Caesar Guerini: qualità totale senza compromessi nel segno della bellezza
Dal suo affacciarsi sul mercato, Caesar Guerini ha dimostrato da subito di avere alle spalle una solida, chiarissima visione di quel che voleva ottenere in termini di immagine: qualificarsi come una delle principali realtà internazionali nella produzione di fucili di classe accessibili a un pubblico vasto. Il più ampio possibile. Insomma, una sorta di filosofia basata sulla “democratizzazione” della qualità e del buon gusto, tradotta quindi in una prassi che da allora sino ad oggi ha creato una serie di successi, uno dietro l’altro, come spesso succede quando tutto in ogni prodotto della gamma, parla il linguaggio del Made in Val Trompia senza compromessi.
Ecco allora le linee filanti, gli acciai di qualità superiore, la ricerca tecnologica applicata a canne e bascule, meccaniche e castelli, il tutto poi sposato a quote formali senza compromessi, caratterizzate da bellissime incisioni e legni strepitosi a completare lavorazioni e finiture di precisione sempre, sino alle tecniche di brunitura e/o tartarugatura.
Due i mondi in cui si è incentrata subito la ricerca: i semiautomatici dal peculiare sistema inerziale (di cui diremo altrove), e ovviamente i sovrapposti da caccia e tiro, praticamente il core business della dinamica azienda di Marcheno, nel quale ormai da anni miete successi a ripetizione fra le luci delle pedane internazionali, e le ombre di boschi e campi nei quali svolgono le loro gesta cacciatori di tutto il mondo.
Ellipse Curve calibro 20
L’arma che presentiamo, è in un certo senso quella che, secondo noi, fra quelle da caccia (su quelle da tiro, rimandiamo al pezzo sull’Invictus), forse meglio di altre racchiude la filosofia di Caesar Guerini in tutte le sue sfaccettature.
La linea è di quelle che rapiscono l’occhio, facendo scattare il desiderio.
La cura dei dettagli, è ai limiti del fenomenale.
La concezione dell’insieme, parla da subito la lingua dell’equilibrio e della grazia, sposate all’efficienza estrema di un’arma impeccabile per solidità e potenza.
Merito certo della declinazione nel calibro cadetto, certo. Merito poi della bascula (e relativa calciatura) tutta all’insegna del round body; ma non basta!
E infatti c’è di più, anche oltre alla magnifica incisione che senza se e senza ma, ce la rivela come arma davvero classica e raffinata.
Parliamo ovviamente di quel che Non si vede: e cioè gli assemblaggi micrometrici, gli scatti perfetti ed ergonomici; parliamo di quello che diventa comprensibile davvero solo dopo che si estrae il fucile dalla valigetta, lo si monta e quindi finalmente s’inizia a brandeggiarlo.
L’ingegnerizzazione complessiva di questo straordinario sovrapposto, è qui che si pone in evidenza al tatto, il senso che da qui in poi diventa quasi tiranno nella fruizione del fucile.
Equilibrio perfetto, bilanciatura straordinaria con facilità praticamente istintiva d’utilizzo. Ecco le prime sensazioni.
E poi quel piacere assoluto di maneggiare, carezzare, usare un’oggetto quasi magico caratterizzato per l’appunto da linee “ellittiche e curve”, morbide, senza spigoli a interrompere il piacere.
La prova
Quello che abbiamo testato, era assemblato con tubi da 71 cm, camerati magnum e monogrillo selettivo (selettore su cursore di sicura).
Certo la configurazione più elegante, equilibrata.
Come sia, si può avere anche con canne da 66 cm (se per esempio siete cacciatori prevalentemente col cane da ferma) o con canne da 76 cm (se magari invece vi sentite più migratoristi o praticate cacce dove usuali sono tiri più significativi in termini di distanze).
In dotazione avevamo 5 strozzatori a scomparsa intercambiabili di lungo profilo (resa balistica identica a quella di strozzature fisse), che per la nostra prova abbiamo voluto Cyl. e ***.
Il tutto, in un peso di 2,8 kg, che per un calibro 20 magnum con queste qualità di legni e bascula in acciaio, è assolutamente nella norma e consigliabile.
Piacevolissima la presa sulla calciatura principe di Galles, salda addirittura grazie a zigrinature manuali davvero ben eseguite.
All’udito (noi un fucile lo gustiamo con tutti i sensi!), suonano davvero musicali gli scatti del grilletto e relative meccaniche degli ejectors, dalle espulsioni decise.
La corsa dello scatto del grilletto è quasi da tiro per precisione e fluidità, anche se ovviamente lunga come si conviene a un fucile destinato ad uso venatorio anche intensivo!
È infatti arma molto bella l’Ellipse Curve, ma non “fighetta”!
Insomma, un fucile bello che addirittura sa essere cattivo quanto i più brutti, fra i cattivi…
Ce ne siamo resi conto subito, sin dai primi piattelli con cui lo abbiamo provato al fantastico campo di tiro San Martino di Rio Salso (PU), già teatro di campionati europei.
La linea di mira, è fantastica grazie alla bindella conica e la velocità di brandeggio assoluta, con poi una perfetta capacità di distribuzione delle energie negative di rinculo e rilevamento che ci hanno fatto doppiare i colpi con velocità fulminea e riallineamenti immediati, quanto istintivi: e sì che sparavamo con nervosissime cartucce da tiro, e non da caccia, senza per questo subire alcun patimento alla spalla o allo zigomo…
Abbiamo fatto percorsi standard, e altrettanto abbiamo insistito su piattelli particolari fra i più tipici e similari alle condizioni di tiro che poi si trovano davvero sul terreno di caccia.
Bene, ha sorpreso sia la facilità d’ingaggio nei bersagli rapidi d’appresso, che l’accuratezza sul long range, che sommata all’efficienza balistica di strozzatori e canne ci ha permesso di rompere (rompere, non scheggiare), piattelli che quasi quasi avremmo giudicato fuori tiro. Il tutto, provato e riprovato da chi vi scrive, che per maggiore sicurezza ha poi consegnato il fucile nella mani, del collega Fabio Antolini.
Manco dire che tutto sin qui scritto è stato confermato, con la voglia matta di provarlo quanto prima anche a caccia e per davvero l’Ellipse.
Tranquilli, che ve lo racconteremo quanto prima rimandandovi per ora al video di prova (link), mentre ci permettiamo di ricordare che 3 sono i calibri in cui Caesar Guerini propone il suo gioiello: calibro 20 e calibro 36 magnum (il calibro .410 americano) e naturalmente il classico calibro 28, tutti forniti da bellissima valigetta in PVC rivestita internamente in elegante e pratico velluto.