Sono le 18 circa di un pomeriggio di alcuni anni fa, e mi trovo in un supermercato per fare un po’ di spesa di ritorno dalla caccia. C’è poca gente e alla cassa una commessa mi fa: “Mi scusi, posso farle una domanda?”
“Prego”, dico io.
“La vedo spesso verso quest’ora vestito sempre con quest’abbigliamento strano che sembra sportivo, ma molto elegante. Che sport pratica?”
La domanda da una parte mi sorprende, dall’altra mi fa estremamente felice, e per più di una ragione.
Le rispondo infatti raggiante: “vado a caccia!”
E lei, sbalordita: “Come a caccia?! Anche mio padre e mio fratello vanno a caccia, ma non si vestono così…”.
Ecco, bisogna capire che cosa era il mio “così”. Ora, è stranoto che l’80-85% della mia caccia è con i cani da ferma. Il 75% della quale nei boschi (e dappertutto) a beccacce. No, non un’uscita ogni tanto: ma tutte le volte che si può, spesso in terreni impossibili caratterizzati da una natura “feroce”. Vera. Quella che non è tenuta a mostrarsi gentile con l’uomo: e te lo mostra con climi orrendi (le condizioni migliori), spine e rovi fra intrichi di ramaglie su e giù per greppi e fossi (i posti migliori)!
Luoghi e ambienti dove non si scherza, ed essere muniti di abbigliamento tecnico fa tutta la differenza dell’universo.
Svelato dunque l’arcano: ero vestito con abbigliamento super tecnico per caccia alla beccaccia.
Video: BM Hunting giacca Woodcock Green Power, e gilet-trisacca Hunter Orange
Abbigliamento tecnico per i beccacciai
L’abbigliamento tecnico per la caccia alla beccaccia, per essere davvero tale, deve avere caratteristiche particolari quanto inderogabili, fra le quali spiccano:
- Vestibilità abbastanza attillata per quanto comoda, per offrire meno appigli possibili alla specifica vegetazione.
- Tessuti tecnici innovativi, capaci in unum della mission (quasi) impossible di essere a prova di rovo, ma silenziosi garantendo al contempo la massima dinamicità (quindi, si tratta sempre di mix fra tessuti elasticizzati e ad alta resistenza); idrorepellenti, ma traspiranti; consentendo fra l’altro la possibilità di vestirsi “a cipolla”, cioè a strati.
- Non ultimo, il concetto chiave dell’alta visibilità, meglio se on demand. Cioè a richiesta e quando serve, così da rendere il capo super tecnico anche un capo utilizzabile in altri ambiti e in altre cacce, dove il mimetismo è un obbligo.
Ne deriva che il capo tecnico da beccacce – e il total look di conseguenza – sia per forza simile a quello da trekking o da montagna, ma dotato di rinforzi in grado da garantire oltre alla dinamicità protezione dalle asperità della natura (che il normale trekker non deve mai affrontare), più un mare di inserti orange o green fluo per garantire alta visibilità e conseguenze sicurezza passiva.
Ne deriva un look che davvero può sconcertare per quel miscuglio di stile e classe, innovazione e tecnologia.
Da qui lo stupore della commessa nel vedere un tizio sempre vestito con “roba” che sembrava da sportivo, ricca di tessuti tecnici e sgargianti, a suo modo elegante: come dev’essere quando ci si presenta ad un appuntamento con… la REGINA!
Nemmeno dirlo: la gran parte del quale, era già composto da capi BM Hunting!
I capi BM Hunting per il beccacciaio
La mia totale fiducia nei capi della BM Hunting è iniziata quando li ho visti, li ho provati, e ho conosciuto di persona chi li aveva creati: Roberto Brincivalli. Uno di noi. Ovvero un beccacciaio con grande esperienza nel tessile “civile”, che aveva deciso di crearsi dapprima pantaloni da caccia specialistici come non se ne trovavano, e poi d’incrementare la collezione con giacche e gilet. Ciò a dire: un beccacciaio esperto di confezioni e tessuti, che quel che gli serviva (cioè, che serve anche a noi), se l’era creato perché non lo trovava.
