In principio
È storia recente quello dell’uso estensivo di pedule e scarponi nell’attività venatoria a livello pressoché globale. Prima infatti, la gran parte dei cacciatori calzava stivalacci in gomma o cose dismesse e riadattate per i campi e le colline (nel migliore dei casi, gli anfibi “del militare”). Poi, sono arrivate la rarefazione della selvaggina, il bosco, e la necessità di performance sempre più spinte che hanno portato a una larga diffusione di strumenti idonei. Ovvio che sulle prime ci si orientò su quelli da sempre usati dagli uomini delle montagne. E fu così che le pedule si traferirono… ovunque! Prima, quelle classiche così com’erano: pelle e feltro e suole dure come il sasso. Poi, modelli sempre più evoluti capaci d’integrare tessuti e gomme d’ultima generazione. L’evoluzione dei materiali e la ricerca hanno fatto il resto, creando i capolavori che ci accompagnano oggi nelle nostre avventure.
E in casa CRISPI lo sviluppo non si ferma. Dai primi modelli che raccontavano la piena ascendenza “montanara” con al vertice la stabilità e la protezione soprattutto da rocce e freddo, oggi e sempre più si è passati a prodotti atti a garantire prestazioni sempre più vicine alle esigenze d’atletismo dei grandi camminatori, il tutto senza sacrificare nulla alla durata e alla capacità di dimostrarsi tetragoni ad ogni asperità ambientale. No, non compromessi. Ma prodotti mirati che già dalla forma raccontano la loro destinazione d’uso e le loro capacità di servire il cacciatore moderno in ogni circostanza situazionale ed ambientale, in base alle proprie preferenze in termini di tipologia di caccia e teatri nei quali si svolge.
Il circondarsi sempre più del parere di esperti che cacciano per mestiere da parte di CRISPI, ha fatto il resto.
Video: Scarponi da caccia Crispi
2 mondi, 2 linee di prodotti, e in mezzo la fantasia…
Al di là di ogni opinione e gusto personale, la caccia si divide soprattutto in 2 diverse dimensioni. Una STATICA, fatta soprattutto di attesa e di pazienza. Qui, per il cacciatore che svolge sempre le sue attività in ambiente ostile, spesso caratterizzato da freddo e umidità, le esigenze sono per certo proteggere il corpo dalle aggressioni ambientali cercando di serbare il calore vitale. Ovviamente, a partire dai piedi.
Parlo di quelli che passano ore ed ore alle poste in attesa di lepri o cinghiali. Ma non di meno di chi, per esempio nella sua altana, aspetta in pieno inverno l’arrivo di quel capo e solo quello di ungulato che deve essere prelevato. E altrettanto parlo di chi fra capanni e appostamenti, dal piano al monte si dedica con passione alla migratoria.
L’altra dimensione, è invece e chiaramente quella DINAMICA. Nella quale si trovano al pari coinvolti i canai che durante le battute spingono i selvatici seguendo le mute, oppure e soprattutto i cacciatori coi cani da ferma, a partire dai beccacciai. Tutta gente che si viene a trovare nell’esigenza di muoversi in ambienti spesso fittamente boscati, caratterizzati da diverse asperità ambientali nella stessa battuta, che per necessità, spirito e vocazione ama e deve muoversi per chilometri e chilometri ogni giorno, a partire dalle stagioni più calde per poi arrivare nel cuore del tempo più propizio fra l’autunno e l’inverno. Ovvio che le loro esigenze, siano affatto differenti da quelle di chi pratica cacce puramente d’attesa. Bene, CRISPI ha pensato davvero a tutti, con una gamma che secondando queste due diverse filosofie di caccia e di vita, è in grado di soddisfare appieno ogni richiesta, anche la più particolare. Comprese quelle di chiede prodotti buoni-un-po’-per-tutto giocandosela poi con gli accessori, a partire dalle calze.
Cacce statiche
Per chi le pratica, la filosofia costruttiva CRISPI ha soprattutto guardato a tomaie più importanti in termini di peso e altezza (tipo stivaletto), fodere tutte rigorosamente in Goretex°, suole tutte in Vibram°, con addirittura intersuole foderate in materiali simil-feltro termico. Ne sono scaturiti modelli molto stabili, protettivi, impermeabili al 100% e capaci di sopportare le più diacce giornate di dicembre e gennaio in scioltezza.
