Quanto dura uno scarpone da caccia? Preparazione degli Zamberlan Hunter Pro alla sesta stagione di avventure 

Bello veder nascere nuovi progetti e modelli in ogni settore; ancor più bello vedere la coerenza però di questi progetti che si dimostra nella qualità e nella durata dei prodotti. In un mondo dominato da economia di consumo, usa e getta, con beni che nascono per dover finire nel breve periodo così da generare nuovi bisogni e nuova domanda, c’è ancora chi pone attenzione alla qualità delle materie prime impiegate in primis, ai dettagli della lavorazione poi. Tutto questo si traduce ad un primo sguardo superficiale con minore mercato, in realtà si realizzano quei fattori che stanno alla base del commercio e sono la credibilità e la fiducia, che poi chi conosce il prodotto non abbandonerà più. Zamberlan che da sempre si dichiara azienda vicina all’ambiente, favorevole al recupero e alla durata piuttosto che al rapido ricambio, ha dato prova di coerenza in questi anni, di cui voglio e posso rendermi testimone.

L’esperienza con Zamberlan Hunter Pro

Il Kit di accessori che Zamberlan propone nel proprio sito, ripristina l'idrorepellenza della tomaia in pelle o scamosciata degli scarponi.

Ero un ragazzo già carico di passione e voglia di avventura nell’autunno del 2017, mentre mi preparavo ad affrontare una trasferta bellissima e impegnativa di caccia in Lapponia. Pensando all’equipaggiamento necessario per attraversare foreste umide e zone rocciose chiesi a Zamberlan degli scarponi indicati a questo scopo e senza dubbi mi venne consegnato il modello Hunter Pro. Non c’era molto posto libero in valigia e dovendo razionalizzare gli spazi furono gli unici scarponi che indossai a caccia per tutta la settimana ininterrottamente. Di notte restavano a giusta distanza da una stufa a legna e di giorno ripartivano per marce forzate di almeno 30 km di media lasciandomi sempre al caldo e all’asciutto e consentendomi di godere senza risparmi tutta la magnificenza dei luoghi, le emozioni della caccia fra ricerche di galli forcelli, pernici nordiche, cedroni e pernici bianche che ancora incontro sia nei sogni sia nelle foto conservate. Ad onore del vero, il cacciatore che per l’organizzazione Lugaresi Tour Operator mi accompagnava, poi diventato un amico, Matteo Gnali, rimase colpito dal mio movimento senza sosta né fatica fra quei terreni pesanti e chiedendomi informazioni sugli scarponi appena rientrato in Italia volle subito procurarsi anche lui i suoi Zamberlan Hunter Pro ringraziandomi poi per lo stesso risultato ottenuto.

Provvedendo alla manutenzione degli scarponi si potranno conservare le prestazioni per diverse stagioni ottimizzando l'acquisto spesso oneroso di calzature di qualità.

Forse proprio in virtù di quei ricordi e di quell’esperienza, per me gli Hunter Pro hanno acquisito un valore anche affettivo e di loro in particolare, ma anche degli altri scarponi Zamberlan, ho cercato nel tempo di prendermi quel minimo di cura necessaria consigliata anche dall’azienda, per vedere inalterate le prestazioni nel tempo. Intendiamoci, non sono di certo un esempio di precisione maniacale da seguire, ma in almeno due occasioni nell’arco dell’anno all’inizio e alla fine della stagione ricordo di pulire, ingrassare a dovere e rinnovare con lo spray il trattamento idrorepellente esterno che Zamberlan distribuisce nel suo sito fra gli accessori. Altra raccomandazione direi scontata è quella di non lasciare mai le calzature dopo l’uso o il lavaggio vicine a fonti di calore per evitare crepe e indurimenti della tomaia durante l’asciugatura che deve avvenire in modo naturale. Perché parlare all’alba della stagione 2022/ 23 dello scarpone provato nel 2017? Semplice, perché in questi giorni di preparativi, fra gli altri modelli più bassi e leggeri, consoni ai primi mesi come il Baltoro Lite, sto ingrassando e preparando alla stagione anche gli Hunter Pro che ovviamente non sono più i miei scarponi di punta da impiegare quotidianamente, ma reggono ancora benissimo in quelle giornate impegnative soprattutto durante i viaggi in Bosnia e Croazia a cacciare fra rocce e montagne coturnici e beccacce svernanti. 

Vista la sua altezza al polpaccio, nei terreni disconnessi è uno scarpone in grado di garantire ancora grande tenuta e protezione nei confronti di urti e distorsioni. Nessun problema alla membrana in Gore-tex interna quindi ancora perfetta tenuta all’acqua; unici segni evidenti del tempo, i tagli e i graffi procurati da rovi e rocce alla tomaia in pelle e la suola in Vibram ancora aderente ma visibilmente consumata. Credo di essere giunto giustamente all’ultimo atto con gli Hunter Pro, prima di prenderne immediatamente di nuovi, visto che sono ancora immancabilmente a catalogo Zamberlan nella sezione dedicata alla caccia. Ho voluto condividere questa esperienza personale con lo scarpone Zamberlan che mi ha assistito nei luoghi più diversi senza deludermi, pensando potesse essere anche utile per qualche giovane in cerca di una soluzione adeguata alla caccia vagante di montagna. Non solo, questa riflessione voleva anche rispondere ai commenti che accompagnano spesso il prezzo degli scarponi tecnici da caccia. Arrivati alla sesta stagione quindi dividendo per 6 anni di impiego il costo iniziale, l'acquisto di scarponi come gli Hunter Pro è da considerarsi una spesa inutile ed esagerata o un giusto investimento sulla qualità e la sicurezza che alla fine dei conti non è stato eccessivo in rapporto alla durata? Alla fine di queste considerazioni tecniche, per chi conserva come cacciatore un animo romantico, comprenderà come abbia rappresentato più di un accessorio, un compagno di viaggio questo scarpone a cui un tributo alla fine di una onorata carriera e tanta terra trascorsa era dovuto. 


Per ulteriori informazioni, visita il sito Zamberlan.