Ecco, di solito è questa la base di un’idea imprenditoriale di successo: un esperto del settore che ha un problema, capisce che altri hanno il suo stesso problema, lo risolve e propone l’idea-soluzione sul mercato!
Se la soluzione è quella giusta, il resto va da sé.
Ed è esattamente quel che mi accadde con i capi BM Hunting: da subito, mi fornirono la soluzione a una marea di problemi che avevano precedentemente afflitto la mia vita di beccacciaio maniacale.
Anzi, di cino-cacciatore maniacale, dato che via via nel corso degli anni, a quelli da beccacce, si aggiunsero capi per tutte le cacce con il cane da ferma, e non solo.
Progetti tecnici di altissima qualità, capaci di darci tutto il confort e la protezione necessari sotto tutti i cieli del mondo!
Ovvio, tuttavia, che la “vocazione beccacciaia” è sempre stata il core business e il fulcro attorno al quale tutto ruota, dato che, inutile girarci intorno, è la forma di caccia più qualificante e praticata in assoluto da chiunque si accompagni a cani ferma per dare un senso alla propria passione.
Quaglie infatti? Con le aperture a fine settembre, in molti posti sono una chimera.
Fagiani? Dove permangono sporchi e incolti e la gestione da i suoi frutti, qualcosa c’è, ma lo san tutti che dopo due o tre settimane, si fan più rari dei politici sinceri.
Cotorne, galli e beccaccini? Sono cose di nicchia. Ne deriva che giocoforza è la beccaccia e sempre lei il punto di riferimento e la stella polare. Per i cacciatori, così come i produttori di accessori dedicati. Dato che se un capo quale sia funziona nei territori da beccacce, funziona dappertutto. Come i cani…
Le due novità BM Hunting: giacca Woodcock Green Power e gilet-trisacca Hunter Orange
Per quest’anno, dopo attenti studi e confronto con l’utenza, BM Hunting presenta sul mercato due strepitose novità, come si suol dire “a grande richiesta”. Vediamole da vicino… La prima è la Giacca Woodcock Green Power, che si pone come primo capo in assoluto presente sul mercato al 100% da beccacce – anzi, beccacciaia che più non lo si può – ma utilizzabile pure in tantissime altre forme di caccia, senza penalizzazioni di sorta.
Potremmo dire che è la giacca top da beccacce, pensata e concepita tuttavia per questo tempo non scevro da alcune criticità, anche economiche. Cosa le manca infatti? L’alta visibilità, e per scelta!
No, non è un minus, ma un plus. Giacche o capi con inserti inamovibili ad alta visibilità, infatti, hanno sì il pregio di esser tali, ma l’handicap assoluto di essere inutilizzabili o quasi in qualsiasi altra forma di caccia dove invece siano richiesti, di più, imperativi, occultamento e mimetismo.
Puoi farci il rientro ai tordi infatti con una giacca per 3/4 orange fluo? Salirci su un palco da colombacci? Appostarci corvidi o tortore? No, assolutamente! Ecco, con la Woodcock il problema non si pone: è tutta, al netto degli inserti in Kevlar e altri tessuti tecnici, di un bellissimo verde di tonalità esclusiva.
Dice, ma nel bosco col cane l’alta visibilità serve, è utile e ormai ovunque obbligatoria! Certo, e la risposta BM è quanto mai semplice e pratica: ci metti sopra l’apposito schienalino, e il gioco è fatto!
Serve, lo indossi, non serve, lo togli. E con due lire in più hai una giacca unica per tutto, invece di doverne comperar minimo due.
La giacca Woodcock Green Power nei dettagli…
- Il taglio è un mix tra giubbotto e giacca corta, tramutabile in bomber stringendo semplicemente i due elastici in vita, per un fitting ancora più asciutto ed essenziale.
- Il corpo è in Cordura bielastico a due tipi di tenacità, per fornire il massimo di capacità dinamiche.
- Tutto è membranato, in modo da fornire grande idrorepellenza sposata ad assoluta capacità di traspirazione.
