per saperne di più visitate il sito di R.F.M. Armi