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La storia delle armi da caccia ‘commerciali’ come spesso le intendiamo noi oggi si può far risalire al 1897, anno della nascita della prima arma da caccia a canna liscia Browning in calibro 12. Da quel momento in poi, tiratori, cacciatori e collezionisti di tutto il mondo subiscono il fascino di queste armi. Da allora ognuna di queste, prima del lancio sul mercato, viene sottoposta a rigorosi test allʼinterno dellʼazienda denominati test B.A.CO. (Browning Arms COmpany). Si tratta di certifiche con le quali ogni arma viene autorizzata a uscire dalla fabbrica, per entrare nelle armerie di tutto il mondo, avendo superato tutti i controlli in tema di sicurezza e affidabilità.
Fra tutte, quella che probabilmente ha determinato il successo commerciale Browning in ambito venatorio è stato probabilmente il famoso Auto-5, meglio conosciuto in Italia con il nome di “mollone”, dalla grossa molla di recupero che controllava la chiusura dell’arma. Browning ha presentato a Lonato del Garda (Brescia) il nuovo “A5”, erede del famosissimo Auto-5 in catalogo ormai da un secolo (dal 1906 al 1996) con 4 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo, dal quale riprende la linea e lo stile, ma presenta un diverso funzionamento che sfrutta il rinculo della cartuccia.
Nel realizzare il nuovo A5, in Casa Browning si sono posti l’obiettivo di realizzare il miglior fucile semiautomatico a energia di rinculo presente sul mercato. Impresa non facile vista la presenza di altri concorrenti piuttosto ben preparati sull’argomento. Il nuovo Browning A5 è disponibile in quattro versioni: “Hunter”, la più classica fra tutte rifinita in nero lucido e con astina e calcio in legno; “Stalker” con finitura nera opaca, calciolo e astina in sintetico; “Mossy Oak” con finitura mimetica; versione “Mossy Oak” con tonalità mimetica variante “Blind”. Lo stile e il design della rampa di apertura sono quelli della carabina BAR (il Browning Automatic Rifle lanciato nel 1996), che coopera a un funzionamento del sistema più rapido e fluido insieme al rivestimento in Nichel Teflon di tutti gli elementi mobili.
La principale novità del Browning A5, comune a tutte le versioni, è sistema di funzionamento Kinematic Drive System. Si tratta di un sistema già adottato sull’Auto 5, ma con un funzionamento che fa vibrare molto meno la canna. Il nuovo sistema funziona nel seguente modo: partendo da una fase di riposo durante la quale il fucile è chiuso, all’atto dello sparo la molla riceve e accumula l’energia emessa dal rinculo, per poi distendersi sbloccando il sistema e il ciclo degli elementi mobili. Tutta questa energia viene a sua volta convogliata al pistone a corsa corta, il quale agisce sullʼotturatore dotato alla sua estremità di quattro denti di bloccaggio, che assicurano una migliore resistenza.
I test ai quali la Browning ha sottoposto il nuovo A5 certificano che il sistema Kinematic Drive permette di ottenere 8-10% in più del tempo di ciclo e il 40% in meno della corsa di sbloccaggio, rispetto ai fucili di altre case produttrici. Questo brevetto della Browning è stato studiato per consentire il ciclo degli elementi mobili nella versione Magnum dalle cartucce leggere di tiro (28g - 67 o 70 mm) fino alle più forti cartucce Magnum (56g - 76 mm); nella versione Super Magnum dalle cartucce leggere (28g - 67 o 70 mm), fino alle cartucce più forti Super Magnum (63g - 89 mm). Il Kinematic Drive System assicura inoltre anche poca manutenzione e alta affidabilità, al punto che la Browning garantisce il nuovo A5 per 100 000 colpi o 7 anni.
La canna del nuovo A5 è in acciaio inossidabile provvista di bindella di mira e fusto a culatta piatta in lega dʼalluminio (Ergal). Le canne del New A5 sono disponibili nelle seguenti lunghezze: 66, 71 o 76 cm, tutte con vivo di culatta rigata, cono di forzatura allungato, bindella di mira piatta allineata rispetto al dorso della carcassa e rifinitura interna ottimizzata per assicurare sia una maggiore resistenza allʼerosione, sia una un’eccellente rosata. Le canne del nuovo A5 sono state progettate installando il lungo cono di raccordo Vector Pro e adottando la tecnologia Back-Bored, con la quale è stato aumentato il diametro del foro interno, con la conseguente riduzione dellʼattrito tra la shot-cup e la canna. Il Back-Bored consente allʼenergia sviluppata dalla polvere di spingere le munizioni a una velocità superiore.
