La Vincenzo Bernardelli, storico marchio italiano, oggi fa parte del gruppo turco Sarsilmaz. L’acquisizione del brand italiano da parte della multinazionale turca ha comportato un'iniezione di tante novità all’interno della Bernardelli, prima fra tutte l’ingresso di una vera e propria leggenda del settore armiero italiano, Piero Torosani.
Proprio lui, con i suoi 41 anni di esperienza che lo hanno fatto diventare uno (se non IL) massimo esperto del segmento dei fucili a canna liscia, ha apportato un notevole contributo alla Bernardelli grazie alla visione di lungo periodo che Torosani stesso ha sempre dimostrato nella sua lunga carriera.
In qualità di direttore commerciale della Bernardelli, appena entrato in azienda Piero Torosani ha da subito capito che i tempi stavano cambiando velocemente, troppe variabili si erano inserite in un settore, quello armiero, che fino a pochi anni fa viveva non solo di innovazione, ma anche di rendita guadagnata nel corso dei decenni grazie agli elevati standard qualitativi, che hanno sempre contraddistinto i prodotti italiani.
Quella che si è innescata è stata un’autentica rivoluzione all’interno della Bernardelli.
Una rivoluzione in chiave tecnologica. Solo attraverso quest’ultima un’azienda può rimanere competitiva nel mercato globalizzato di oggi, che pone continuamente ed in modo rapido nuovi obiettivi da raggiungere.
La Vincenzo Bernardelli proprio per stare al passo con i tempi ha scelto di dirottare la sua produzione verso i fucile semiautomatici in calibro 20.
Attraverso questo prodotto, Bernardelli introduce sul mercato un prodotto con il quale si coniugano alla perfezione prezzo e qualità, per venire incontro alle esigenze dei cacciatori che desiderano acquistare un’arma ad un prezzo ragionevole (visti i tempi che corrono) pur rimanendo nel recinto della qualità tipica del made in Italy (e Bernardelli ovviamente).
Con l’introduzione del nuovo e performante semiautomatico Mega 20 la Bernardelli ha arricchito la propria offerta attraverso la sofisticata tecnologia di cui sono composti i semiautomatici, arricchendo inoltre questo prodotto con caratteristiche progettuali davvero innovative.
Il nuovo calibro 20 della Bernardelli si presenta con un nuovo stile, ma dal punto di vista tecnico è il cuore dell’arma la vera novità con la quale quest’azienda vuole conquistare nuovi mercati e convincere i cacciatori: un fucile semiautomatico a recupero del gas che combina i vantaggi di questo modello intermini di sofficità di funzionamento e stabilità di tiro, con l’eliminazione delle problematiche tipiche del recupero di gas, prima fra tutte la manutenzione.
Ciò è stato possibile inserendo un gruppo auto-compensatore che regola l’azionamento tra cartuccia debole e cartuccia forte. Il compensatore è a sua volta composto da due pezzi collegati da un elastomero.
In funzione della caratteristica della cartuccia il compensatore fa da cuscinetto assorbendo l’energia e smorzando il rinculo, per tiri più efficaci ed affidabili.
Tutto questo si traduce in poca manutenzione, caratteristica che agevola non poco la vita del cacciatore che può imbracciare un fucile affidabile e preciso.
Bernardelli si affaccia nel mercato internazionale puntando molto (ma non del tutto, perché è corretto ricordare le doppiette Bernardelli) sul performante calibro 20.
In quest’ottica di innovazione emergono due anime che convivono insieme per creare qualcosa di nuovo ed innovativo: l’anima Bernardelli che trova ispirazione nella tradizione del made in Italy e l’anima dell’innovazione tecnologica degli ultimi prodotti.