- Nei punti di maggiore stress, presenta amplissimi inserti in Kevlar°, che la rendono a totale prova di spino e rovo.
- Le maniche si regolano ai polsi con praticissimo velcro.
- I gomiti sono rinforzati con speciale tessuto polimerico (lo stesso indistruttibile usato sul copri scarpa delle ghette Easy), per una durata pressoché eterna.
- Il colletto interno è interamente foderato in Alcantara°, per un confort assoluto anche indossando solo una maglia tecnica.
- Nel retro della zona collo, c’è la zip più i due bottoni automatici di fissaggio del cappuccio protettivo integrato, molto ben fatto e regolabile, integralmente antivento e impermeabile. Non serve, sta nella cacciatora, ripiegato come un fazzoletto. Serve, lo tiri fuori, lo assembli e in 5 secondi è dove deve essere. E questo dell’opzionalità del cappuccio è un valore aggiunto importantissimo in una giacca, dato che averlo sempre lì, fisso, è un disastro! Si impigliano dappertutto. Si riempiono di foglie ed aghi di pino e di ginepro. Raccolgono anche l’acqua, tanto che quando servono poi davvero, è un casino e si rischia di farsi da soli un gavettone ai residui del bosco! Ma sapete tutti di cosa parlo…
- Ovviamente, le tasche sono tante e tutte utili, dalla cacciatora/ladra posteriore a doppio accesso sino alle ventrali e pettorali utili per riporre ogni tipo d’accessorio. Unico appunto: alcune le avrei preferite un po’ più ampie, ma forse perché al posto delle mani, ho dei “badili”!
- Le finiture, sono tutte di livello premium, sino alle fodere interne ventilate nella zona spalle e in quelle interne delle tasche, per arrivare quindi alle varie zip e tasche di sicurezza.
- Come dicevamo, l’opzione alta visibilità è assicurata vestendoci sopra l’apposito schienalino, per il resto, si presenta come capo assolutamente utilizzabile a 360°!
Una giacca fantastica, bella ed elegante, da portare in tutte le scorribande beccacciare, ma non solo. Certi di fare la nostra “porca figura” anche al bar e al supermercato, e in mezzo a chi non è della nostra “razza”. E questo vuol dire tante cose…
Il gilet-trisacca Hunter Orange
La seconda novità BM Hunting è il gilet-trisacca Hunter Orange.
Si tratta dell’evoluzione della specie del gilet-trisacca che tanto successo ha avuto negli anni passati, proprio per la sua capacità di presentarsi come un gilet molto robusto, tecnico ed elegante; caratterizzato tuttavia da tanti plus tipici della trisacca, sì da prestarsi al doppio uso e funzione in scioltezza! Ora, è stato alleggerito e caratterizzato da base cromatica Orange per tutte le occasioni in cui avere un capo ad alta visibilità è assolutamente necessario: dalla caccia vagante coi cani da ferma o da cerca, sino alla caccia al cinghiale in braccata o girata.
La forma e il fitting sono quelli di sempre. Il numero di tasche e la loro distribuzione, restano identici. Come identici sono i plus, quali i gancetti e le taschine ad hoc porta palmare per beeper e satellitari.
Cambiano invece i colori come dicevamo, e con essi i tessuti. Orange e verde scuro, con texture alleggerite per dare al capo oltre alla sua portabilità stand alone, quella di capo up grade da mettersi sopra a giacche e giacconi. Nemmeno dirlo: appena l’ho visto in catalogo volevo vederlo, appena l’ho visto e ho toccata con mano l’assoluta qualità, lo ho voluto e quindi preso.
Pronto assieme alla giacca Woodcock Green Power per la nuova stagione di caccia, che auguro a tutti serena, felice e piena di soddisfazioni.
La volete anche comoda e protetta? Un consiglio d’amico: fate prima di tutto un bel giro sul sito www.bmhunting.com e sul loro e-commerce.
…E buon shopping e buona vita a tutti!
Il gilet-trisacca HUNTER, alta visibilità, praticità, classe e super resistenza grazie ai materiali utilizzati, tutti di qualità premium.