Il nuovo A5 utilizza il nuovo strozzatore Invector DS (Double Seal), che offre eccellenti prestazioni grazie a una lunghezza ottimale di 80 mm, una forma interna esclusiva e un segmento brevettato di tenuta stagna ai gas. Lo strozzatore Invector DS ottimizza le prestazioni su tutte le distanze di tiro e garantisce una rosata uniforme sia con pallini di piombo che d’acciaio, poiché è dotato di segmenti esclusivi che assicurano una doppia tenuta stagna che riduce la penetrazione dei gas di combustione (evitando così di sporcare lo strozzatore e la sua filettatura). In tal modo viene costantemente garantita la pulizia degli strozzatori, rendendo agevole lo smontaggio in ogni condizione.
La velocità di utilizzo di caricamento del nuovo A5 è garantito dallo Speedload Plus System. Si tratta del nuovo sistema Browning che inserisce automaticamente in canna la prima cartuccia, la quale viene caricata nel serbatoio tubolare azionando in contemporanea il disconnettore per motivi di sicurezza. Il sistema Speedload Plus facilita anche lo scaricamento dell’arma, poiché non si deve armare lʼotturatore per rimuovere le cartucce singolarmente dalla finestra dʼespulsione.
Il serbatoio del nuovo semiautomatico della Browning con il riduttore di capacità Turnkey e l’estrattore a molla che consente un’espulsione costante indipendentemente dalle cartucce utilizzate, completano la parte centrale del nuovo A5. In prossimità del grilletto troviamo il pulsante del Bolt-Latch, tramite il quale si bloccano gli elementi mobili all’indietro quando il tubo del serbatoio è vuoto, e libera una cartuccia dal serbatoio quando quest’ultimo è carico. Le innovazione del nuovo A5 proseguono con la Inflex II Technology che ha letteralmente rivoluzionato il concetto interno di guida: durante il tiro, il nasello si abbassa automaticamente e si allontana dalla guancia. Infine il calciolo creato con un nuovo materiale per una superficie liscia e durevole, che attutisce il rinculo partecipando attivamente alla splendida stabilità del nuovo A5.
Raniero Testa, recordman di tiro a volo dinamico, nei giorni scorsi ha provato il nuovo A5 in occasione della sua presentazione a Lonato del Garda, un evento che all4shooters.com ha documentato prontamente. Raniero Testa è rimasto particolarmente impressionato dalla velocità di riarmamento dell’arma, dalla sua versatilità e dal poco brandeggio. Lo show che Raniero ha concesso sul campo prova ha dimostrato che il nuovo A5 non si inceppa mai, anche quando il fucile viene impiegato capovolto con munizioni da 24 grammi, riuscendo a colpire ben 5 piattelli. Browning ha scelto l’innovazione dei suoi prodotti migliori per essere competitiva nel mercato internazionale.
Il vecchio Auto-5 passa così il testimone al nuovo A5, con la certezza che saprà trovare il suo giusto posto nel mercato dei semi-auto a chiusura inerziale diventando un punto di riferimento per moltissimi appassionati cacciatori.
Il nuovo Browning A5 sarà dotato dei seguenti accessori:
- INVECTOR DS™: ½ strozzatore sull’arma; ¾ e ¼ strozzatori nella scatola + chiave cilindrica
- Calciolo: da 20 mm, su armi in legno con distanziale 7 mm; da 25.4 mm, su armi
composite con distanziale 7 mm
- Distanziale alternativo da 12 mm e viti di M4x35 mm nella valigia
- Distanziali di calcio: pendenze e vantaggi aggiustabili
- 5 + 1 sull’arma.
- Pieghe al nasello: 45 mm su composito e 38 mm su legno.
- Piega al tallone: 51 mm
- Prezzo: 1.599 euro
- Disponibile gennaio 2013
Un po’ di storia
La Browning prende il nome dal suo fondatore, il mitico John Moses Browning, nato il 23 gennaio 1855 a Ogden, a 70 km a nord di Salt Lake City nello Stato dello Utah, USA. Cresciuto tra il Gran Lago Salato e la Wasatch-Cache National Forest, il giovane John Moses dimostrò fin da subito la passione per le armi, quest’ultima ereditata da suo padre, un abile armaiolo. Dopo la scuola, John Moses Browning amava trascorre le sue ore libere nella bottega del padre, un luogo dove cominciò a familiarizzare con le armi, arrivando a conoscere e ricordare il nome di ogni singolo pezzo di unʼarma.