Penso alle linee Finland e HIGLAND PRO (grazie questi soprattutto alle ghette termico/impermeabili integrate) e ai modelli Wild Evo GTX e Kanada Evo GTX, più classici ma non meno validi ed efficaci.
Precisiamo subito che l’HIGHLAND è fra le nostre scelte di quest’anno in termini di attrezzatura tecnica, e non lo adopereremo solo per freddo e cacce statiche a ungulati, ma anche per terreni molto umidi intervallati da parecchi corsi d’acqua e zone più o meno paludose, in totale alternativa a qualsiasi stivale da usarsi a beccacce.
Cacce dinamiche
Qui è forse dove i passi in termini d’innovazione e ricerca sono stati più importanti, data la conversione quasi in massa dei cinofili in beccacciai, e il susseguirsi di stagioni sempre più calde tanto da costringere ogni produttore – Crispi in primis –a porre come parola d’ordine LEGGEREZZA, anteponendola ad ogni altro criterio e coniugandola nella sua duplice accezione, ponderale e termico-climatica.
Di qui la nostra scelta per la stagione cinofila che sta per iniziare, a partire dallo straordinario ASCENT EVO GTX, per la mezza e piena stagione autunno-inverno, caratterizzato da inserti in tessuto traspirante quanto forte ad ogni abrasione, e la stabilizzazione garantita dall’esoscheletro in gomma speciale orange high visibility.
Di qui soprattutto il LAPPONIA EVO GTX, il più leggero scarpone in assoluto presente sul mercato (in tutti i sensi), capace di servire il cacciatore cinofilo dalla quaglia al pieno della stagione beccacciaia passando per tutto il resto, dai fagiani in pianura alle pernici in collina. Sono stati i nostri prediletti della passata stagione, e per questa… si replica!
Last but not least il modello che più ci ha incuriosito (e che non vediamo l’ora di provare), per il suo porsi come vero e proprio anello di congiunzione non solo col passato, ma con quello siamo certi sarà sempre più il futuro di pedule e scarponi da caccia: il NEVADA LEGEND EFX GTX!
Nella sua conformazione è classico che più non si può. Quale quindi qui la spinta determinante verso l’innovazione di cui parliamo?
È tutta nella suola. Anzi, nell’intersuola.
Pensato per i cacciatori più estremi ed “estremisti” -di quelli che frega nulla che tempo fa, esco! L’orologio? Non esiste, si va da buio a buio (salvo pausa per buttare giù qualcosa e cambiare i cani). Sono al monte? Che monte sia! Sono al piano? Si va al piano. Fra le rocce? E vai di rocce, e così via- il NEVADA dicevamo, è stato il primo scarpone da caccia di Crispi (e quindi del mondo), ad essere stato dotato di un particolare sistema shock-off brevettato – l’ELASTOFLEX EFX° – tipo quelli che chi corre o fa sport intensivo è abituato da anni a trovarsi nelle migliori sneakers.
Presente quei cuscinetti integrati ad aria, con gel, ad onde e così via? Ecco, la stessa cosa.
Insomma, si presenta come uno scarpone da caccia fuori, ma col cuore della scarpa da running/volley/basket a livello d’intersuola, il tutto per garantire comfort prolungato, comodità di marcia e protezione da qualsiasi micro urto o stress alla pianta del piede.
Il primo passo di quella che in futuro – ne siamo certi – sarà una vera e propria rivoluzione copernicana in grado di rendere sempre più lo scarpone da caccia non tanto uno scarpone da montagna alleggerito con qualcosa della pedula e della sneaker, quanto piuttosto una sneaker ingegnerizzata per essere forte, resistente e protettiva quanto uno scarpone.
Credetemi, almeno per certe tipologie di caccia ci si arriverà, sicuro.
Test season: OPEN!
Per il resto, ci rivediamo con le recensioni – una per una – di quella che quest’anno sarà la batteria CRISPI che abbiamo chiamato a proteggerci e ad aiutarci per quella che ne siamo certi, sarà una stagione di caccia straordinaria!
Per ulteriori informazioni sugli scarponi da caccia, visita il sito Crispi.
