La preapertura
Come la scorsa stagione, anche quest’anno sarà possibile cacciare in preapertura per cinque giornate e precisamente il 1, 2, 4, 8 e 9 settembre. Potranno essere cacciate esclusivamente d’appostamento in tutte e cinque le giornate la specie Merlo con un carniere massimo giornaliero di 5 capi, Cornacchia grigia, Cornacchia nera, Ghiandaia e Gazza mentre la Tortora selvatica ed il Colombaccio potranno essere cacciati solo nelle giornate del 1 e 2 settembre con un carniere massimo di 10 capi giornalieri.
Specie cacciabili e periodi
- Tortora dal 15 al 30 settembre
- Combattente dal 2 al 31 ottobre
- Fagiano, Starna, Quaglia, Coniglio selvatico dal 15 settembre al 30 dicembre
- Allodola dal 2 ottobre al 30 dicembre
- Merlo dal 15 settembre al 15 dicembre
- Cornacchia grigia, Cornacchia nera, Ghiandaia e Gazza dal 15 settembre al 12 gennaio e dal 1 al 10 febbraio esclusivamente d’appostamento
- Beccaccia e Tordo bottaccio dal 15 settembre al 20 gennaio
- Germano reale, Alzavola, Canapiglia, Codone, Fischione, Marzaiola, Mestolone, Moriglione, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Pavoncella, Beccaccino, Frullino, Cesena, Tordo sassello, Colombaccio, Volpe dal 15 settembre al 31 gennaio
- Moretta dal 2 ottobre al 20 gennaio
- Lepre dal 16 settembre al 30 novembre
- Lepre bianca, Pernice bianca, Fagiano di monte e Coturnice dal 2 ottobre al 30 novembre (esclusivamente sulla base dei piani di prelievo numerici formulati sulla base di censimenti specifici)
Il commento dell’assessore Pan
“Anche quest’anno – sottolinea l’assessore – il lungo e approfondito lavoro istruttorio, che ha coinvolto Regione, Province e Ispra, ha prodotto un calendario equilibrato, rispettoso dell’ambiente, delle normative europee e nazionali, della consistenza numerica delle diverse specie e del diritto dei cacciatori ad esercitare la loro passione”.
“Per quanto riguarda la selvaggina stanziale – sottolinea l’assessore – l’amministrazione regionale ripropone un calendario unico a livello regionale, senza differenziazioni tra Province e tra ambiti territoriali di caccia. Questa scelta consente di semplificare e razionalizzare l’attività venatoria nel territorio regionale”.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.regione.veneto.it