Già a 6 anni, il giovanissimo John Moses si era creato un suo piccolo banco da lavoro, ricavato da una cassa di legno, sulla quale si divertiva a martellare pezzi di ferraglia per realizzare degli accessori per la pesca. Questo è uno dei tanti aneddoti che caratterizzano la vita e le idee di John Moses Browning.
Con il passare degli anni, questo giovane ragazzo di Ogden si specializzò sempre di più diventando un abilissimo armaiolo, al punto che a soli 23 anni, depositò il suo primo brevetto per la “Carabina a Colpo Unico J.M. Browning”. Si trattò di una vera e propria invenzione con la quale fu possibile semplificare il meccanismo di percussione, rendendolo più robusto e affidabile al tempo stesso.
Alla morte del padre John e suo fratello Matt divennero i proprietari della bottega di famiglia, dovendo superare molti ostacoli soprattutto di natura finanziaria. Con meno di mille dollari in banca e senza alcuna esperienza sul funzionamento delle macchine-utensili, il giovane Browning convertì quella che fino allora fu una modesta bottega di un armaiolo, in un piccolo laboratorio per la fabbricazione di armi con sette persone impiegate in varie mansioni. Nonostante l’ubicazione poco favorevole del piccolo laboratorio, le difficoltà finanziarie e i pochi clienti, John Browning venne notato da un rappresentante della società Winchester.
A centinaia di km di distanza, quest’ultimo aveva maneggiato e acquistato unʼarma realizzata dai fratelli Browning, impressionato dalle innovazioni tecnologiche racchiuse nella sua meccanica. Quest’arma venne portata sulla scrivania del direttore generale della Winchester, il quale rimase talmente entusiasta che volle incontrare i fratelli Browning. Senza lasciarsi ingannare dalle apparenze, come la giovane età e le piccole dimensioni del loro laboratorio Browning, il direttore generale della Winchester decise di firmare degli accordi commerciali con i due fratelli.
Questo fu l’inizio del successo Browning. John Moses Browning aumentò gradualmente la sua visibilità grazie alle sue abilità di armaiolo, concedendo ulteriori licenze a diversi fabbricanti per numerose invenzioni o armi da fuoco. La sua creatività, il suo talento e il livello di perfezione raggiunto da John Browning nel creare le sue invenzioni, fece sì che la maggior parte delle innovazioni apportate alle armi da fuoco non vennero modificate o sostituite per moltissimi anni.
La svolta avvenne nel 1897, quando il direttore della Fabrique Nationale di Herstal in Belgio notò una pistola Browning in calibro 7.65 con il un nuovo meccanismo di bloccaggio. Valutato il potenziale di quell’arma, la FN ottenne la licenza di fabbricazione. Il connubio che si venne a creare tra Browning e la FN determinò il successo e la popolarità di tante altre armi come la pistola 9 mm semiautomatica Hi-Power che gli valse un riconoscimento a livello mondiale. Questa leggendaria arma venne prodotta in più di 10 milioni di esemplari, diventando la pistola di ordinanza dalla maggioranza delle forze di polizia e delle forze armate in tutto il mondo a partire dal 1907. Un’altra arma che aumentò la fama di John Browning fu il fucile semiautomatico Auto-5, il grande successo commerciale che lo portò a visitare per la prima volta gli stabilimenti di Herstal.
Il successo di John Moses Browning non fu dovuto solo alle sue abilità di armaiolo, ma anche e soprattutto per il suo carattere, la sua tempra, la sua convenzione nel perseguire i propri obiettivi personali. Non a caso egli rifiutò il conferimento di un titolo onorifico universitario, poiché egli sosteneva che non si doveva accettare niente che non fosse stato frutto del suo lavoro. Ciò lo riteniamo sufficiente per spiegare l’anima da vero pioniere di John Moses Browning. Il suo ultimo gioiello fu un fucile che avrebbe cambiato la storia delle armi da caccia: il B25 che significava “Browning 1925”. Il 26 novembre 1926, John Moses Browning morì a causa di un attacco cardiaco mentre lavorava negli uffici di Herstal. Quel giorno il mondo delle armi perse il suo più grande progettista di tutti i tempi.