Un viaggio in prima classe costa di più di uno in Economy e acquistare un Rolex costa di più che acquistare uno Swatch. Quando poi le prestazioni ci consentono risultati che altrimenti non potremmo raggiungere, la spesa diventa adeguata anche quando è sostenuta. Andare a caccia costa; se ci andiamo senza risultato, sia perché l’animale ci vede sia perché le nostre condizioni fisiche sono peggiorate perché piove forte e muoversi costa fatica, quella che poteva essere una bella giornata all’aperto diventa fonte di frustrazione. Una frustrazione costosa, per giunta. Ecco che una soluzione efficiente ed efficace trova immediatamente la sua giustificazione.
Stiamo parlando di Härkila e in particolare dell’insieme giacca e pantaloni Grit. C’è il Goretex ma bisogna subito dire che non si tratta del” solito” Goretex, perché qui siamo proprio in un altro mondo. Incominciamo dalla membrana impermeabile e traspirante.
Un tempo, nemmeno troppo tempo fa, gli indumenti avevano uno stato esterno, uno interno e tra i due una membrana, che poteva essere di Goretex o di qualche altra marca con caratteristiche simili. Non ci si bagnava, ma lo strato esterno si inzuppava d’acqua e quindi diventava più pesante. Inoltre, non appena smetteva di piovere e magari spuntava il sole, era immediata la sensazione di freddo, data dall’evaporazione dell’acqua che inzuppava lo strato esterno.
Anche stando asciutti, il disagio era grande.
I materiali più moderni, come questo tessuto Optifade di Harkila, hanno la membrana che fa parte dello strato esterno ed è un tutt’uno con esso, risolvendo il problema. Il tessuto si inzuppa sotto la pioggia battente, ma stiamo comunque all’asciutto e l’asciugatura dello strato esterno, molto sottile essendo solo uno strato di tessuto raso è rapidissimo. Il freddo dell’evaporazione non riesce a raggiungerci, sia perché la quantità di acqua che evapora è poca sia perché l’interno di questo completo Grit, che è reversibile, ci tiene caldi. Questa soluzione costruttiva è un fattore di costo, ma allo stesso tempo è un deciso fattore di comfort.
Il resto del comfort risulta da precisi dettagli, a incominciare dalla reversibilità del completo. Ci si può recare sul terreno di caccia tenendo all’esterno lo strato color verde spento, che consentirebbe di girare con quella giacca anche in città; in quel modo un capo tecnico ad altissima specializzazione si trasforma in un capo casual col quale si può benissimo vestire alla casa di caccia.
Anche sotto la pioggia battente (può capitare, a caccia) quello che c’è in tasca non si bagna, perché le zip sono state rese impermeabili; la radio tenuta nell’apposito taschino è sempre efficiente e grazie allo strato interno della giacca è mantenuta in condizioni termiche operative dal calore corporeo.
Però la caratteristica più importante per un cacciatore è il mimetismo dei propri abiti. La normale mimetizzazione tattica consiste nello spezzare le linee visibili e nell’adattarsi ai colori dell’ambiente. Non è un caso che, ad esempio, la tela mimetica svizzera sia diversa da quella italiana. Il mimetismo di questo indumento è Optifade, che rappresenta un deciso passo in avanti nello specifico ambiente della caccia. Gli esperti di Optifade hanno studiato la visione degli ungulati. Con gli occhi ai lati della testa, il loro campo visivo è molto ampio, quasi 280 gradi, per cui con modesti spostamenti della testa si riescono ad individuare i potenziali pericoli sull’intero arco dei 360 gradi. Ecco perché è facile che ci vedano. Il lato negativo dell’esplorazione rapida totale dell’ambiente è una ridotta acuità visiva, che si traduce in una visione più sfocata rispetto alla nostra.
Non è molto importante, per loro, perché percepiscono molto bene gli odori e soprattutto il movimento. Questo è il motivo per cui appena vediamo un animale, alla cerca, immediatamente ci immobilizziamo. Quanto alla gamma cromatica, mentre un uomo vede tutti i colori, un ungulato vede principalmente i gialli, blu e grigi ed ha una grande difficoltà a percepire i rossi e i verdi.
Studiando queste caratteristiche, I tecnici di Goretex e di Optifade hanno studiato un mimetismo che sia davvero tale agli occhi dell’animale, cioè quelli che contano. Per il resto, le finiture degli indumenti sono state accuratamente studiate per le esigenze del cacciatore. Tutte le zip sono impermeabilizzate, con particolare riguardo per quella del taschino per la radio. C’è la ventilazione sotto le ascelle e polsi e caviglie hanno un collare elastico che impedisce l’insinuarsi del vento e della pioggia. Le tasche sono abbondanti nella versione camo; ce n’è qualcuna in meno nell’interno perché l’indumento, anche se è reversibile, non può diventarlo completamente per evitare l’insinuarsi dell’acqua. Che non raggiungerebbe l’interno per via del Goretex – non ci bagneremmo - ma sarebbe comunque sgradevole.
In stagione di caccia chiusa, ho potuto provare giacca e pantaloni Härkila Grit nel corso di un trekking in Valsesia. Quota raggiunta, passando anche nello sporco senza conseguenze per l’indumento, che si è rivelato windstopper e antistrappo, 1300 metri. Decisamente eccessiva per cacciare il capriolo, ma non per il camoscio e adeguata a qualcuno dei grandi ungulati - cervo e daino, ma ultimamente ci sono arrivati anche i cinghiali - che può capitarci di insidiare.
Per via della legge di Murphy, quando serve che piova per testare l’impermeabilità di un indumento proprio in quel giorno splende il sole, ma sono riuscito a provare l’impermeabilità con un test che ritengo altrettanto valido. Del resto, mi è già successo di bagnarmi pur indossando un indumento con Goretex, quindi il test doveva essere duro. A casa, ho appeso la giacca in modo tale che si generasse una conca in cui ho versato dell’acqua. Ho poi sfregato vigorosamente il tessuto sott’acqua, per farla penetrare quanto più possibile. La superficie esterna è risultata bagnata, ma l’interno era perfettamente asciutto. Devo anche dire che la superficie esterna si è asciugata perfettamente con un’esposizione all’aria di pochi minuti.
Questo è il test a casa; per il resto sono arrivato in quota senza essere sudato, cosa che conferma la traspirabilità dell’insieme. Il rivestimento interno si è dimostrato molto efficace per tenermi al caldo, con una temperatura esterna di circa 7 gradi, mentre lo strato di Goretex ha convogliato all’esterno l’umidità.
I pantaloni sono abbastanza ampi nella gamba per consentire ogni genere di movimento; non li ho fatti accorciare ma lo farò.
Quanto al mimetismo, anche fuori dal bosco in linea di massima ci si confonde con la vegetazione. Alla casa di caccia o al rifugio di montagna, la sera prima della caccia, facendo uso della reversibilità dell’indumento ci si confonde con i cacciatori della tradizione, quelli in loden. Eccellente, il loden, ma qui siamo su un piano diverso.
Per ulteriori informazioni visita il sito Härkila