Tutti, fra gli addetti ai lavori, ma pochi fra i semplici appassionati, sanno che quella di Piero Torosani è una delle più geniali e competenti menti oplologiche a livello internazionale. Dalla sua mano le grandi invenzioni prima di Franchi e poi di Fabarm, sempre dalla sua mano quelle che oggi caratterizzano uno dei marchi storici che hanno reso la nostra produzione armiera fra le più apprezzate in assoluto al mondo: BERNARDELLI!
È stato sul suo nome che ha puntato la nuova proprietà per il rilancio dell’azienda, incentrando il tutto da un lato sulla continuità della tradizione rappresentata dalla strepitosa linea di doppiette interamente concepite, fabbricate e rifiniti in Italia; come sempre!
E dall’altro su una serie di progetti innovativi, principe dei quali senza ombra di dubbio il Mega, un modernissimo semiauto a presa di gas, strepitoso per livello di geniali soluzioni meccaniche, resa estetica dell’insieme (molto Bernardelli-style) e posizionamento per quel che riguarda uno dei fattori determinanti oggi come oggi: il prezzo. Qui, caratterizzato da un rapporto con la qualità dell’insieme ai limiti dell’incredibile.
Dice: ma come mai in 20? Perché qualcuno, rispondiamo noi, 30 anni ipotizzava che sarebbe stato il calibro del futuro, e quel futuro è oggi!
Oggi che la caccia significa sportività, perfezione, armonia, abilità: il tutto all’insegna della classe quella vera. Con quel tocco d’esotico e raffinato che il 20 in sé, si porta appresso per l’eleganza che sempre caratterizza armi e munizioni di questo calibro. Ora più che mai in grado di essere oltretutto performante a livelli che un tempo si credevano impossibili, sì che sparare dai 24 ai 42 grammi non è certo un problema!
Anzi, è un piacere se l’arma si chiama Mega!
È un classico semiauto dalla linea filante pur nella sua manifestazione di potenza, caratterizzato da una importante innovazione tutta insita nel sistema di recupero dei gas, atti poi ad azionare l’intero ciclo di riarmo.
L’autoregolazione della spinta tra cariche deboli e forti non è contenuta, come nelle tecniche note nel sistema cilindro pistone attraverso valvole o altre soluzioni investite più o meno direttamente dai gas e quindi sottoposte a stress, usura o necessità di pulizia, che, se non avvengono, possono creare problemi funzionali al cacciatore.
Bernardelli ha sviluppato un dispositivo intermedio che opera tra pistone e carrello di armamento. Un autocompensatore (volano) elastico costituito da due parti in lega leggera collegate da un elastomero.
Queste sono mobili tra loro e costituiscono un cuscinetto ammortizzatore, la cui azione ammortizzante è proporzionale alla carica della cartuccia.
Le proprietà tecniche dell’elastomero, unitamente alla protezione di anodizzazione (di colore blu) delle due parti, conferiscono una assoluta resistenza alla corrosione e usura dato che tale “autocompensatore” non viene assolutamente investito dai gas. Il pistone, in acciaio inox e con anello di centraggio, presenta poi la più moderna protezione al plasma, dove zirconio e bronzo conferiscono, al di là della loro grande proprietà anticorrosiva, una colorazione tanto tecnica quanto accattivante.
Il carrello di armamento, costituito da doppie aste monolitiche, protette con cromature, conferisce sia una notevole resistenza di struttura che una stabilità di tiro notevolissima.
La molla di recupero presenta anch’essa un rivestimento al teflon per una protezione e scorrevolezza superiori. Il vantaggio dell’autocompensatore si traduce anche in una maggiore sofficità di azionamento, conferendo all’arma un assoluto comfort di sparo grazie alla sensibile riduzione della sensazione di rinculo, che si traduce in una maggior stabilità utile alla ripetizione ottimale dei tiri.
Calcio e asta sono in noce scelto, la linea è filante, moderna quanto ergonomica e la zigrinatura particolarmente caratteristica. La carcassa è anodizzata nera, con grilletto, bottone e dicitura in oro. L’otturatore è anch’esso protetto con riporto in cromo.
Le canne, ricavate da barra in acciaio legato al cromo-molibdeno, sono forate dal pieno con successive lavorazioni tradizionali (così come avviene per le doppiette così da sempre apprezzate) e vengono finite senza conferire stress e tensioni al materiale. Anche dopo la cromatura, l’interno viene finemente lucidato al fine di ottenere la minima rugosità e massima lucentezza.
Questo modo di procedere (tanto tradizionale quanto efficace) consente di ottenere delle performance elevate e superiori in termini di regolarità di rosata e soprattutto di penetrazione. Una serie di strozzatori (realizzati con lo stesso materiale della canna) completa la dotazione della canna.
La finitura della carcassa è leggermente satinata mentre la canna è finita lucida. Al di là delle caratteristiche tecnico-innovative, anche la linea dell’arma, dove eleganza ed ergonomia formano un connubio ottimale, rappresenta nel suo insieme un rafforzamento e consolidamento del contenuto “ made in Italy” (o meglio “made in Brescia”) di una marca quale Vincenzo Bernardelli, dove tradizione e innovazione sono e saranno le linee guida di questa azienda.
Mega Synthetic
Se il Mega è un fucile per tutti i tipi di cacce e cacciatori, basta giocarsela con le cartucce e gli strozzatori, per i maniaci degli acquatici e delle cacce estreme, Bernardelli ha pensato alla versione Synthetic.
E quella sempre in calibro 20 ma rivolta a quelle tipologie di caccia più dure e dalle condizioni ambientali più pesanti. Il cuore meccanico è lo stesso, ma ecco che alla calciatura in tecnopolimero, ricoperta da una protezione soft-touch, si abbina una carcassa anodizzata e con ulteriore protezione carbon-fiber che rende, pur nella sua essenzialità, l’arma decisamente caratteristica e accattivante, per una logica estetica sempre ben valutata e ben proporzionata alla tipologia e all’impiego di ogni singola arma.
Le canne si differenziano dalla versione Mega per una finitura satinata decisamente antiriflesso. La colorazione rossa della dicitura in carcassa la rendono particolare, aggiungendo un tocco di colore alla finitura in carbonio.
Il calciolo su Mega Synthetic è in gomma con scanalature anti-rinculo mentre, nella versione legno, il calciolo è basso in materiale sintetico.
Al pubblico che vuol dire al pubblico?
I mirini sono in fibra ottica e le armi sono consegnate in valigetta con kit completo di strozzatori e piastrini per variare piega e vantaggio.
I nuovi modelli di semiautomatico cal.20 Mega e Mega Synthetic rappresentano la nuova generazione di prodotti industriali della Vincenzo Bernardelli, dove le caratteristiche tecniche-tecnologiche e di design saranno un obiettivo costante e soprattutto nel rispetto di un rapporto prezzo-qualità davvero competitivo.
Si evidenziano così quelle che saranno come dicevamo in apertura le due anime della Vincenzo Bernardelli di qui in poi: quella tradizionale, con doppiette dal made in Italy 100% nel solco della sua grande tradizione che si perpetua con maestranze altamente qualificate, e quella industriale innovativa, dove il contributo di un Made in Italy (dall’impostazione dei prodotti alla tecnologia, trattamenti, controlli, assemablaggi, prove, ecc.) diventa proporzionalmente sempre più marcato pur con una razionale sinergia con la proprietà straniera, protagonista dell’aumento di capitale che ha permesso che la leggenda della Bernardelli continuasse in modo... MEGA!